rassegna stampa del vino di venerdì 17 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 17 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Vini lucani, masterclass al Vinitaly con Grifalco e Parco dei Monaci.
Ancora eccellenze lucane nella maggiore kermesse dedicata ai vini di prestigio. Nell’ambito del Vinitaly a Verona, in programma dal prossimo 2 a15 aprile, si svolgerà una masterclass di grandi produttori di vino di Micro Mega Wines. A rappresentare «Tra centro e sud Italia: vini di potenza ed eleganza», ci saranno due azienda. C’è quella Grifalco con il suo Aglianico del Vulture 2018 Damaschito Doc, prodotta dai fratelli «Piccin, che in Basilicata stanno diversificando la loro produzione di Aglianico in base ai comuni e ai crudi provenienza delle uve». E poi la pluripremiata Tenuta Parco dei Monaci di Matera con il suo Spaccasassi 2019 Moro di Matera Doc, che «sta facendo un lavoro encomiabile per valorizzare una Doc poco conosciuta, con un intelligente assemblaggio di Primitivo e uve internazionali».

Fonte: Gazzetta di Basilicata.

Filippo, così il prosecco è più giusto.
Polegato jr, ad di Astoria, e le campagne social Si guarda intorno, scuote la massa di capelli, sorride a chi gli sta vicino, e dice: «sono un ragazzo fortunato. Dove vivo conta più il mio cognome che il colore della mia pelle». Filippo Polegato è il nuovo amministratore delegato di Astoria, storica azienda del Prosecco. È cresciuto a Cornuda (Treviso), da quando è stato adottato assieme al fratello Wilson, dalla Colombia. «Anche grazie ai miei genitori non mi sono mai sentito vittima di razzismo», racconta. Ora, a 32 anni, papà Paolo lo ha portato al timone di un gruppo da 17 milioni di bottiglie (7o ettari, 65% vendute in Italia, il resto in i6o Paesi, 12 milioni di euro di fatturato), ` con base nella tenuta Val del Brun. «Non ci limitiamo a produrre Prosecco Doc e Docg di qualità, Astoria ha due y aspetti che la rendono una cantina diversa dalle altre.

Fonte: Corriere della Sera 7.

E infine un sorriso di Fausto.
UN SORSO DI FAUSTO COPPI POSSEDEVA VIGNETI E INVESTIVA NEL SETTORE. DAL 2007 FRANCESCO BELLOCCHIO, NIPOTE DEL CAMPIONISSIMO. PRODUCE A CASTELLANIA UN GRANDE BIANCO CHE PORTA IL NOME DEL NONNO Fausto Coppi e il fratello Serse In una rara foto d’epoca mentre seguono il lavoro in cantina. II Campionissimo dl Castellania possedeva vigneti e investiva sul vino. «Viveva la terra come un grandissimo valore» ricorda il nipote Francesco Bellocchio (nella foto In alto). LA BOTTIGLIA Fausto – prima vendemmia nel 2007 – è II vino più rappresentativo di Vigne Marina Coppi. che esalta tutte le peculiarità del Timorasso: profumi complessi ed eleganti. mineralità, sapidità, calore e freschezza. «Un anima da rosso nel corpo dl un blanco. un vino di livello: non potevamo che dedicarlo al nonno» spiega Bellocchio.

Fonte: Gazzetta dello Sport G.

Retrogusto – La vite è una cosa meravigliosa – Tenuta di Biserno, il progetto che riunisce gli Antinori.
Bibbona è un piccolo comune dell’Alta 1.1 Maremma che confina con la ben più nota Bolgheri e condivide con essa anche il destino enologico, fatto di un terroir unico, di un terreno calcareo-argilloso, del benefico sbuffo della brezza marina, di un’esposizione generosa, ciò che ne fa terra d’elezione dei vitigni internazionali. Qui a Bibbona ha casa la Tenuta di Biserno, l’azienda sotto la quale un paio di decenni fa si riunirono i tre rami della famiglia Antinori, quelle di Lodovico (il padre di Ornellaia e Masseto), di Piero (dei Marchesi Antinori) e di Ilaria, che di vino non si è mai occupata.

Fonte: Giornale.

Vino ma anche distillati di qualità: un brindisi speciale per tutti i papà.
Un regalo mai banale per i wine lovers: rosso, bianco o bollicine, non fa alcuna differenza Ma non solo, un buon liquore fa sempre centro Un brindisi speciale in una giornata speciale. Non c’è occasione migliore, e modo migliore, per festeggiare il papà che un brindisi in famiglia. Regalare una bottiglia di vino non è mai qualcosa di banale: è un pensiero che, arriva dritto al cuore. Bianco, rosso o bollicine, non fa differenza. Se il papà in questione è un wine lover rimarrà colpito. Per andare sul sicuro, optare per un grande classico che arriva dalla Valpolicella è la scelta migliore. Qui ci sono tante cantine di qualità tra cui Tedeschi con il suo Capitel Fontana Recioto della Valpolicella DOCG Classico, vino di grande struttura ma dolce, quasi come un padre.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Speciale Festa del papà.

Pazzo clima: vigne di altura, ulivi al nord e mango siciliani.
Al Salone del Vino di Torino il rapporto tra meteo e nuova geografia delle produzioni agricole e vigne traslocano in montagna, anzi in alta montagna, sulle vette delle Alpi, per via del cambiamento climatico. E se in Sicilia si coltiva il banano e frutta esotica come mango e avocado al posto di limoni e arance, la coltura dell’ulivo e la produzione di olio si spostano sempre più al nord, in zone impensabili come il Piemonte. Stessa sorte tocca anche ai vitigni che, per via delle alte temperature e la mancanza di acqua, si spostano e vengono coltivati sulle Alpi e in Val di Susa.

