News Vitivinicole e tenute agricole di venerdì 10 giugno 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 10 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Un rosso estivo il Montegrilli di Valter e Nadia.
Il Nebbiolo di Cogno, l’alter ego del Barolo Rayera «Non volevo un barolino, anche se l’uva è la stessa di sua maestà il Barolo. Volevo un vino che si staccasse in modo netto dal fratello maggiore. Un Nebbiolo fresco, da bere anche a temperatura inferiore di quella riservata ai rossi. Così è nato il Montegrilli». Valter Fissore, che con la moglie Nadia Cogno guida l’azienda Elvio Cogno a Novello, nel cuore delle Langhe, ha centrato l’obiettivo. Ha scelto di trattare parte dell’uva con la tecnica della macerazione carbonica (quella del Novello) per esaltare i profumi fruttati. «E ho usato il grappolo intero per dare più energia», spiega, «il clima è cambiato, dobbiamo tenerne conto, inseguendo la freschezza dei vini».

Fonte: Corriere della Sera 7.

La «Salento Valley», una scommessa per valorizzare vino, ulivi e territorio.
Si può partecipare alla rigenerazione di un territorio? Sì, stando ai risultati ottenuti in sole tre settimane dal progetto denominato «Tenuta Liliana». Non è una semplice azienda vitivinicola quella fondata da Antonio Intiglietta nel cuore del Salento, fra Parabita e Alezio, ma una vera e propria «scommessa da vincere per restituire bellezza al territorio». L’idea è atterrata direttamente sulla piattaforma di crowdfunding «CrowdFundMe» dove Antonio, presidente di Ge.Fi. Gestione Fiere e ideatore di «Artigiano in Fiera» insieme a sua moglie Liliana Angelillo, ha aperto la compagine sociale dell’azienda a tutti coloro che vogliono dare un contributo per riportare a nuova luce la zona salentina devastata dalla Xylella. «II Salento è stato distrutto dall’inerzia di chi ha atteso l’intervento dell’amministrazione pubblica, arrecando un danno senza precedenti ad un patrimonio della nostra umanità.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Birra e vino, grande incontro I segreti delle Iga nate in Italia.
Uno stile estroso tutto nostro, con sapori e profumi originali Ogni birrificio ha tecniche particolari e usa vitigni diversi di Giovanni Angelucci incontro dei due 12 mondi, la birra e il vino, solo in Italia poteva prendere forma. Un matrimonio nel segno della biodiversità e della tradizione. Parliamo delle 1ga, Italian Grape Ale, stile tutto italiano per birre in cui è presente una percentuale di uva, mosto o mosto cotto (sapa). Un’aggiunta che può essere praticata in diverse fasi del processo di produzione, dalla bollitura alla maturazione e anche con derivati dell’uva come la vinaccia. DI recente le nuove linee guida del BJCP, il Beer Judge Certification Program, hanno eliminato la T, ribattezzandole solamente GrapeAle per consentire l’utilizzo nel mondo di varietà d’uva non solo italiane. Una decisione però che ha cancellato il legame tra lo stile e il paese che lo ha inventato e sviluppato.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Sorseggiando – Gran Rosso di Montalcino Canalicchio di Sopra.
Cè una delle aziende emergenti di Montalcino, per qualità dei vini e modernità delle proposte. Alla vigilia di «Red», l’evento di domani che il Consorzio del Brunello (complimenti a Fabrizio Bindocci, confermato presidente) dedica al Rosso di Montalcino, abbiamo pensato di suggerirvi il Rosso di Canalicchio di Sopra, che ben rappresenta l’azienda fondata 60 anni fa da Primo Pacenti e ora condotta dai nipoti Simonetta, Francesco e Marco Ripaccioli. Di color rosso rubino offre profumi dr more di rovo e peonia, con chiusura balsamica e iodata. Al gusto e teso e fresco con richiami di eucalipto e arancia sanguinella-Chiusura speziata e salata.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Conti, la passione per il vino e la sua filosofia E la viticoltura sulle colline del Candia è “eroica”.
L’incontro con un’azienda di produzione locale Conti, la passione per il vino e la sua filosofia E la viticoltura sulle colline del Candia è “eroica” Attenzione e rigore nella cura dei vigneti E con le uve bottiglie “Doc” che raccontano il mare «La nostra azienda “Vigne Conti” nasce dalla passione per il vino e la sua filosofia è quella di esprimere, attraverso esso, tutte le caratteristiche del nostro territorio». Questo è uno degli elementi fondamentali che caratterizzano il metodo di lavorazione del vino in questa azienda locale. Non vengono utilizzati prodotti chimici e si cerca di lavorare soprattutto sul terreno senza dover ricorrere alla cantina. Per far sì che ai vini venga dato il marchio “Doc”, denominazione di origine controllata, vengono fatti degli accertamenti come, ad esempio, sul metodo di vinificazione.

