rassegna stampa del vino di venerdì 24 febbraio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 24 febbraio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Il Merlot rinato nelle terre amate da Charles de Gaulle.
Loredan Gasparini e lo Spineda sul Montello È conosciuta come la cantina del Capo di Stato, il vino voluto da Pietro Loredan, il Conte Rosso, discendente da un doge della Serenissima. Loredan era un personaggio che vagava tra spie e bombaroli negli anni della strategia della tensione. Quando scappò dall’Italia per rifugiarsi in Argentina, l’azienda sul Montello, in provincia di Treviso, nella quale si custodiva il vino che piaceva al presidente francese Charles de Gaulle, venne venduta a Giancarlo Palla. In questi anni l’azienda I.oredan Gasparini è rifiorita, mantenendo – e innalzando il vino simbolo. Il figlio di Giancarlo, Lorenzo Palla (nell’illustrazione qui a lato), ha tracciato una nuova strada con Spineda, un Merlot in purezza. «Il nome» racconta Lorenzo «è un omaggio alla famiglia che per cinque secoli ha posseduto le terre di Venegazzù. Con l’arrivo della fillossera i vigneti vennero in parte abbandonati.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Slow Wine Fair il vino sostenibile ‘pulito e giusto’ – Torna Slow Wine Fair Il vino ‘pulito e giusto’.
La rassegna accoglie a Bologna appassionati e buyer da tutto il mondo L’obiettivo è quello di presentare le migliori proposte nel bicchiere promuovendo nettari buoni e figli di un’agricoltura sempre più sostenibile Torna Slow Wine Fair II vino ‘pulito e giusto’ di Giorgia De Cupertinis La rivoluzione del vino è a Bologna. E brinda a nuove sfide. Dopo aver riunito appassionati e buyers da tutto il mondo, Slow Wine Fair – la fiera organizzata da BolognaFiere e SANA, con la direzione artistica di Slow Food – è pronta a fare il bis. Da domenica fino a martedì, incontri, sapori e degustazioni faranno così da cornice a una tre giorni unica nel suo genere: la kermesse, infatti, intende promuovere vini figli di un’agricoltura sostenibile, che fa della biodiversità e della tutela del paesaggio le proprie parole d’ordine, attraverso vini selezionati da una commissione di Slow Wine secondo i principi del Manifesto per il vino buono, pulito e giusto.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Il vino che rispetta l’ambiente.
A Bologna Slow Wine Fair, da domenica, la fiera con la direzione artistica di Slow Food Il vino che rispetta l’ambiente Fra i consumatori exploit per le etichette biologiche. Che non si tratti di un’usuale fiera del vino lo indica l’appunto che si trova sotto il logo: direzione artistica di Slow Food. Con tale griffe si presenta Slow Wine Fair, una tre giorni organizzata dalla Fiera di Bologna e dedicata ai vini che rispettano l’ambiente in partenza domenica: 750 cantine presenti, anche straniere (ospiti d’onore i vini georgiani, armeni e turchi), 3 mila etichette. Non manca l’indagine al consumo, realizzata da Nomisma, che rileva l’exploit del biologico: un italiano su due oggi sceglie vino bio. Poi c’è l’ormai immancabile aspetto ambientale. A spiegarlo è il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini: «Serve una presa di consapevolezza nuova e urgente perché il clima sta mutando rapidamente e la siccità avanza, si rischia di vedere stravolta la viticultura europea.

Fonte: Italia Oggi.

Vino e Cilento, il perfetto connubio diventa arte.
SIl paese delle antiche cantine e di botti che celano storie mitich Vino e Cilento, il perfetto connubio diventa arte Cilento, culla della gastronomia, dei prodotti tipici e patria dell’enologia. “Il nettare degli Dei”, così è sempre stato denominato il vino fin dagli antichi greci, il quale è stato decantato in odi, opere e poemi da artisti d’ogni epoca; è questa la bevanda per eccellenza, inebriante, che stimola menti, umori e sensi. Ma il vino è anche una storia che ci parla di arte, natura, passione e immenso amore per il territorio ma anche testimonianza di resilienza e di amore per il territorio. Il suolo cilentano ci narra queste vicende e a noi non resta che seguire quella sottile linea color scarlatto, come il miglior vino rosso, per venirne a conoscenza.

Fonte: Le cronache del Salernitano.