Fonte: Il Settimanale PMI.

Da Düsseldorf al Vinitaly a Verona, il meglio in mostra.
In attesa della fiera Vinitaly (che aprirà H 2 aprile a Verona) da domenica 19 marzo il mondo del vino si incontrerà al Prowein di Düsseldorf. Lo stand del Consorzio, in collaborazione con Trentino Marketing, sarà nella Halle 15/E51 con un’ampia selezione di tutte le denominazioni regionali.

Fonte: Messaggero.

Trentino Tra i vigneti dove l’ambiente sposa il gusto.
Tra i vigneti dove l’ambiente sposa il gusto Il Consorzio Vini della regione gli obiettivi prioritari la difesa ha approvato il primo Bilancio del paesaggio e la qualità di sostenibilità che fissa tra delle produzioni vitivinicole FIORI ALL’OCCHIELLO SONO LA NETTA RIDUZIONE DELL’USO DEI FITOFARMACI CONTRO I PARASSITI E L’ALTA PERCENTUALE DEL RECUPERO DEGLI SCARTI. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Nel caso della produzione di vino in Trentino nel mezzo ci sono invece i vasti vigneti di montagna dove alle promesse seguono fatti concreti. Che poi, raccontati nel primo Bilancio di Sostenibilità approvato dal Consorzio Vini del Trentino, diventano ulteriore spunto per ancora nuovi impegni. «Sostenibile – secondo la definizione ufficiale dell’Onu del 1992 – è un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.

Fonte: Messaggero.

Nel segno di agricoltura e turismo: «I due volti della nostra eccellenza».
Dal nostro piccolo punto «di vista, come Trentino vitivinicolo, siamo sempre stati consci che agricoltura e ambiente formano un’unione indissolubile, come un Giano bifronte, che da una parte guarda il rigoglioso crescere della vite verso il cielo e dall’altra vede affondare le radici nella terra e nel territorio». Pietro Patton, presidente del Consorzio di tutela dei vini del Trentino, introduce così il primo Bilancio di sostenibilità. Accanto a lui nel consiglio di amministrazione ci sono imprenditori del calibro del big della cooperazione Luca Rigotti (appena riconfermato a Bruxelles presidente del Gruppo Vino di Copa-Cogeca, la principale organizzazione di rappresentanza agroalimentare europea) o Marcello Lunelli, della Ferrari, la cantina italiana più premiata al mondo nel settore delle bollicine. Patton è anche senatore del gruppo delle Autonomie.

Fonte: Messaggero.

La grappa, metodi e vinacce locali per un vero distillato di tradizione.
PER OTTENERE L’AMBITO MARCHIO DI QUALITA, I DISTILLATORI DEVONO CONSEGNARE UNA CAMPIONATURA PER I TEST IN LABORATORIO I VALORI. In tempo, seppure amata dagli alpini, era la Cenerentola degli spiriti. Oggi, diventata più morbida e meno pungente, la grappa è una delle eccellenze del made in Italy e quella trentina è sicuramente tra le più buone grazie ai profumi di erba, mela, banana, fragola, frutta esotica, nocciola, giacinto, pesca, lampone, mughetto, moscato, rosa e poi al dolce e all’amaro che si percepiscono in bocca. Da un anno l’Istituto tutela grappa del Trentino con i suoi 26 soci e il Consorzio vini promuovono insieme vini e distillati trentini. Anche nelle distillerie – così come nel caso dell’enoturismo – si sta sviluppando il grappaturismo. Un mondo affascinante, infatti, tutto ancora da scoprire.

Fonte: Messaggero.

Uno scrigno di sapori racchiuso nelle montagne.
Dossier Il Consorziò di tutela del Trentino raccoglie 91 produttori, che grazie al clima dolomitico sono in grado di offrire una grande varietà di vini: 8 bianchi, 9 rossi, 3 dolci, 3 spumanti Uno scrigno di sapori racchiuso nelle montagne. L’immagine è forse abusata, • ma è quella giusta: uno scrigno. Cioè, spiegano i dizionari, «piccolo forziere o stipo, per riporvi e custodirvi oggetti preziosi». Cos’altro è, altrimenti, un territorio vitato come quello del Trentino, che si sviluppa dalle sponde del Lago di Garda per passare a fondo valle e poi salire fino ai ripidi pendii delle aree dolomitiche? Dal punto di vista enologico è una viticultura di montagna che con i 10 mila e 200 ettari vitati è ben più di un continente in cui la diversità di aree climatiche, suoli, uve, sistemi di allevamento, stili produttivi regalano agli appassionati strepitosi vini. 1174% a bacca bianca, il 26% a bacca rosa. Un record per le tante varietà allevate, dove accanto a Pinot grigio e Chardonnay (il 50% del totale), c’è spazio per Teroldego, Sauvignon, Muller Thurgau e via elencando senza dimenticare chicche che solo qui danno il meglio.

Fonte: Messaggero.

Export, in Piemonte mais in flessione del 18,4%.
Nel 20211e imprese agricole del Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta hanno prodotto 1’1,44%del valore aggiunto dell’area, mentre in Italia la produzione agricola corrisponde al 2,19% del totale. Il settore primario ha un peso maggiore in Piemonte (1,60%), rispetto a Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (1,27%) e Liguria (1,02%), ultima regione italiana in questo senso. È tuttavia ligure la prima provincia del Nord-Ovest per Incidenza del valore aggiunto agricolo su quello totale dell’area: si tratta di Imperia, che con un peso del 5,50% è anche 2lesima in graduatoria a livello nazionale. A seguire, 4 province piemontesi, tutte con incidenze superiori al 2%: Cuneo, Asti, Vercelli e Alessandria.