Fonte: Nazione Cronisti In Classe.

Non solo Brunello, Montalcino ora punta anche sul Rosso.
Il Rosso di Montalcino prova a diventare “grande” e, soprattutto, a sganciarsi dal ruolo subalterno rispetto al Brunello che fino a oggi ha segnato la sua esistenza. Prodotto sempre con uve Sangiovese, prodotto sempre (e solo) nel Comune di Montalcino (Siena), finora questo vino non ha mai acquisito davvero un’identità propria, vivendo all’ombra del fratello maggiore e rivestendo un ruolo di risulta: negli ultimi 15 anni, i produttori del Consorzio del Brunello hanno sempre deciso di abbassare la resa per ettaro del famoso vino toscano (dagli 8mila chili previsti come limite massimo dal disciplinare a 7mila chili per ettaro, per tutelare la qualità), destinando mille chili per ettaro al Rosso. Oltre a questo zoccolo duro, a Montalcino ci sono 60o ettari di vigneti coltivati espressamente a Rosso (contro i 2.100 a Brunello), per un totale di circa 3,5 milioni di bottiglie prodotte all’anno (contro le 9-11 milioni di bottiglie di Brunello).

Fonte: Sole 24 Ore Centro.

I vini d’Abruzzo si riorganizzano e guardano al modello francese.
Nuovo assetto. Avviato un importante percorso di ristrutturazione. Il presidente del Consorzio Vini d’Abruzzo Di Campli: «Semplificazione delle etichette e rafforzamento dell’identità». Record di export nel 2021 200 milioni Giorgio Dell’Orefice na riorganizzazione in “salsa” francese per i vini d’Abruzzo. Un importante percorso di ristrutturazione, semplificazione e rafforzamento identitario dell’intero sistema delle denominazioni d’origine è stato avviato da tempo dal Consorzio Vini d’Abruzzo anche se probabilmente le tempistiche burocratiche non consentiranno di rendere operativo il nuovo impianto già dalla vendemmia 2022. Ma la strada è ormai tracciata. Le modifiche ai disciplinari di produzione sono state già varate al Comitato vini del ministero delle Politiche agricole a inizio marzo. Una prima tranche delle nuove norme è stata anche già pubblicata in Gazzetta ufficiale e le altre sono in via di pubblicazione.

Fonte: Sole 24 Ore Centro.

Una bollicina «dissetante» e fresca, ma non banale.
Una bollicina «dissetante» e fresca, ma non banale uesta è la storia di una famiglia veneta residente a Zenson di Piave, in provincia di Treviso, proprio sulla sponda destra del fiume. Dal 1931, anno di nascita dell’azienda agricola Terre Grosse, la famiglia ha intrapreso con impegno e determinazione la valorizzazione dei vitigni autoctoni locali come il Raboso e il Grapariol anche se oggi vengono coltivate varietà internazionali. Già dall’inizio della sua attività il nonno Pietro Toninato si era dedicato alle vigne e quattro generazioni dopo, precisamente nel 2018, la famiglia è riuscita a certificare Terre Grosse come azienda biologica. Una gestione attenta e puntigliosa iniziando dal rispetto dell’ambiente, dall’utilizzo di nuove tecnologie, aggiornamenti continui di nuove conoscenze, hanno dato buoni frutti.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

A 5 locali di Parma i «Velier Award».
L’evento! A Genova, nella sede dell’azienda di Luca Gargano A 5 locali di Parma i «Velier Award» Si chiamano «Triple A», sono i vini degli agricoltori, artisti e artigiani distribuiti dalla Velier. Che, nei giorni scorsi, ha premiato con i «Velier Awards» i locali che diffondono questa filosofia «nel bicchiere». E cinque sono parmigiani: O Bistrot (Parma), Al Bello Carico (Colorno), I Roger Speakeasy (Parma), Osteria del 36 (Parma) e La Bisboccia (Fontanellato). Cinque locali che ora possono esporre il «Velier Award». Nella foto i titolari dei locali parmigiani sono con Luca Gargano (secondo da sinistra), vera anima di questa filosofia, che prevede alcune regole per i produttori di vino, non solo la biodiversità e la biodinamica.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Fine settimana di cibo e motori.
Bertinoro terra dell’ospitalità, Forlimpopoli terra dell’Artusi, entrambe, per un fine settimana, saranno terra di motori. Sono due i motoraduni che interesseranno il territorio. II primo parte oggi e si estende fino a domenica con base alla corte della rocca albornoziana: il 38° motoraduno della Round Table Italia, organizzato quest’anno dalla Tavola di Forlì. Il secondo si svolge domani per tutto il giorno all’ombra della Colonna delle Anella ed è organizzato dalla locale Pro loco, in questo caso si tratta di una prima edizione. La round table ha organizzato una tre giorni con 400 km di territorio romagnolo da scoprire. «Avere ricevuto – afferma Federico Fabbri, presidente della Round Table 6 Forlì – dalla Round Table Italia l’onore di organizzare un così importante appuntamento della durata di tre giorni, ci riempie di gioia e orgoglio.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