Slow Wine Fair, settecento cantine alla fiera del vino.
Dal 26 al 28 febbraio torna a Bologna la Slow Wine Fair, organizzata da Bolognafiere e Sana e con la direzione artistica di Slow Food. In questa edizione le cantine presenti da tutto il mondo sono quasi 700. La prima giornata è aperta a tutti, appassionati e addetti ai lavori, che al banco d’assaggio possono degustare le etichette esposte e dialogare con i produttori. Un ricco programma di convegni, incontri e degustazioni, in cui approfondire le peculiarità dei vini proposti sotto la guida di produttori ed esperti. Le giornate del 27 e del 28 febbraio, sono dedicate ai professionisti del settore, come ristoratori, enotecari, importatori, distributori, cuochi, sommelier.

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Melandri e le parole per il Sangiovese.
Giorgio Melandri è nato a Faenza, dove vive, il 5 aprile 1965. Collabora con Slow Food. Gambero Rosso, La Mandragora. • Curatore di Enologica a palazzo Re Enzo a Bologna, è l’autore di un bellissimo libro, La Sangiovesa, sulla storica trattoria romagnola maestri Melandri e le parole per il Sangiovese Ela penna che ha ridato vita e notorietà, ma soprattutto interesse al Sangiovese di Romagna. Giorgio Melandri è nato a Faenza, dove vvive, 115 aprile 1965. Si avvicina all’enogastronomia negli anni `8o e diventa uno dei collaboratori storici di Slow Food, fatto che lo porta negli anni ad essere relatore di laboratori del Salone del Gusto di Torino e a organizzare nell’aprile 2007 a Faenza la prima manifestazione dell’associazione dedicata all’olio extravergine di oliva.

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Misano. Il vino conquista il circuito 70 cantine romagnole… in pista.
Un momento di Circuito Divino. Dopo il successo dell’edizione 2022 all’autodromo di Imola, ecco un nuovo appuntamento enogastronomico con i grandi vini della Romagna: si tratta di Circuito Divino, la degustazione che viene ospitata dalle più importanti “piste” romagnole. Lunedì è stata volta del circuito di Misano, che nel Salone Marco Simoncelli ha visto la partecipazione di oltre 70 cantine romagnole con le nuove annate commerciali dei loro vini migliori. La giornata ha fatto registrare un’ottima partecipazione, sia per quanto riguarda le cantine espositrici, sia per il pubblico professionale, con oltre 350 presenze di operatori di hotel, ristoranti, enoteche, winebar, catering, distributori, operatori del settore.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

All’asta la sede della Cantina di Canneto.
La vendita degli immobili per oltre tre milioni di euro rientra nella procedura di liquidazione della ex coop oltrepadana. Vanno all’asta l’immobile e il marchio aziendale per “cancellare” i debiti della cantina sociale di Canneto Pavese. La vendita del complesso (25 mila metri quadrati solo di capannoni e piazzali), per un valore di oltre 3 milioni di euro, rientra nella procedura di liquidazione del patrimonio (numero 30/2022) a carico della ex cooperativa oltrepadana, ormai chiusa da circa un anno. Con decreto del 30 maggio 2022, il tribunale di Pavia aveva dato il via libera alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, prevista dall’articolo 14ter della legge 3/2012 (la cosiddetta “salva suicidi”), tramite la liquidazione di tutti i beni dell’azienda, evitando così la liquidazione coatta amministrativa. Nel caso della cantina di Canneto, i debiti accumulati ammontavano a circa 10 milioni di euro.

Fonte: Provincia – Pavese.

Salone del vino l’anteprima.
Che faccia bene o male alla salute, giusto per citare l’attuale dibattito enologico che tanta polemica sta suscitando, il nettare di Bacco- sarà perchè siamo in una terra votata alla viticoltura e quindi al buon vino – continua ad attirare estimatori. Ed è da questa considerazione che muove le mosse la prima edizione del Salone del Vino, forte di appuntamenti avvincenti tra degustazioni e qualche brindisi: la manifestazione, a Torino dal 4 al 6 marzo, già questa settimana offre un’anticipazione. 11 palinsesto Off della kermesse si apre il 28 febbraio con oltre 20 eventi informali che si svolgeranno all’ora dell’aperitivo in molti locali tra cui Seta Sala da Tè Culturale, Porto Ribeca, Tastuma Cheese and Wine e altri (salonedelvino.it/off-salone/#programma). Il cuore pulsante Wouse, la wine-house del salone curata da Le Strade con una serie di talk e degustazioni.

Fonte: Stampa Torino Sette.