Fonte: Sole 24 Ore Nord Ovest.

I vini al top di quattro regioni mostrano le loro meraviglie.
Vetrina per tutte le 116 etichette che si sono meritate le “quattro viti” Tra le eccellenze ci sono quelle di due cantine cesenati: Casali e II Plino. Quattro regioni con i loro vini migliori. I125 marzo, alla fiera a Pievesestina, si terrà l’evento della “prima” al Palazzo del Turismo di Riccione nel 2022, che torna, potenziato, nel padiglione eventi a Cesena. È “Esperienze di Vitae”, gran galà dedicato ai vini top premiati dalla “Guida Vitae”, la `bibbia” del vino secondo l’Associazione Italiana Sommelier (Ais). Romagna, Emilia, Marche e Umbria sono le regioni coinvolte. Se ne è parlato ieri mattina presentando in fiera l’evento, alla presenza di Adolfo Treggiari, presidente di Ais Romagna, Luca Manfredi, presidente di Ais Emilia, Pietro Marchi presidente di Ais Umbria, e Raffaele Papi, vice presidente di Ais Marche.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

‘Michiletta’ rinasce – L’osteria più antica si rinnova Michiletta, al via la gestione Roseto.
II titolare Simone Rosetti: «Fedeli al territorio e alla stagionalità con una grande cantina» Boom dei locali pubblici, le associazioni: «Segno di vitalità ma occorre qualificare l’offerta» L’osteria più antica si rinnova Michiletta, al via la gestione Rosettu Ieri l’inaugurazione del ristorante in via Strinati. L’ex titolare Rocco Angarola è il primo cliente. «Resteremo fedeli al territorio e alla stagionalità ma con una grande attenzione all’offerta del vino» di Luca Ravaglia 1l primo cliente è il più emozionato di tutti. II primo cliente della nuova Osteria Michiletta è il suo storico e ormai ex gestore, Rocco Angarola, che in un ruolo per lui decisamente inedito, aspetta seduto al tavolo l’arrivo della prima portata.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

Vini top di Ais alla Fiera ‘Esperienze di Vitae’, il gran galà dedicato alle migliori etichette.
Sabato 25 marzo saranno premiate 116 cantine di Romagna, Emilia, Marche e Umbria e nel pomeriggio alle 14 saranno aperte le porte al pubblico e alla platea degli appassionati per le degustazioni di Annamaria Senni Per i ‘winelovers’ (gli amanti del vino) arriva l’evento dell’anno. Sabato 25 marzo alla Fiera di Cesena si terrà ‘Esperienze di Vitae’, il gran galà dedicato ai vini top, premiati dalla Guida Vitae 2023, la ‘bibbia’ del vino secondo Ais, l’associazione italiana Sommelier. Degustazioni aperte al pubblico dalle 14 in Fiera (entrata 25 euro; 15 euro per i soci Ais) dove calici tintinnanti saranno riempiti da 696 bottiglie di vino. «Una manifestazione riservata alle eccellenze, come testimoniano i vini e le cantine protagonisti della kermesse che hanno ottenuto le ‘Quattro Viti’ nella guida – dice il presidente Ais Romagna Adolfo Treggiari.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

Ecco “Sestri Levante Wine Festival”.
Domenica 19 e lunedì 20 all’ex Convento dell’Annunziata Ecco “Sestri Levante Wine Festival”. Torna “Sestri Levante Wine Festival”, l’appuntamento che Fisar, Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori, dedica ad appassionati e operatori del settore. Domenica 19 e lunedì 20 marzo, dalle 10 alle 19.30, nell’ex Convento dell’Annunziata produttori, esperti e consumatori, con il calice nella tasca a tracolla, potranno condividere gli assaggi delle produzioni di numerose aziende vitivinicole e birrifici artigianali, a disposizione per spiegare le caratteristiche dei loro prodotti. Il tutto accompagnato da diverse selezioni dei migliori specialisti dello street food e di piatti ella tradizione ligure.

Fonte: Nuovo Levante.

Tra vigneti e fatica riecco Schiacchetrail alle Cinque Terre.
Conto alla rovescia per la corsa in programma i125 marzo che arriva dopo due anni di stop e una edizione interrotta dalla nevicata di Chiara Tenca D suo nome è un neologismo che racconta un matrimonio riuscito: quello fra uno dei prodotti più preziosi del Levante ligure ed una disciplina senza confini, fatta di natura e sport. È partito il conto alla rovescia per l’edizione 2023 dello Sciacchetrail, l’ultra trail fra i vigneti delle Cinque Terre, dove viene prodotto il passito Sciacchetrà, in programma i125 marzo: un percorso ad anello di 46 chilometri di corsa e 2100 metri di pendenza lungo cui si metteranno alla prova 300 atleti in arrivo da 16 paesi. «Una cosa di comunità, un sogno nato qui». Così Nicola Bordoni da Manarola, che con Christine Godfrey ha immaginato e realizzato la gara, parla della loro creatura: dal 2015, ispirandosi ai sentieri del vino della Valtellina, hanno voluto omaggiare il territorio con una competizione fatta di gambe, polmoni, fatica, antica tradizione e bellezza.

Fonte: Repubblica Genova.