La prima vendemmia sessant’anni fa Ramoscello festeggia e punta a ingrandirsi
II presidente Trevisan: qualità e sostenibilità non sono solo parole Individuato un terreno di 5.500 metri quadrati per l’ampliamento La prima vendemmia sessant’anni fa Ramuscello festeggia e punta a ingrandirsi. Un fatturato di 13,5 milioni (3 milioni più dell’anno precedente), 100 mila quintali di uve raccolte in 21 Comuni nelle province di Pordenone, Udine e Treviso, 750 ettari vitati e 158 soci, oltre a una produzione che va dalla Ribolla gialla al Prosecco, dal Pinot grigio ai rossi come Refosco e Merlot. Questi i numeri principali della cantina produttori di Ramuscello e San Vito che domani, sabato 11, festeggia i 60 anni dalla prima vendemmia, mentre la società è stata costituita nel 1959. Un appuntamento voluto dal presidente Gianluca Trevisan e dal direttore Rodolfo Rizzi che proprio in questi giorni, dopo la certificazione di 5.400 ettolitri di vino vegano, ottenuta nel 2021, si sono visti riconoscere il certificato di cantina biologica tout court.

Fonte: Messaggero Veneto.

Cantina Rauscedo sostenibile La Regione approva il progetto.
La Regione approva il progetto Dal 2017 investimenti per quasi 4,5 milioni per is sviluppo della filiera viticola II presidente Zuliani: «Trieste ci ha premiato: è un passaggio importante» Migliorata l’efficienza energetica e ridotto l’uso i n vigna di concimi e antiparassitari. Cantina Rauscedo, la storica cooperativa friulana con base a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda, cresce nel segno della sostenibilità. E’ giunto a positiva conclusione il progetto per lo sviluppo della filiera viticola nell’ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione. A darne notizia è il presidente di Cantina Rauscedo, Antonio Zuliani, il quale esprime «la soddisfazione per il decreto di approvazione finale da parte degli uffici regionali della Direzione agricoltura».

Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.

Vinòforum, la festa del buon bere.
Apre da oggi (e fino a119 giugno) Vinòforum, grande manifestazione del settore vinicolo, che porta negli spazi verdi del Parco Tor di Quinto i prodotti di oltre 610 cantine vitivinicole italiane ed internazionali, insieme a stand di chef stellati, temporary restaurante enoteche, eventi di degustazioni gastronomiche. L’obiettivo è promuovere la cultura agroalimentare del nostro Paese. Via delle Fornaci di Tor di Quinto 10, ore 10-24 (oggi e domani fino all’1).

Fonte: Messaggero Cronaca di Roma.

Festa dei vini dell’Alta Val Petronio.
L’evento domenica 12 giugno Festa dei vini dellAlta Val Petronio Un’occasione per motivare la produzione del territorio che ritorna dopo l’ultima edizione del 1979. L’Alta Val Petronio torna ad omaggiare il vino. Il Consorzio rurale di Missano, con il patrocinio del Comune di Castglione Chiavarese, organizza per domenica 12 giugno, al Santuario del Conio, la prima edizione della «Festa dei vini dell’Alta Val Petronio». Un gradito ritorno, poichè in passato una manifestazione analoga si è svolta per un decennio, fino al 1979. «Si getterà uno sguardo sulla produzione vinicola locale e la tipicità: abbiamo invitato otto piccoli produttori amatoriali e tre aziende agricole del posto: Pino Gino, Il mulino di Barry, l’agriturismo Il Castagneto – spiega Claudio Cafferata.

Fonte: Nuovo Levante.

