rassegna stampa vino di venerdì 20 dicembre 2024!

Benvenuti nelle news vitivinicole di Wine Idea del 20 dicembre 2024!

1. Biodinamica in vigna: lo studio svizzero mette in dubbio il “miracolo” dei preparati 500 e 501

Una ricerca condotta da Markus Rienth e colleghi, pubblicata di recente, ha analizzato l’efficacia dei preparati biodinamici 500 e 501 su viti di Chasselas in Svizzera. Il vigneto sperimentale, impostato con rigorosi criteri scientifici a Mont-sur-Rolle, non ha evidenziato differenze significative rispetto alla gestione biologica, mettendo in dubbio le presunte virtù “magiche” della biodinamica in viticoltura.

2. AgriManager 2025: formazione e resilienza nel mondo agricolo

Il progetto AgriManager, coordinato da Agri2000 Net, quest’anno s’incentra sul tema “Agricoltura e cambiamenti climatici: come essere resilienti?”. Attraverso un questionario rivolto alle realtà più dinamiche del settore, si cercano di identificare le sfide e le strategie che le aziende dovranno adottare per crescere nei prossimi anni. L’obiettivo è diffondere gli strumenti manageriali e le conoscenze strategiche per rendere le imprese agricole più solide e adattabili.

3. Una “porta” sulle colline Unesco: a Valdobbiadene l’opera di Valentino Moro

La “Tenuta Torre di Zecchei” a Valdobbiadene celebra le colline del Prosecco e la loro identità con un’installazione artistica firmata da Valentino Moro. L’opera in ferro e pietra assume le sembianze di una “porta”, un varco ideale sulle colline Patrimonio Unesco. L’azienda, che ha ristrutturato un vecchio edificio rurale trasformandolo in B&B con Wine Experience, esprime così una sintesi di storia, territorio e bellezza paesaggistica.

4. La Poja di Allegrini: un vino iconico che racconta la nuova Valpolicella

La Poja nasce nel 1979 come idea visionaria di Giovanni Allegrini, piantando Corvina su suolo calcareo e rinunciando alla tradizionale pergola a favore di un impianto a guyot. Il vino, nato con la vendemmia 1983, è divenuto icona della Valpolicella. Oggi, La Poja rappresenta l’evoluzione e il coraggio di interpretare il territorio in chiave moderna e di qualità.

5. Bisol1542: le sfumature di Valdobbiadene DOCG in 5 grandi etichette

Bisol1542, storica cantina del Prosecco Superiore con quasi 500 anni di storia, propone 5 interpretazioni di bollicine per un totale di 425.000 bottiglie. Etichette come Relio Rive di Guia, Crede, I Gondolieri, Molera, Cartizze offrono un viaggio nel territorio di Valdobbiadene, tra eroica viticoltura, suoli diversi e interpretazioni sartoriali del Glera, per scoprire l’unicità di un patrimonio Unesco.

6. Coldiretti: agricoltura italiana, 9 miliardi di perdite nel 2024

La stima di Coldiretti indica 9 miliardi di euro di danni tra cambiamenti climatici, emergenze sanitarie e concorrenza sleale per l’agricoltura italiana. È un conto salato che impatta sui redditi delle imprese e mette in luce la necessità di politiche di sostegno e strategie di adattamento alle nuove condizioni globali, dal campo alla tavola, passando anche per la filiera del vino.

7. Vino in aree aride: dal deserto israeliano lezioni per il Mediterraneo

Nel deserto del Negev, in Israele, i ricercatori dell’Università Ben Gurion stanno studiando sistemi di viticoltura resistente al clima estremo. Il professor Aaron Fait spiega che il deserto potrebbe fungere da “laboratorio” per testare condizioni simili a quelle che si prospettano per il Mediterraneo a causa del riscaldamento globale. Una viticoltura resiliente, tra irrigazione ottimizzata e pratiche agronomiche innovative, potrebbe essere il futuro.

8. Collio: nessuna guerra, le decisioni sono collegiali. Parla il presidente Buzzinelli

Nel Collio sono state avviate modifiche al disciplinare, inclusa la definizione di un vino bianco da uve autoctone (friulano, ribolla e malvasia). Dopo settimane di accese discussioni, il presidente del Consorzio, David Buzzinelli, ribadisce: “Nessuna guerra, l’assemblea è sovrana”. Il nuovo corso punta a valorizzare il territorio e a unire le diverse anime produttive, cercando una soluzione condivisa e inclusiva.