Progetto “Biodivigna” l’incontro nella tenuta con tecnici e agronomi.
Si è svolta mercoledì pomeriggio, presso la Tenuta Mazzolino di Corvino San Quirico, la prima attività pratica del progetto Biodivigna, promosso dal Distretto, che ha dimostrato sul campo le procedure di gestione sostenibile dei vigneti, illustrate nei primi sei seminari teorici, che si sono svolti nei mesi scorsi. Oltre 45 i partecipanti tra agronomi, tecnici e operatori del settore, provenienti sia dalla zona che da fuori territorio, che hanno assistito alla lezione “Rilievi Biopass sulla qualità funzionale dei suoli”, ovvero come valorizzare la sostanza organica e la biodiversità a favore della qualità del prodotto che si vuole ottenere: relatori dell’incontro sono stati Leonardo Valenti, docente dell’università Statale di Milano, e Marco Tonni, consulente in aziende del settore vitivinicolo per la gestione agronomica e fitosanitaria di vigneti.

Fonte: Provincia – Pavese.

Riesling e Nebbiolo nella vigna rinata.
Un ingegnere di Premana e una maestra di Introbio hanno recuperato un terreno in disuso Con l’aiuto degli amici e la consulenza di un enologo produrranno vino sulle colline di Ombriaco, in località Ronch ¦ L’obiettivo adesso è una cantina per l’affinamento in un’areale di Vendrogno. Grazie alla passione per la terra e per il vino di due giovani, in località Ronch di Ombriaco, nel Comune di Bellano, è rinato il vigneto a lungo abbandonato. Artefici della “resurrezione” sono il premanese Giacomo “Jack” Fazzini, 29 anni, ingegnere gestionale che lavora a Calolziocorte alla Fontana Group, e Sara Ferrari di Introbio, 26 anni, maestra elementare all’Ics “Monsignor Luigi Vitali” di Bellano. Gli esordi «Tutto è cominciato nel giugno 2021- racconta Fazzini – Avevo voglia di fare qualcosa di mio. – La mia passione è cucinare ed il sogno è quello di aprire un ristorante.

Fonte: Provincia di Lecco.

Da Regione 250mila euro per vini e meloni.
Un importante sostegno per le eccellenze enogastronomiche del territorio mantovano: ammonta a circa 300mi1a euro lo stanziamento che Regione Lombardia ha deciso in favore del Consorzio Melone Mantovano e del Consorzio Vini Mantovani, oltre a un sostegno al Provolone Valpadana che vede una parte della produzione nella nostra provincia. Stanziamenti che fanno parte di un piil ampio programma di aiuti – per 1,8 milioni di euro – che la Regione ha riconosciuto a 14 progetti dei vari consorzi di tutela delle Dop e delle Igp. Pagina 13 Da Regione 250mila euro per vini e meloni L’annuncio dell’assessore Beduschi: “Vogliamo valorizzare promozione e conoscenza”.

Fonte: Voce di Mantova.

Vino, il Consorzio del Salice Salentino Dop «vola» alla fiera internazionale di Dusseldorf.
Damiano Reale: «Alla ProWein promuoviamo i prodotti delle nostre aziende e del territorio • Le eccellenze enologiche del Consorzio del Salice Salentino Dop pronte a volare a Dusseldorf con l’obiettivo di valorizzare la denominazione con tutta una serie di eventi realizzati in occasione della nuova edizione del ProWein, la fiera internazionale specializzata che copre l’intero mercato mondiale con migliaia di operatori professionali, in programma dal 19 a121 marzo 2023. Le attività previste nell’ambito del programma “Radici Virtuose” a cui il Consorzio ha aderito con il supporto del DAJS – Distretto Agroalimentare di qualità Jonico Salentina, saranno realizzate in collaborazione con Gambero Rosso, storica azienda specializzata nel mondo dell’enogastronomia.

Fonte: Gazzetta del Salento.

Le elezioni comunali frenano l’evento “Vino, Appia, Mare” slitta a fine giugno.
Sarà spostato tra i130 giugno ed il 2 luglio l’evento “Brindisi! – Vino, Appia, Mare”. La notizia è stata data, tra gli altri, dai canali social del Teatro pubblico pugliese, uno degli organizzatori: la decisione, si legge, è stata presa da quest’ultimo e dall’amministrazione comunale “per venire incontro alle richieste emerse nel corso degli incontri di co-progettazione e in considerazione della data di svolgimento delle prossime elezioni amministrative a Brindisi” che sono state fissate per il 14 e 15 maggio, con l’eventuale turno di ballottaggio il 28 e 29 dello stesso mese. Resta comunque da capire come sarà articolato l’evento in relazione alla nuova amministrazione brindisina, che potrebbe insediarsi proprio nei giorni in cui si svolge “Brindisi! – Vino, Appia, Mare”.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

la Puglia protagonista al Prowein.
Puglia grande protagonista anche quest’anno del ProWein, prestigiosa fiera internazionale del vino in programma a Düsseldorf dal 19 al 21 marzo prossimi. Saranno ben 54 cantine e centinaia le etichette che rappresenteranno l’ enologia regionale nell’area espositiva istituzionale riservata alla Regione Puglia, Assessorato all’Agricoltura e Unioncamere. Appuntamento dunque nella Halle 17, stand 27 (spazio Enoteca-Vinotek) per degustare il meglio della produzione vitivinicola pugliese, mentre per approfondire la conoscenza dei principali vitigni pugliesi sono in programma tre seminari di approfondimento per addetti ai lavori organizzati dall’Associazione Italiana Sommelier Puglia. Si comincia domenica 19 marzo alle 11.30 con “Let’s talk about Negroamaro”, realizzato in collaborazione con il Consorzio di tutela della Doc Salice Salentino e quello del Brindisi e Squinzano Doc.