L’arte del bere bene spiegata dai sommelier agli studenti sarzanesi.
Il mondo della scuola e quello dei sommelier si sono incontrati al Parentucelli-Arzelà di Sarzana a conclusione di un progetto che ha portato i ragazzi alla scoperta dell’enologia e delle rappresentazioni del vino nella storia. A tenere la lezione su tutto quello che è la degustazione professionale dei vini sono intervenuti i rappresentanti dell’Ais della Spezia con Laura Picardi, Roberto Lauriana, Yvonne Riccobaldi, Federica Calzolari e Anna Albertosi, che hanno messo in rilievo insieme ai docenti l’importanza del bere consapevole per evitare rischi gravi alla salute e pericoli per la propria sicurezza. Le classi interessate al progetto (quinte G e M agrario), con i docenti Riccardo Simonelli di agraria e Monica Nicoli (storia dell’arte), hanno ringraziato per lag rande utilità della lezione di approfondimento.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Musei DiVini, nei cortili dell’ateneo degustazioni e visite guidate serali.
Domani (dalle 19 alle 23.30) 34 produttori vitivinicoli oltrepadani incontrano il pubblico. Sembra un gioco di parole, inrealtàMuseiDiVini rende perfettamente il senso dell’iniziativa che si terrà sabato sera in Università a Pavia. Per il terzo anno l’ateneo apre i suoi cortili storici alla città (dalle 19 alle 23.30), proponendo un incontro tra la cultura (con visite guidate al museo perla Storia, all’aula Scarpa e al Planetario) e il mondo vitivinicolo dell’Oltrepo Pavese, con la possibilità di degustare assaggi di 34 aziende. Con una finalità anche sociale: sostenere il progetto “Uno spazio per il gioco”, primo esempio di crowdfunding civico messo in cantiere dalla piattaforma Universitiamo. Musei DiVini è ormai un formato collaudato.

Fonte: Provincia – Pavese.

In mostra i vini d’Oltrepo.
II Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese ha portato in Veneto, al Montagnana Wine Festival, i suoi prodotti in degustazione. Tra i vini più apprezzati, Metodo Classico, Pinot nero in rosso, Sangue di Giuda e Moscato. Da oggi a domenica, invece, il Consorzio sarà allo Spumantitalia sul lago di Garda.

Fonte: Provincia – Pavese.

Crac La Versa: il buco ammonta a quindici milioni.
«I guai già prima di Lanzanova» Manager alla sbarra. II curatore fallimentare in aula: «Durante la sua gestione tolti soldi alla cantina». Un buco di 15 milioni euro. A tanto ammonta il crac della cantina La Versa, dichiarata fallita nel 2016 dopo la gestione di Abele Lanzanova, arrestato nel luglio di quell’anno dopo un’operazione della guardia di Finanza. Ma i guai finanziari sarebbero iniziati prima dell’arrivo di Lanzanova. «Dove sono gli altri imputati? – dice Luca Angeleri, difensore del manager bresciano -. È emerso chiaramente che nel fallimento della cantina ci sono responsabilità precedenti alla gestione Lanzanova». I numeri sono emersi ieri in un’udienza del processo per bancarotta e altri finanziari che vede come principale imputato proprio Abele Lanzanova. A fornire i dati è stato il curatore fallimentare Luigi Spagnolo, chiamato in aula come testimone.

Fonte: Provincia – Pavese.

Food – Ottimi prodotti del territorio Cantina con oltre 300 vini.
La Posteria di Argegno. Dalle colazioni alle cene in un ambiente suggestivo Ottimi prodotti del territorio Cantina con oltre 300 vini Un locale raccolto e tranquilla, suddiviso tra la grotta del 1800con sassi a vista e un ambiente più luminoso e lineare, nella magica atmosfera del lungofiume. La Posteria di Argegno ha recentemente ampliato il proprio servizio, che parte dalle colazioni all’interno del Bistrot fino all’apericena, con un banco formaggi e salumi italiani di qualità, così come olio e pasta artigianali da comprare da asporto e assaggiare a casa. La cantina offre la possibilità di acquistare vini di circa 300 produttori da tutta Italia, ma anche di organizzare delle degustazioni. Naturalmente un occhio va sempre al territorio, con proposte locali. Per quanto riguarda l’offerta culinaria, si intrecciano i menù del lago di Como con quelli piemontesi, della valle e della Brianza.

Fonte: Provincia Como.

Undici passeggiate tra emozioni e filari – Tra i filari un turismo delle emozioni.
Valtellina wine trekking. Con il progetto individuati 11 itinerari percorribili a piedi: «Un’iniziativa d’insieme» «Abbiamo bisogno chela gente venga e conosca la Valle». L’occasione anche per destagionalizzare gli arrivi I «Il bisogno di una regia unica per gli obiettivi e le iniziative più importanti». Emozioni. Quelle di una passeggiata tra filari e terrazzamenti, ammirando la bellezza della Valtellina dagli scorci suggestivi e inediti della mezza costa. Si rivolge al turismo esperenziale, tendenza in netta e costante crescita, che chiede un coinvolgimento profondo nello scoprire nuove cose, il progetto Valtellina wine trekking attraverso cui sono stati individuati 11 itinerari percorribili a piedi che, a partire dalla Strada del vino che si sviluppa per 67 chilometri da Ardenno a Tirano, danno la possibilità di scoprire le vecchie mulattiere, di rimanere affascinati dall’arte dei muretti a secco, di vedere i particolari colori di cui le foglie di vite si tingono nelle varie stagioni e di ammirare anche antichi borghi.