9. Vini dealcolati: approvata la bozza del decreto in Conferenza Stato-Regioni

La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera alla bozza del decreto che norma la produzione dei vini dealcolati e parzialmente dealcolati. Si attende la firma del ministro Lollobrigida. Unione Italiana Vini esprime soddisfazione: le cantine italiane potranno accedere a un mercato in crescita, con i cosiddetti “sober curious” sempre più numerosi, aprendo nuove opportunità commerciali.

10. Export di vino italiano: primi nove mesi 2024 in ripresa

Ripartono le esportazioni di vino italiano, con il 2024 segnato da una positiva inversione di tendenza nei primi nove mesi. Secondo l’Ismea, volumi e valori tornano a crescere nonostante la complessità del contesto internazionale. Un segnale incoraggiante che potrebbe spingere il comparto verso un nuovo record sopra gli 8 miliardi di euro di export a fine anno.

11. Cantina di Ramuscello: primo produttore FVG di vino vegano

La Cantina di Ramuscello e San Vito, nonostante un calo del 10% dei ricavi (11 milioni di euro), chiude con un utile di 17mila euro e rafforza il numero dei propri soci. È la seconda cooperativa vitivinicola del Friuli Venezia Giulia e può vantare di essere tra i primi produttori di vino certificato vegano in regione, testimonianza di un impegno verso scelte produttive più consapevoli e attente al mercato.

12. Olio, Cantina Sociale Colli Fiorentini: “Annata difficile, ma di qualità”

Non solo vino. Anche l’olio extravergine soffre le condizioni climatiche avverse. La Cantina Sociale Colli Fiorentini, che gestisce un frantoio moderno, ha riscontrato rese basse (tra il 10% e il 15%), ma la qualità è eccellente. I produttori puntano sulla cura del dettaglio e su nuove strategie agronomiche per valorizzare un’altra eccellenza del territorio.

13. Castellare di Castellina: storia e futuro di un pioniere nel Rinascimento del vino toscano

Domini Castellare di Castellina riunisce quattro cantine, partendo da Castellare nel Chianti Classico. Fondata negli anni ‘70 da Paolo Panerai, oggi il gruppo conta realtà come Rocca di Frassinello in Maremma, Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare in Sicilia. Sotto la guida dell’enologo Alessandro Cellai e con una visione che unisce tradizione e innovazione, il gruppo traccia la strada per il futuro dell’enologia toscana e italiana.

14. Cantina Risveglio partner del Valtur Brindisi: vino e sport a braccetto

Cantina Risveglio, fondata a Brindisi nel 1960, diventa business partner del Valtur Brindisi, squadra sportiva locale. Un abbinamento tra territorio, eccellenza enoica e sport, che rafforza il legame con la comunità. Anche lo sport, infatti, può essere un vettore di promozione per il vino, raccontando storie di passione e radicamento nel territorio.

15. Cantine Spalletti, rinascita e innovazione al Castello di Ribano

Le Cantine Spalletti Colonna di Paliano, al Castello di Ribano, avviano un progetto di rinascita per valorizzare 130 ettari di vigneti e uliveti. Nuovi investimenti, modernizzazione delle tecnologie e rilancio del marchio storico: l’obiettivo è rimettere al centro il patrimonio culturale e agronomico, offrendo vini di grande identità.

16. Sicilia DOC: un 2024 all’insegna della ricerca e della promozione internazionale

Nonostante un lieve calo del 5% sull’imbottigliato (564.917 ettolitri), il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia conferma una tenuta complessiva della denominazione. Il 2024 è stato un anno di consolidamento, puntando su ricerca, qualità, identità territoriale e promozione all’estero. L’obiettivo è continuare a crescere e a farsi apprezzare sui mercati internazionali.

17. Primitivo di Manduria: un anno di successi per il Consorzio

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria chiude il 2024 con 38 eventi internazionali, consolidando la presenza sui mercati chiave europei. Il vino pugliese si conferma icona del Sud Italia, con l’impegno a guardare al futuro e a interpretare il mercato in continua evoluzione, tra attenzione alla qualità e strategie di marketing mirate.

18. Azienda Agricola Pighin: obiettivi e prospettive per il nuovo anno

Nata nel 1963, l’Azienda Agricola Pighin (Friuli-Venezia Giulia) traccia il bilancio di un 2024 dinamico, nonostante le sfide. Investimenti tecnologici, microirrigazione, rinnovamento medio di 6-8 ettari di vigneti annui: l’azienda guarda avanti e punta su un modello produttivo qualitativo e sostenibile, per affrontare al meglio il 2025.

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A domani per nuovi aggiornamenti.

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