Fonte: Salento in tasca.

Mamoiada fa squadra al Vinitaly con il primo stand territoriale.
Undici cantine del paese insieme al prossimo appuntamento di Verona Negli ultimi tempi l’imprenditoria vitivinicola è in costante crescita e diffusione 1 di Luca urgo Mamolada Fare squadra nel nome del territorio. Quest’anno, per la prima volta, un’area vitivinicola della Sardegna parteciperà al Vinitaly con uno stand territoriale. Undici produttori di Mamoiada presenteranno i loro vini nel padiglione F nell’ambito del Micro mega wines nello stand Mamoja’. L’appuntamento è dal 2 al 4 aprile a Verona con la più grande manifestazione dedicata al mondo dei vini e dei distillati arrivata alla 55esima edizione. Le rivoluzioni, piccole e grandi che siano, si fanno anche osando. Mostrando coraggio e lungimiranza. E Mamoiada nel mondo del vino la sua rivoluzione la sta compiendo da tempo, forte della tradizione e vocazione di un territorio che negli ultimi venticinque anni ha saputo aumentare decisamente il passo con scelte moderne e una presenza di aziende in costante crescita.

Fonte: Nuova Sardegna.

Vip nella terra del Brunello Manager dei viaggi on line compra «II Palazzone».
Peter Kern e la moglie sono i nuovi proprietari dell’azienda gioiello Era appartenuta anche all’ex consigliere economico del presidente Obama. II Brunello di Montalcino e il suo territorio continuano ad affascinare ed a mantenere un forte appeal. Tanto che le luci dei riflettori internazionali si accendono sempre più spesso su questo angolo di Toscana dal valore straordinario. Un interesse forte che si nota anche con i passaggi di proprietà delle aziende avvenuti negli ultimi anni e anche recentemente. Dagli Stati Uniti, Peter Kern, vice chairman e ceo di Expedia Group, leader mondiale nel settore dei viaggi online (i cui siti web includono anche CarRentals.com, HomeAway, Hotels.com, Hotwire.com, Orbitz, Travelocity, Trivago e Vrbo) e la moglie Kirsten, con alle spalle una carriera in ambito finanziario ma anche da chef, sono i nuovi proprietari de Il Palazzone, azienda «gioiello» del Brunello di Montalcino, quasi 5 ettari vitati, ad oggi, alle Due Porte, uno dei punti più alti della collina, ed a Castelnuovo dell’Abate, vicino alla meravigliosa Abbazia di Sant’Antimo.

Fonte: Nazione Siena.

E’ Paolo Corbini l’ospite d’onore in sala stampa.
Domani alle 13, nella sala stampa del Franchi, l’ospite d’onore dell’evento culturale organizzato dalla Robur e riservato ai possessori di tagliandi o abbonamenti Executive e Tribuna Onore, sarà il direttore dell’Associazione Città del Vino, il giornalista Paolo Corbini. Corbini converserà con il responsabile dell’area comunicazione della Robur, Andrea Bianchi Sugarelli sul tema: ‘Le Città del Vino, l’associazione nata a Siena che ha guidato la rinascita dell’enologia italiana dopo lo scandalo del metanolo’. Saranno affrontati i temi più importanti sul vino, ma anche sul mercato post pandemia, il mondo del Chianti, del Brunello, del Nobile e della Vernaccia e non mancheranno i numeri legati alle iniziative imprenditoriali della città e del territorio del comparto enologico, soprattutto con uno sguardo rivolto al futuro.

Fonte: Nazione Siena.

Vino e cancro: ammissione di incoerenza (con qualche alibi) – Cancro e vino, l’incoerenza.
Già dai trent’ anni 1 bicchiere di vino al giorno io me lo concedo e confesso che continuerò a farlo. Dovrei allora autocriticarmi, consapevole come sono dei rischi dell’alcol e soprattutto di quello cancerogeno, problema quest’ ultimo di attualità mediatica (ma non nuovissimo). Intanto, però, una premessa riportando qualche stralcio di quanto ho scritto anni fa sull’Alto Adige. Ricordavo in quell’anno che nei Francesi della zona di Tolosa-Strasburgo “ghiotti” di vino rosso, nonostante un largo consumo di grassi animali, si sarebbe registrata una mortalità per infarto e ictus più bassa di quella di altri Paesi con analogo introito di lipidi. Il fatto era noto come “Paradosso francese”. Questa protezione la si ascriveva frettolosamente all’antiossidante “resveratrolo” (RESV) contenuto nel vino rosso.

Fonte: Alto Adige.