Fonte: Provincia Sondrio.
E stata studiata una segnaletica verticale dedicata.
Partono tutti dalla Strada del vino lungo il versante retico della Valtellina, gli undici anelli individuati e segnalati nel progetto Valtellina wine trekking rispondendo alle richieste sempre più numerose dei turisti di poter vivere più pienamente i terrazzamenti. Gli anelli si contraddistinguono per la zona storica di produzione: Maroggia (con partenza da Pedemonte, campo sportivo); Pendeggio (con partenza da Berbenno, via Roma); Caldenno (con partenza da Postalesio, via Roma); Sassella incisioni (con partenza da Piatta, chiesa di San Luigi); Sassella santuario (con partenza da Sondrio, via Valeriana); Sassella borghi (con partenza da Sondrio, piazza Garibaldi); Cassandre (con partenza da Sondrio, palazzo Martinengo); Grumello (con partenza da Sondrio, castel Masegra); Grumello castello (con partenza da Montagna, via Sant’Antonio); Inferno (con partenza da Tresivio) e anello Valgella (con partenza da Teglio, San Giovanni).
Fonte: Provincia Sondrio.

Velenosi-Orto di Paolo, un vino speciale.
In vendita le bottiglie di vino prodotto in collaborazione con i ragazzi dell’associazione: «Il ricavato in beneficenza». La collaborazione tra l’azienda Vini Velenosi e l’associazione L’Orto di Paolo è ormai consolidata ma si arricchisce di altre novità. Angiolina Piotti Velenosi, infaticabile winemaker, dell’azienda vitivinicola ascolana, ha infatti annunciato la ripresa delle attività con i ragazzi e in particolare la ripresa delle vendite dei vini prodotti in collaborazione con l’Orto di Paolo. «Questi vini, un bianco e un rosso – ha ammesso la Velenosi – sono stati prodotti grazie al lavoro di un gruppo di ragazzi davvero speciali. L’Orto di Paolo è un centro diurno per persone affette da autismo e rende la vita di questi ragazzi il più normale possibile, ma anche quella delle loro famiglie, che ricevono sollievo e appoggio quotidianamente.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

Lizzano, il Macchia Malvasia Nera trionfa al «Città di Pramaggiore».
All’edizione n. 61 del più antico concorso enologico d’Italia. Grande risultato per la cantina cooperativa LRuggieri di Lizzano al recente Concorso enologico di Pramaggiore 2022. Il Concorso Nazionale dei vini di Pramaggiore (Venezia) è il più antico concorso enologico d’Italia ed è giunto quest’anno alla 61^ edizione. Viene organizzato nell’ambito della Mostra Nazionale Campionaria del Vino che si tiene da oltre 75 anni Vige una selezione dei vini molto severa perché la loro valutazione è effettuata da apposite commissioni, ognuna formata per sorteggio da cinque enologi nominati dall’Associazione Enologi Enotecnici italiani, meccanismo questo che assicura l’assoluta imparzialità per i concorrenti In territorio veneto, patria di grandi vini, la Cantina cooperativa di Lizzano ha ottenuto importantissimi riconoscimenti per l’elevata qualità dei vini presentati.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

II vino pugliese fermo in cantina.
Bloccati 6,7milioni di ettolitri, con il 35% dei costi in più per il conflitto Fermi nelle cantine pugliesi 6,7 milioni di ettolitri di vini DOP, IGP e varietali, proprio quando a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per produrre il vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi del rapporto Cantina Italia dell’ICQRF al 30 aprile 2022 che registra un aumento del 27% dei volumi di vino pugliese in giacenza nelle cantine rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le aziende vitivinicole Made in Italy – sottolinea la Coldiretti regionale – si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.

Vino, rincari del 35%: fermi nelle cantine 6,7 milioni di ettolitri.
Le bottiglie di vetro costano oltre i130% in più, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero Fermi nelle cantine pugliesi 6,7 milioni di ettolitri di vini DOP, IGP e varietali, proprio quando a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per produrre il vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi del rapporto Cantina Italia dell’ICQRF al 30 aprile 2022 che registra un aumento del 27% dei volumi di vino pugliese in giacenza nelle cantine rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le aziende vitivinicole Made in Italy — sottolinea la Coldiretti regionale — si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

Fonte: Repubblica Bari.