II Barolo ritorna nel “suo” Palazzo.
Quando si dice: giocare in casa. E non è – in questo caso – solo un semplice pourparler. Dopo il successo della prima edizione, sabato 25 torna “Il Barolo a Palazzo Barolo”: una giornata di degustazione di alto livello nei saloni al piano nobile della storica dimora (via delle Orfane 7), residenza degli ultimi Marchesi di Barolo, Carlo Tancredi Falletti e Giulia Colbert, alla cui lungimiranza e modernità è dovuta gran parte della fama e della fortuna del vino Barolo. I partecipanti saranno guidati in un viaggio alla scoperta del “re dei vini”, che sedici produttori della Strada del Barolo illustreranno di persona nelle sue molteplici sfaccettature, proponendo in e gustazione cru e annate differenti.

Fonte: Stampa Torino Sette.

Profumo Divino all’istituto agrario Convegno con esperti del settore.
Domani la manifestazione dedicata agli appassionati e al mondo dell’enologia Ingresso libero per tutti. Domani l’istituto tecnico agrario «Anzilotti» torna a ospitare Profumo DiVino, la manifestazione dedicata agli appassionati di vino e agli esperti del settore vitivinicolo. II convegno, organizzato dai docenti Sara Michelotti e Matteo Gentili, si aprirà alle 9 con i saluti del dirigente scolastico Francesco Panico, e durerà per tutta la mattinata, con una serie di interventi moderati dal perito agrario Pier Paolo Lorieri e dal docente Salvatore Di Napoli. Coinvolte anche alcune classi del triennio dell’indirizzo Viticoltura e enologia, per i quali queste manifestazioni rappresentano un momento di confronto col mondo del lavoro e della ricerca.

Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.

Vendemmia +7,3% Zaia: «Imprenditori capaci e competitivi».
II governatore commentale stime di Coldiretti. II vino prodotto in Veneto nel 2022 a 12,6 milioni di ettolitri •• Il vino prodotto in Veneto nell’ultima vendemmia è stimato in 12,6 milioni di ettolitri, in crescita del 7,3% rispetto al 2021. E un’anticipazione dei dati che saranno forniti oggi da Coldiretti nel corso di un incontro a Mestre, alle 9.30 al Museo del ‘900, che analizza i motivi alla base di un sistema di successo. «La crescita complessiva della produzione nell’ultima vendemmia è un dato che sottolinea come il Veneto sappia essere resiliente e proporsi con efficacia nel mercato internazionale, aumentando non solo le quote di vendita, ma anche conservando un’altissima qualità», commenta il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. «I nostri imprenditori vitivinicoli meritano il posto d’onore che si sono conquistati sul mercato internazionale: hanno dimostrato di saper superare le difficoltà della pandemia e si confermano competitivi e capaci anche di fronte agli ostacoli derivanti dalla grave crisi internazionale in atto».

Fonte: Arena.

Investindustrial polo per il vino con Bertolaso e Della Toffola.
Nasce Omnia Technologies il nuovo gruppo per soluzioni integrate nel settore del vino e delle bevande, nato dall’unione della Della Toffola di Signoressa (Treviso) e del gruppo Bertolaso di Zimella (Verona), attraverso il progetto Dt Holding creato da Investindustrial. Con 1.000 persone, 12 sedi produttive, otto uffici commerciali nel mondo e un fatturato di circa 250 milioni nel 2022, Omnia Technologies punta all’industria del vino e dei distillati, per i quali propone soluzioni integrate e chiavi in mano, dalle prime fasi del processo produttivo fino al confezionamento. Della Toffola per la fase di processo e Bertolaso per l’imbottigliamento, sono supportate da un team di specialisti made in italy: Permeare, nella filtrazione di alta gamma, Gimar, per la vinificazione, Sirio Aliberti nella fermentazione, Frilli per gli impianti di distillazione, Priamo nelle tecnologie per l’industria lattiero-casearia, Ave Technologies per l’imbottigliamento, Z-Italia, Omb e Ape Impianti per l’etichettatura e il confezionamento.

Fonte: Gazzettino.