Venti micro invasi e raccolta dei rifiuti: i colli «sostenibili».
Porta innesti capaci di assorbire meno acqua. Riduzione della vigoria delle foglie. Migliorare il terreno dove cresce la vite, inserendo del materiale organico. Ma soprattutto un nuovo piano di micro invasi, in attesa di un finanziamento da 85o mila euro che se arrivasse potrebbe cambiare la conformazione delle colline di Valdobbiadene e Conegliano per sempre. Ieri sera, a margine dell’Antica Fiera di San Gregorio, si è tenuto il convegno «Cambiamento climatico e strategie per la gestione della risorsa idrica nei vigneti di collina» a Valdobbiadene. L’occasione perfetta per fare il punto sulla gestione della siccità. Amo- derare l’incontro il direttore del Consorzio della Docg di Conegliano e Valdobbiadene, Diego Tomasi, che ha introdotto la relazione di Paolo Tarolli, docente dell’università di Padova che sta seguendo il progetto sulla ventina di «laghetti» che dovrebbero nascere sulle colline.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Nasce la «Bottiglia Masi» Meno vetro, più sostenibile.
Supporto della Regione Veneto con il progetto Sustaln4food Nasce la «Bottiglia Masi» Meno vetro, più sostenibile Design di Piero Lissoni e realizzazione di Verallia produttore mondiale di contenitori in vetro •• Una bottiglia sostenibile, con un peso di vetro inferiore del 33% rispetto alla media di quelle per vini di analogo posizionamento, vestirà la nuova annata di Fresco di Masi, la linea che include un bianco e un rosso biologici del gruppo e sarà presentata alle fiere internazionali ProWein a Düsseldorfe Vinitaly a Verona. Lo ha annunciato Raffaele Boscaini, direttore marketing di Masi Agricola spa, mostrando gli esiti del progetto «la bottiglia Masi», supportato dalla Regione Veneto attraverso il programma Sustaln4Food.

Fonte: Arena.

Custoza, Bricolo rieletta alla guida del Consorzio.
Vicepresidenti saranno Marica Bonomo e Luca Oliosi Custoza, Bricolo rieletta alla guida del Consorzio Promozione globale, enoturismo e formazione al centro del programma per i prossimi tre anni •• Il Consorzio Tutela Vino Custoza Doc ha confermato alla presidenza per il prossimo triennio Roberta Bricolo, alla guida di Cantina Gorgo, che sarà affiancata da Marica Bonomo, Azienda Agricola Monte del Fra’, e Luca Oliosi, enologo di Cantine di Verona. I consiglieri di amministrazione sono Alessandro Bianchi, Paolo Campagnola, Luigi Caprara, Stefano Casali, Luca Degani, Giuliano Fasoli, Paolo Fiorini, Alberto Marchisio, Alessandro Pignatti, Franco Piona, Luca Sartori, Luigi Turco. «Ci siamo riscoperti sempre più uniti nella volontà di aumentare qualità e percezione del Custoza, aprendoci a nuovi mercati internazionali» Afferma Bricolo, «I12022 è stato un anno complesso ma la Doc si è spesa con il massimo impegno per aumentare la conoscenza del Custoza.

Fonte: Arena.

Prosecco, le feste della primavera.
La rassegna si apre a Santo Stefano di Valdobbiadene: previste 18 Mostre sul vino. Passeggiate alla scoperta dei boschi di Cison Prosecco, le feste della primavera DOMENICA MATTINA FACILE CAMMINATA ALL’ISOLA DEI MORTI PER PRATICARE YOGA E PILATES CON SERENA CAGNIN. Con la primavera alle porte molte sono le proposte per un fine settimana all’aria aperta. A partire dalla Primavera del Prosecco Superiore, manifestazione giunta alla XXVIII edizione che, con le sue 18 Mostre del vino, intende far vivere al pubblico a vera essenza delle colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Spetterà alla piccola frazione di Santo Stefano di Valdobbiadene tenere a battesimo la nuova edizione della rassegna con la 53. Mostra del Cartizze e Valdobbiadene Docg che, dal 18 al 30 marzo, festeggerà il ritorno della Primavera. Alla tradizionale Mostra dei Vini, si accompagneranno momenti di intensa bellezza con camminate didattiche nelle colline, modellate nel corso dei secoli dalla sapienza contadina.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Vino, miele e radicchio rilanciano gli agriturismi – Prosecco Asolo-Montello, miele e radicchio le tipicità guidano la ripresa degli agriturismi.
I vini docg e doc del Montello e dei colli asolani, il radicchio, il miele del Montello diventano traino per il turismo rurale. Analisi di Coldiretti e Terranova: la tutela delle auto-produzioni e la ricerca di cibo genuino spingono il turismo Prosecco Asolo-Montello, miele e radicchio le tipicità guidano la ripresa degli agriturismi Ivini docg e doc del Montello e dei colli asolani, il radicchio di Treviso, il miele del Montello, altri prodotti tipici che diventano traino per il turismo rurale tra Asolo, Maser, Cornuda, Montebelluna e gli altri comuni montelliani tramite la rete degli agriturismi. Non è zona Unesco come le vicine colline di Valdobbiadene, ma nel territorio si difendono bene. «Con 24 milioni di bottiglie di Asolo-Montello», ha spiegato Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio di Tutela dei vini Molo e Montello, «abbiamo superato Franciacorta e Trento doc».

Fonte: Tribuna Treviso.

Al Vinitaly il coraggioso progetto di una cantina friulana.
E’ prodotto da piante fortemente resistenti alle malattie e che quindi non necessitano di funghicidi: è il vino eco-sostenibile della cantina friulana Terre di Ger, tra le più importanti realtà italiane nel mondo dei vini Piwi, che ha Vinitaly ha presentato sei etichette prodotte “secondo natura”. L’azienda di Robert Spinazzè, pioniere dei vitigni resistenti a Frattina di Pravisdomini (Pordenone), al confine tra Veneto e Friuli con vigneti anche nelle Coste del Feltrino (progetto “Dolomiti”) e nel cuore delle colline di Jesi nelle Marche, è infatti approdato al salone veronese con un progetto innovativo e attento all’ambiente, per una resistenza “enoica” alla viticoltura di massa.

Fonte: Friuli Oggi.