Vino e olio biologici per diventare distretto – Montespertoli abbraccia il biologico Ora l’obiettivo è diventare distretto.
Con una superficie coltivata che potrebbe arrivare a 1500 ettari, ecco il via libera dal consiglio comunale Si parla soprattutto di vino e olio, ma non solo. Il documento è già stato inviato alla Regione Toscana. Potrebbe ampliarsi ai comuni limitrofi e sposare realtà produttive simili Partiamo dai dati, da cui deriva la decisione del consiglio comunale di fare del territorio di Montespertoli un distretto di produzioni agricole biologiche, il Biodistretto: in questo scorcio di Chianti «la disciplina biologica ha avuto un sostanziale sviluppo» per cui risulterebbero presenti sul territorio 67 aziende biologiche, con una superficie coltivata ‘bio’ pari 786, 78 ettari e una superficie in conversione pari a 570 ettari. Cioè si va verso i 1400 ettari di agricoltura biologica, vino ed olio in primis.

Fonte: Nazione Empoli.

II vinsanto di Piazzano è da medaglia d’oro.
L’annata 2009 ha ottenuto un prestigioso riconoscimento da Decanter World Wine Awards. «Il nostro impegno durante la pandemia». Un vinsanto da medaglia d’oro, degno di un premio a livello internazionale. E’ quello della Fattoria di Piazzano, annata 2009, riconosciuto già lo scorso anno come il migliore d’Italia – e quindi del mondo, visto che si fa solo da queste parti – da Luca Maroni. Un attestato che certifica ancora di più l’impegno della famiglia Bettarini, titolare di una delle tante eccellenze a livello locale nel mondo dell’enogastronomia. «Negli ultimi due anni, nonostante la pandemia – dice Michela Saba – non ci siamo mai fermati e le recensioni delle guide sono sempre andate avanti. Abbiamo ottenuto riconoscimenti molto importanti, dal colorino al ciliegiolo in purezza, senza dimenticare il colombana che abbiamo presentato di recente anche al Vinitaly.

Fonte: Nazione Empoli.

Torna « Spumantitalia» Presenti 70 aziende.
Tante bollicine per la quarta edizione del Festival Nazionale «Spumantitalia» che si tiene tra oggi e lunedì a Garda. È stato organizzato da Andrea Zanfi, editore della rivista “Bubblé s Italia” con il patrocinio del Comune di Garda e Assoenologi, l’Associazione nazionale enologi. «Un evento che parla di bollicine e di cultura alle aziende e al mercato in modo effervescente e innovativo. Vuole proporre un percorso per scoprire e approfondire il meglio della produzione spumantistica italiana e vede l’iscrizione di molti consorzi vitivinicoli quali Consorzio Asti Docg, Consorzio Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg, Consorzio Garda Doc, Consorzio Tutela Vini D’Acqui, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e altri», esordisce Andrea Zanfi..

Fonte: Arena.

Torna il “Privilegium” l’elisir del Santo.
L’elisir del Santo frutto delle ricerche e dell’esperienza di Tiziana Gallo, titolare dell’erboristeria Aloe di contra’ Rialto. «Ho pensato di riproporre questo elisir, un amaro d’erbe che avevo lanciato per il Giubileo del 2000. In concomitanza con la rievocazione storica del Transito di frate Antonio e della festa del Santo, vogliamo offrire un prodotto tipico di Camposampiero, legato al privilegio che la nostra città e la nostra gente hanno avuto con la presenza di Sant’Antonio», spiega l’erborista che da 33 anni gestisce il negozio in centro. Il “Privilegium” ha il giglio e le immagini dei santuari della Visione e del Noce sull’etichetta a ricordo degli eventi legati all’apparizione di Gesù Bambino e alle predicazioni del Santo fino al 1231.

Fonte: Mattino Padova.

Vino, Coldiretti Asti: “Aumenti dei costi in cantina del 35%”.
A causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Crea diffusa in occasione dell’Assemblea di Federvini. “Anche le aziende vitivinicole astigiane – sottolineano il presidente di Coldiretti Asti Marco Reggio e il direttore Diego Furia – si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con pesanti effetti sulle cantine”. Le bottiglie di vetro costano più del 30% rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per etichette e cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

Fonte: ATNews.