Omnia Technologies nasce la nuova realtà nella produzione del vino.
Da Della Toffola e Bertolaso nasce Omnia Tecnologies. È questa, da ieri, la nuova denominazione della DT Holding, il progetto creato da Investindustrial che comprende, tra gli altri, il Gruppo Della Toffola di Trevignano e il gruppo Bertolaso di Verona. E l’inedita concordanza fra latino e inglese rende bene lo spirito dell’aggregazione, che unisce realtà di indubbia qualità. In linea con la radice latina del nuovo nome, Omnia Technologies esprime la natura poliedrica del Gruppo, che si distingue per tecnologie nei diversi settori di attività. «La nostra visione – spiega l’amministratore delegato Andrea Stolfa – è di essere leader di tecnologia, ispirati dalla grande tradizione italiana e dalla nostra innovativa vocazione alla sostenibilità, con l’obiettivo di essere sempre al servizio dei nostri clienti, delle nostre persone e delle nostre comunità».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Le cantine più famose delle Langhe.
Una delle esperienze migliori per conoscere in profondità un Territorio è senza dubbio quella di una visita in cantina: in essa, infatti, trovi un mondo affascinante in cui è meraviglioso immergersi non solo per ascoltare le diverse voci che ne fanno parte ma anche per conoscerne la storia. Le Langhe, in Piemonte, sono una delle regioni vinicole più rinomate al mondo e sono dotate di un paesaggio su cui si stagliano ettari ed ettari di filari di vite e numerosissime sono le cantine da visitare nella regione, ognuna con la sua peculiarità.

Fonte: Langhe.net.

Le “cantine d’autore”, musei del paesaggio che raccontano la bellezza del vino e dei territori.
Un viaggio tra le nuove “cattedrali del vino” attraverso le idee da cui sono nate secondo i famosi studi di architettura che le hanno progettate. Dall’Alto Adige alla Sicilia, dal Veneto alla Toscana, le “cantine d’autore” sono i nuovi musei del paesaggio che raccontano la bellezza del vino e dei territori, come spiegano, a WineNews, gli architetti che le hanno ideate, da Laura Andreini di Archea Associati per Antinori nel Chianti Classico, a Fiorenzo Valbonesi di asv3 – officina di architettura per la Cantina de Il Bruciato, e Hikaru Mori di Zitomori per la Cantina Masseto. La rivista “Casabella” le espone in una mostra itinerante che dopo Firenze, sarà ospitata a Villa Torlonia in Emilia Romagna (10 giugno; credit: Andrea Martiradonna).

Fonte: WineNews.

Garantito IGP | Ventolaio: in alto con le vigne e con i vini, nonostante il “giallo” dell’ottima Riserva 2016.
Non ero mai andato al Ventolaio e un po’ la cosa mi bruciava, perché questa cantina era entrata prepotentemente nei radar di Winesurf più di venti anni fa, con uno strepitoso Brunello di Montalcino 2001. Ho appuntamento per le 9.30 ma sono in ritardo. E’ una cosa che non sopporto e così, per quantificarlo e comunicarlo, a Buonconvento metto il navigatore: 38 minuti. Penso che Google sia impazzito ma ha (ovviamente) ragione, perché da quando si lascia la strada asfaltata all’altezza del Passo del Lume Spento al momento in cui si arriva al Ventolaio passano buoni-buoni 15-16 minuti. In questi 15-16 minuti, tutti di strada bianca attorno ai 400/450 metri di altezza, vedo tantissimi nuovi vigneti quasi a perdita d’occhio, molti di questi piantati da cantine importantissime dell’enologia italiana, a dimostrazione che oramai a Montalcino più che il terreno conta l’altezza a cui si pianta.

Fonte: Luciano Pignataro.

Cantine sottomarine nei fondali salentini di Porto Cesareo.
A Porto Cesareo il vino verrà affinato attraverso l’immersione di appositi contenitori nei fondali marini dello Jonio. Un progetto ideato ed adottato già da altre Regioni italiane come Sardegna, Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna e anche di matrice estera come la Grecia e la Croazia. La scelta di prediligere il Comune di Porto Cesareo, in provincia di Lecce, perla paradisiaca della costa ionica di Puglia, riguarda investimenti molto importanti per l’economia locale e non solo. La richiesta di avviare questo progetto è stata presentata da una prestigiosa cantina vitivinicola pugliese e, la giunta comunale di Porto Cesareo, ha deliberato di poter predisporre tutto quanto occorre per la sperimentazione, sia per l’azienda richiedente ma anche per chi volesse ricalcarne le orme e sposare questo metodo alternativo di affinamento del vino.

Fonte: GLI STATI GENERALI.