Successo per il wine tasting de ‘La Fortezza’, Pignataro e Gardini: “Passione e sacrificio dietro la qualità delle etichette”.
‘La Fortezza’ ha organizzato un wine tasting che ha permesso ai numerosi ristoratori intervenuti, non solo di conoscere meglio le etichette della Cantina di Torrecuso, ma anche di scoprire come comunicare in modo innovativo ed efficace un’offerta di vini. La giornata di lunedì 13 marzo, infatti, si è aperta con una masterclass tenuta da Luciano Pignataro, noto giornalista enogastronomico, che – insieme con il collega Pasquale Carlo e l’enologo Vittorio Festa – ha spiegato come portare in tavola dei vini che siano in grado di evolvere nel tempo e che diano valore all’agricoltura: “Il futuro della vitivinicoltura italiana non può che essere la capacità di creare prodotti che si collocano nel mercato del lusso – Pignataro ha poi proseguito – non significa, ovviamente, che bisogna rinunciare a fare delle bottiglie accessibili a tutti, però è importante dare valore al proprio lavoro”. “E’ fondamentale stringere relazioni tra le aziende e i locali – ha aggiunto il giornalista, sottolineando l’importanza dell’evento organizzato dal team La Fortezza – e questo è possibile attraverso la formazione”.

Fonte: Anteprima24.it.

Nuova etichetta “cancerogeno” per il vino: cosa sta succedendo esattamente.
Contro l’uso eccessivo di bevande alcoliche arriva il via libera dell’Ue che consente agli Stati membri di apporre delle avvertenze sulle etichette non piace alle Regioni italiane. Non è possibile assimilare – dicono – l’eccessivo consumo di superalcolici tipico al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità a più bassa gradazione come il vino. Leader mondiale nelle esportazioni e nella produzione con più di 50 milioni di ettolitri nell’ultima vendemmia. E allora è ovvio che l’Italia non ci sta e dice no all’etichetta sanitaria sul vino proposta dall’Irlanda. È questa la decisione della delegazione italiana al Comitato europeo delle Regioni, quella – cioè – di chiedere formalmente “un dibattito” sul tema “ai lavori della prossima sessione plenaria” in programma il 24-25 maggio a Bruxelles.

Fonte: greenMe.

I vini e i distillati più pregiati da regalare adesso.
Bere bene e con gusto. Chi ama prendersi una pausa sorseggiando un calice di bollicine o un whisky single malt invecchiato, sa quanto è importante scegliere le etichette migliori. Qui una selezione dei vini e distillati più pregiati da regalare per non sbagliare un colpo. Gli amanti del Sauvignon apprezzeranno Terre Magre di Piera 1899, ideale da abbinare a primi piatti di pesce con i suoi sentori di salvia, peperone, albicocca e alle note di frutta esotica e pompelmo. Giall’Oro è invece il prosecco superiore di Ruggeri da donare agli amanti delle bollicine venete. Dal colore giallo paglierino acceso, rivela aromi di fiori bianchi e mela, mentre la beva è fresca e fruttata, dal perlage sottile. Un viaggio nella Loira è quello offerto a ogni sorso da Château De Fesles La Chapelle Anjou Blanc di Famille Helfrich. Dal colore giallo paglierino, al naso presenta note di tiglio e sambuco, mentre il sorso è rotondo ed equilibrato, con sentori di frutta secca e pane tostato. Perla di Graziano Prà, Soave Classico Colle Sant’Antonio è una pregiata riserva 100% Garganega che affina per almeno due anni in botti grandi e sfrutta il tappo a vite per il lento affinamento in bottiglia. Il bouquet di frutta matura, cannella, vaniglia e miele di castagno, lascia spazio al sorso ricco di corpo con incursioni di mandorla dolce tostata e albicocca candita.

Fonte: Icon Magazine.

Vino: Caveri, no a etichettatura come bevanda cancerogena.
No alla possibile introduzione da parte dell’Irlanda di un’etichettatura che definisce tutte le bevande alcoliche come cancerogene, incluso il vino. Lo ha ribadito l’Assessore agli Affari europei, Luciano Caveri, durante una riunione della delegazione italiana del Comitato europeo delle Regioni. “La dichiarazione congiunta – sottolinea – ricorda come il settore vitivinicolo abbia un ruolo fondamentale per l’economia dell’intera Unione europea, dando lavoro a milioni di persone e garantendo la sostenibilità delle economie locali in molte regioni e aree rurali.

Fonte: ANSA.

I migliori vini di Ais in fiera a Cesena.
Due tenute del Cesenate sono state premiate con le “Quattro viti” dalla guida nazionale “Vitae 2023”, una delle pubblicazioni più autorevoli dedicate al vino nel panorama nazionale, a cura di Ais (Associazione italiana sommelier). Si tratta della Tenuta Casali di Mercato Saraceno, con il suo Trebbiano vigna Cavaliere bianco 2021, e della Tenuta Il Plinio di San Carlo di Cesena con il Sangiovese Torre di Roversano 2020. Sono due delle 116 etichette distribuite fra Romagna (33), Emilia (31), Marche (30) e Umbria (22) che sabato 25 marzo si presenteranno al pubblico e agli addetti ai lavori nel padiglione eventi della Fiera di Cesena con l’evento “Esperienze di Vitae”, il gran galà dedicato ai migliori vini premiati dalla Guida di Ais. In totale sono 1.011 le etichette che hanno ottenuto le “Quattro viti” a livello nazionale.