Nuovo vino sexy e divertente della cantina La Staffa: arriva Euphoria.
Montepulciano in purezza ottenuto da spremitura diretta delle uve, il nuovo vino propone una lettura del vitigno spensierata e fortemente territoriale, strizzando l’occhio ai wine lovers più giovani. Una grafica provocante, un colore decisamente sexy e, ciò che conta maggiormente, una grandissima bevibilità in piena sintonia con il terroir in cui nasce: la cantina La Staffa brinda all’arrivo dell’estate con il nuovo vino “Euphoria”, un rosato esuberante e sbarazzino che nasce da uve Montepulciano in purezza e strizza l’occhio ai wine lovers più giovani. Sui colli di Staffolo, dove si è ritagliato un ruolo sempre più importante tra i produttori di Verdicchio dei Castelli di Jesi, Riccardo Baldi continua a dimostrare grande voglia e capacità di sperimentare, trovando letture innovative e allo stesso tempo fedeli alla cifra enologica territoriale

Fonte: FarodiRoma.

BMI Italia per Cantina Ferghettina: il ricercato blend tra architettura e tradizione vinicola.
BMI Italia, azienda di riferimento nel settore dei tetti a falde e delle coperture piane, ha contribuito al progetto di rifacimento del tetto della Cantina Ferghettina: una storica azienda vinicola immersa nel suggestivo paesaggio della Franciacorta, dove la cultura del più pregiato vino italiano affonda le sue radici. Situata tra le sinuose colline nei pressi del lago d’Iseo, la Cantina vinicola Ferghettina, nata nel 1990, combina i tradizionali canoni architettonici ad uno stile contemporaneo raffinato ed elegante, coniugando estetica e funzionalità. I filari di viti che si estendono sulle colline circostanti e i borghi pittoreschi della Franciacorta, intrisi di storia e cultura, fanno da cornice alla struttura ricca di fascino, che si sviluppa in due nuclei distinti: uno originario e uno aggiunto successivamente, in risposta alle necessità di ampliamento delle aree produttive.

Fonte: Edilportalei.

Viniamo, viaggio tra le cantine più prestigiose.
VINIAMO raccoglie alcune delle cantine più prestigiose provenienti da tutto il territorio nazionale, offrendo uno spaccato della ricca produzione enologica regionale. Il viaggio partirà dalle regioni settentrionali – da venerdì 17 a domenica 19 giugno – a Milano in Piazza Città di Lombardia, la avveniristica piazza coperta che fa da sfondo alla sede di Regione Lombardia, Arte del Vino, in collaborazione con Ambrosiana Wine, organizza VINIAMO + Wine & Sound, evento dedicato sia a operatori e professionisti sia ad appassionati che vedrà protagoniste un centinaio di etichette fra le più rappresentative del panorama vitivinicolo italiano, ma non solo.

Fonte: VDG Magazine.

L’incerto 2022 per il mondo del vino (e non solo).
Lo dice il sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini con Nomisma e Tradelab in occasione dell’assemblea generale della federazione. È già alle spalle il ricordo di un 2021 cosi performante da non aver fatto rimpiangere i fatturati del 2019. Pensavamo che dopo il periodo pandemico nulla di peggio potesse accadere e invece l’inflazione e il conflitto in Ucraina stanno caratterizzando l’anno in corso con molta incertezza. È quanto emerge dal sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini con Nomisma e Tradelab in occasione dell’assemblea generale della federazione svoltasi ieri a Roma. I dati parlano chiaro: le vendite al dettaglio sono in calo nei primo quadrimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 9,6% per i vini, ma anche del -5% per gli spiriti e del 4,3% per gli aceti. E nei prossimi sei mesi il 91% dei consumatori è pronto a cambiare le abitudini di acquisto, mentre il 53% ridurrà complessivamente pranzi e cene fuori casa.

Fonte: Adnkronos.

Tanta incertezza sui mercati, l’inflazione pesa, ma il sentiment resta positivo per il vino italiano.
A WineNews, dall’assemblea Federvini, le riflessioni sul presente e sul futuro del settore, firmate da Albiera Antinori, alla guida della Marchesi Antinori e del gruppo vino di Federvini, Marcello Lunelli, vice presidente di Ferrari Trento, Giancarlo Moretti Polegato, produttore con Villa Sandi, ed Ettore Nicoletto, al vertice di Angelini Wines & Estates.

Fonte: WineNews.

Dalla coltivazione al tappo della bottiglia: il vino sostenibile di Giordano Vini.
Il futuro è sostenibilità. Sia i consumatori che i produttori sono consapevoli che agire nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale, introducendo innovazioni tecnologiche e materiali alternativi sostenibili, sia diventato basilare nella nostra società. In questa direzione sta andando anche il settore agroalimentare, sempre più orientato verso il green. In particolare, sul mondo del vino il tema della sostenibilità sta avendo un’influenza sempre maggiore. Dalla scelta di involucri e imballaggi, ai metodi di coltivazione e di vinificazione, fino ai processi produttivi e distributivi, sono molti gli aspetti che hanno subito un notevole evoluzione negli ultimi tempi.