Menfi, svelato il calendario della Capitale Italiana del Vino 2023.
Menfi, Distese di vigneti abbracciano oltre la metà del territorio di Menfi, dalle spiagge fino alle dolci colline i lunghi filari raccontano l’essenza del territorio: agricoltura di qualità e turismo enogastronomico ed esperienziale, oggi considerati il vero valore aggiunto di un areale dove il vino è motore propulsore dell’intero comprensorio. Nelle nuova location di Mandrarossa è stato presentato il calendario di attività (che sarà incrementato in itinere) per Menfi Città Italiana del Vino 2023: presenti i Comuni della valle del Belìce e diverse Città del Vino, gli agricoltori, gli operatori del settore ricettivo ed enogastronomico ma soprattutto le cantine, vera anima di un territorio che oggi racconta una Sicilia legata alle tradizioni ma con un continuo sguardo al futuro. “Gli eventi che abbiamo presentato oggi sono un punto di inizio e non di arrivo – sottolinea il Sindaco di Menfi e Presidente della Fondazione Inycon Marilena Mauceri – Per la prima volta siamo riusciti, grazie a tutti i partner coinvolti a realizzare un calendario unico che abbraccia gli appuntamenti più importanti delle Terre Sicane”. Una mattinata di incontro e racconto.

Fonte: Winery Tasting Sicily.

Renzo Rosso ha creato una holding interamente dedicata al vino.
Renzo Rosso rinnova il suo amore per il mondo del vino con la fondazione di Brave Wine, società creata per gestire i suoi investimenti nel settore vinicolo di alta gamma. Presente nel settore del vino da quasi 30 anni con Diesel Farm sulle colline di Marostica (VI), dove nascono il Rosso di Rosso, il Bianco di Rosso e il Nero di Rosso, di recente con Red Circle Investments, società di investimenti privata, l’imprenditore (3,1 miliardi di dollari il suo patrimonio per Forbes) aveva acquisito una partecipazione rilevante in Masi, azienda produttrice di amarone d’eccellenza.

Fonte: Turismo del gusto.

A Eataly Lingotto arriva la Notte dei Vini di Cantine d’Italia 2023.
Una serata unica per scoprire la guida dedicata a oltre 750 cantine italiane che “valgono il viaggio”! Cantine d’Italia d’altronde valorizza la grande accoglienza italiana in cantina e rappresenta un riferimento per i molti enoappassionati e curiosi che non amano solo degustare buoni vini, ma sono interessati a scoprire parti dell’Italia per conoscere dove i vini nascono e dove molti uomini e donne del vino realizzano i loro sogni e progetti. In Sala dei Duecento a Eataly Lingotto, sarà possibile degustare più di 100 etichette di 20 grandi cantine provenienti da tutta Italia: uno spaccato dell’Italia del vino, in un grande evento organizzato da Salone del vino Torino e GoWine.

Fonte: Confagricoltura.

Vino: proprietà, benefici di un consumo moderato, quanto e come berlo.
La parola chiave è – manco a dirlo – moderazione. Sì, perché bere il vino con autocontrollo, cautela ed equilibrio non solo si può fare ma apporta anche possibili benefici alla salute. A confermarlo sono i risultati dello studio “Moderate Wine Consumption and Health: A Narrative Review”, pubblicato sulla rivista scientifica Nutrients e condotto da un pool di ricercatori indipendenti e afferenti a diverse istituzioni accademiche italiane. I dati di questo lavoro scientifico, che di fatto è il più recente e completo riguardo allo stato dell’arte sul consumo moderato di vino, arrivano in un momento particolarmente delicato per l’agro-alimentare italiano e, in particolare, per i nostri rossi, bianchi e rosé.

Fonte: OK Salute.

Vino. Il nuovo volto premium dell’Italia: nel 2022 sorpasso storico sui vini popular.
Secondo l’Osservatorio UIV nel 2022 le esportazioni dei prodotti fermi premium hanno superato quelli in fascia entry-level e popular con una quota di mercato che vale il 18%, pari a 863 milioni di euro, sul totale dell’export. Segna il passo il commercio mondiale dei vini fermi, con cali in volume nell’ultimo anno attorno al 5%, ma aumenta la tendenza premium dei consumi, a partire dai rossi italiani. Secondo le analisi dell’Osservatorio Uiv sui trend di mercato negli ultimi 12 anni, il vino made in Italy ha visto infatti quadruplicare nel periodo le vendite a volume dei vini fermi in fascia super-premium (oltre i 9 euro a bottiglia franco cantina), con una crescita media annua del 13%. Ancora più significativo il quadro se si guarda al valore: da nicchia con un’incidenza del 6% sul totale export del 2010 ad asset sempre più decisivo nel 2022, con una quota di mercato dei vini di eccellenza arrivata a valere il 18%, pari a 863 milioni di euro. A farne le spese, in particolare il segmento entry level, che sul pari periodo segna una contrazione dello share dal 19% al 6%.