Fonte: Corriere Cesenate,

Dall’uva, oltre il vino.
Da quasi due anni ti intrattengo, amico mio lettore, amica mia paritaria, raccontandoti e illustrandoti zone geografiche, vitigni rari, curiosità e aneddoti sul mondo del Vino. Ma cosa c’è oltre il vino? In altre parole: il vino è l’unico prodotto che si può ottenere dall’uva? No, non lo è, e tra poco vediamo cos’altro si può ottenere dal frutto della vitis vinifera. Partiamo però dalle basi, facendo un brevissimo riassunto. Il vino è il prodotto della fermentazione del frutto della vite vinifera. Questa definizione, come ti ho già detto, è la più semplice e la più vicina alla realtà, data anche la complessità della materia. Inoltre, contiene anche una regola generale molto importante, vale a dire che tutto ciò che ha zucchero (frutta, cereali, ecc.) può essere fermentato, cioè trasformato in alcol.

Fonte: Cremona Sera,

Turismo e vino, binomio perfetto per la Puglia.
Il vino affascina, sorprende, emoziona ma bisogna saperne sfruttare qualità e valore, soprattutto in una terra come la Puglia che lo ha “adottato” come uno dei pilastri del settore turistico. Se ne è parlato ieri, mercoledì 15 marzo, in occasione dell’incontro “Enoturismo in Puglia? Parliamone”, organizzato dal Circolo della Stampa “Secondo Adamo Nardelli” di Fasano, presso Masseria Ancella a Montalbano. Dopo i saluti del presidente del sodalizio Gino Bianco, l’incontro è entrato nel vivo con l’intervento di Salvio Capasso dell’Associazione Studi e ricerche per il Mezzogiorno Intesa SanPaolo, incentrato su “Il mercato enoturistico oggi”. Dai dati presentati all’attento pubblico è emerso che la Puglia è la prima regione in Italia per produzione vinicola, seguita da Veneto ed Emilia Romagna, con i suoi 10,7 milioni di ettolitri di vino prodotti nel 2022, grazie alle sue 11 mila aziende agricole e circa 600 cantine.

Fonte: Gofasano,

L’ecommerce non frena importatori e distributori di vino e distillati: fatturato a +17%.
Lo scorso anno è cresciuto a 311 milioni (+17%) il giro d’affari di Società Excellence, realtà che riunisce 21 importatori e distributori italiani di vini e distillati di qualità. «Se già il 2021 era stato archiviato come un anno positivo e di rinascita dopo il periodo pandemico più duro, il 2022 conferma il ruolo determinante della distribuzione nel commercio e nella valorizzazione dei vini e distillati di pregio – commenta il presidente Luca Cuzziol –. Nonostante il periodo che stiamo attraversando sia certamente turbolento e ricco di insidie e sfide, la professionalità che ogni giorno mettono in campo i nostri agenti e collaboratori, consente di dare un servizio professionale fondamentale alle realtà che operano nel normal trade: è questa la grande forza della distribuzione, insostituibile per la commercializzazione di vini e distillati premium».

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Donne produttrici: il vino italiano al femminile 27| Antonella Cantarutti.
Dopo una lunga serie sulle critiche di vino, il focus si sposta sulla produzione al femminile. Zone di ispirazione, stili produttivi e prospettive: ecco qual è l’approccio delle produttrici italiane.
Come membro dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino mi rivolgo alle produttrici di diverse regioni d’Italia per saperne di più. Antonella è nata a Udine a metà degli anni ’60 durante il boom economico da una famiglia che non ha perso tempo ad adeguarsi allo sviluppo economico. Il padre all’epoca era già ben inserito nel mondo industriale delle vernici per legno e la madre si dedica attentamente alla famiglia. Antonella a 12 anni inizia a praticare l’equitazione che la porta a raggiungere risultati importanti. Intraprende in gioventù gli studi di agraria con profitto e grande determinazione, considerato che nel 1969 il padre Alfieri acquista il primo Ronco da una nobile famiglia del Comune in cui vivono e pertanto il suo inserimento in azienda è quasi segnato. Gli studi proseguono e nel frattempo a 24 anni decide di uscire di casa per formare la sua famiglia sposando Fabrizio che oltre essere compagno di vita sarà il suo più stretto e affidabile compagno di lavoro.

Fonte: Luciano Pignataro.

STAMPA ESTERA

González Byass gana 12,7 millones tras elevar ventas un 22%.
El grupo crece por su internacionalización, su Propuesta de enoturismo y sus marcas prémlum. González Byass, la empresa familiar con sede en Jerez (Cádiz), cerró su último ejercicio fiscal -de septiembre de 2021 a agosto de 2022- con unas ventas netas de 240 millones de euros, un 22% más que un año antes, pero también por encima de sus ingresos previos a la pandemia. Su cifra de negocio bruta ascendió a319 millones. El grupo explica que su fuerte crecimiento se cimentó en la diversificación geográfica de su negocio, con un 72% de las ventas fuera de España. La empresa resalta la buena evolución de los brandy y vinos de Casa Pedro Domecq en México. Además, González Byass destaca que está logrando premiumizar varias de sus marcas emblemáticas, como los vinos de Jerez de González Byass, Beronia Rioja o CavaVilarnau, entre otros. La otra pata de su crecimiento se centra en su negocio enoturístico, donde destacan el Hotel Bodega Tío Pepe o el nuevo restaurante Pedro Nolasco, entre otras opciones impulsadas por el grupo. El incremento de la facturación se vio acompañado de una clara mejora de los beneficios de la compañía. El resultado bruto de explotación (ebitda) ascendió a 28,2 millones de euros, un 21% más que un año antes y en línea con su cifra anterior a la pandemia. El resultado neto fue de 12,7 millones de euros, un 39% más que los 9,1 millones de euros logrados en el ejercicio anterior.

Fonte: Expansión.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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