Fonte: Tuttogreen.

“Tra guerra e crisi energetica il mondo del vino è sotto attacco, le istituzioni devono proteggerci”.
Dall’Assemblea Generale di Federvini un’accorata richiesta di aiuto, oltre che un’analisi precisa e puntuale delle sfide future del settore. I saloni di Palazzo Rospigliosi a Roma hanno ospitato l’Assemblea Generale Federvini per la presentazione dei dati raccolti dall’Osservatorio in collaborazione con Nomisma e Tradelab, sull’andamento del settore vino, spiriti, aceti. Una fitta giornata di lavori con un parterre di relatori suddivisi in tre panel – Italia, Società, Europa – chiamati a raccolta in un think tank reso necessario dalla delicata fase di un comparto messo a dura prova dalle conseguenze legate alla pandemia prima e al conflitto Russia – Ucraina poi. “Quest’anno ci troviamo ad affrontare temi complessi a livello internazionale che ci stanno preoccupando molto – ha esordito Micaela Pallini, Presidente Federvini -. Il 2021 si è chiuso con numeri estremamente positivi per il nostro settore, Federvini infatti rappresenta vino, spiriti e aceti, ci siamo rivelati uno dei pilastri trainanti dell’agroindustria italiana, in quanto un quinto delle esportazioni viene fatto da noi

Fonte: la Repubblica.

In arrivo i contributi per produttori vino bio, DOP e IGP.
Gli incentivi, previsti dalla legge di Bilancio 2022, sono destinati alle imprese produttrici di vini DOP, IGP e biologico che esercitino attività di agriturismo ed enoturismo e vogliano investire in sistemi digitali per migliorare le attività di promozione nei confronti dei consumatori. La manovra 2022 ha infatti destinato un milione di euro alla concessione di contributi ai produttori di vino per favorire la promozione dei territori, anche in chiave turistica, e il recupero di antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica del Paese.

Fonte: FASI.biz.

Filiera vino: non discriminare vino in programmi promozione Ue.
“La strategia Farm to Fork e le pressioni della direzione generale Salute di Bruxelles condizionano le prossime politiche di Promozione agricola della Commissione europea”. Lo rileva la filiera vitivinicola in una lettera indirizzata al commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni e al ministro italiano delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. Il rischio, per il settore del vino, è accusare ulteriori discriminazioni nei programmi comunitari, come successo di recente nel caso delle azioni di promozione orizzontale. La lettera è stata sottoscritta da ACI – Alleanza delle Cooperative italiane, Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini.

Fonte: Askanews.

Anche il vino diventa mignon: ecco le bottiglie da un calice.
Simili alle bottigliette di liquori in miniatura che siamo abituati a trovare nei frigobar degli hotel: l’idea della start up FirstGlass che viene presentata alla Milano Design Week. C’erano una volta, ma resistono tutt’ora, le miniature dei superalcolici, meglio conosciute come “liquori mignon. Si tratta di bottigliette di vetro da 3, 4 e 5 cl, che ripropongono fedelmente la forma originaria della bottiglia, ma in piccolo, e si trovavano per lo più nei frigo bar degli hotel. Alcune di queste hanno fatto la storia e spesso, in periodo di gite scolastiche, rappresentavano veri e propri trofei della goliardia da portarsi in casa, senza nulla dichiarare al solerte portiere d’albergo alla domanda: “Preso qualcosa dal frigobar?”

Fonte: La Repubblica.

LAMMIDIA, IL VINO NATURALE SCARAMANTICO CHE PORTA L’ABRUZZO ALL’ESTERO.
Prima ancora dell’assaggio, l’azienda vinicola Lammidia rimane impressa per il marchio e per il nome. Il primo è rappresentato dall’impronta delle mani sovrapposte di chi accarezza la vite, se ne prende cura e poi pesta l’uva, chicco per chicco. Davide Gentile e Marco Giuliani, entrambi pescaresi di 39 anni, dal 2010 sono a capo di questa piccola realtà che si sta sviluppando e facendo apprezzare all’estero. Il nome – inoltre – deriva dalla parola invidia in dialetto pescarese, il malocchio, quello che la tradizione popolare dice di riuscire ad eliminare con un breve rito, tramandato di generazione in generazione nella notte di Natale. È stata la nonna di Davide a metterci del suo nella buona riuscita del vino, dalla prima fermentazione che non è avvenuta fin quando – raccontano i titolari – non ha compiuto quei gesti antichi. Quest’anno hanno ottenuto la certificazione bio, a supporto del loro claim 100% uva sana e basta, senza alcun lievito e solfito.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

Style Selector
Select the layout
Choose the theme
Preset colors
No Preset
Select the pattern