Fonte: Horecanews.it .

Per tutti gli amanti del vino, Il progetto Avvinamenti sbarca a Como.
Si è conclusa da poco la prima edizione di AVVINAMENTI, la cinque giorni meneghina dedicata al vino. Il progetto, nato da un’idea di Daniele Sottile e sviluppato insieme a Luca Carraro e Sergio Ronchi, ha portato nella sede di Phyd in via Tortona 31 oltre 1500 persone coinvolte nei diversi momenti in calendario: dal dinner cocktail inaugurale alle masterclass, dai brunch al banco d’assaggio al quale hanno partecipato complessivamente 35 cantine selezionate dagli organizzatori, i quali, più che soffermarsi a celebrare l’ottimo successo dell’iniziativa vogliono guardare avanti desiderosi di lavorare alla continuità e alla crescita del concept nelle sue diverse declinazioni: “Ci piace considerare le prime bellissime 5 giornate da poco trascorse come il vernissage di una mostra permanente che andrà avanti fino alla prossima edizione del 2024 alla quale stiamo già lavorando.

Fonte: W Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.

Vino, la produzione in Veneto cresce del 7,3%. Zaia: «Merito della resilienza degli imprenditori».
Aggiunge il presidente del Veneto: «La stima di circa 12,6 milioni di ettolitri complessivi frutto del lavoro di oltre 27mila aziende viticole è uno dei più importanti segnali di ripresa per la nostra Regione. Un risultato che è segno di capacità imprenditoriale e grande passione per il lavoro, caratteristiche che sono nel Dna dei veneti». «I nostri imprenditori vitivinicoli meritano il posto d’onore che si sono conquistati sul mercato internazionale: hanno dimostrato di saper superare le difficoltà imposte dalla pandemia e si confermano competitivi e capaci anche di fronte ai non pochi ostacoli derivanti dalla grave crisi internazionale in atto. La crescita complessiva del 7,3% registrata dalla produzione nell’ultima vendemmia è un dato che sottolinea come il Veneto sappia essere resiliente e proporsi con efficacia nel mercato internazionale, aumentando non solo le quote di vendita, ma anche conservando un’altissima e riconosciuta qualità»: con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta i dati della produzione vinicola 2022 in Veneto, diffusi alla vigilia del convegno organizzato da Coldiretti domani, venerdì 24 febbraio, a Mestre.

Fonte: PadovaOggi.

Vendite vino: aumenta il segmento premium, cala l’entry level.
Segna il passo il commercio mondiale dei vini fermi, con cali in volume nell’ultimo anno attorno al 5%, ma aumenta la tendenza premium dei consumi, a partire dai rossi italiani. Secondo le analisi dell’Osservatorio Uiv sui trend di mercato negli ultimi 12 anni, il vino made in Italy ha visto infatti quadruplicare nel periodo le vendite a volume dei vini fermi in fascia super-premium (oltre i 9 euro a bottiglia franco cantina), con una crescita media annua del 13%. Ancora più significativo il quadro se si guarda al valore: da nicchia con un’incidenza del 6% sul totale export del 2010 ad asset sempre più decisivo nel 2022, con una quota di mercato dei vini di eccellenza arrivata a valere il 18%, pari a 863 milioni di euro. A farne le spese, in particolare il segmento entry level, che sul pari periodo segna una contrazione dello share dal 19% al 6%.

Fonte: Italianfoodtoday.it.

Zanin, su Nutriscore e vino la Carta Fvg sarà atto nazionale.
La Carta del Fvg, contro la nuova etichettatura sulle bottiglie di vino secondo le modalità chieste dall’Irlanda e il cibo sintetico, fortemente voluta dal presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, si prepara a diventare un documento ufficiale nazionale. “Il 3 marzo a Trieste – anticipa Zanin – ci sarà la riunione di tutte le commissioni che si occupano di politiche europee dei consigli regionali d’Italia, per sottoscrivere la Carta”. Successivamente, il 9 marzo, “sarà fatta propria a Roma dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome d’Italia, e quando diventerà documento ufficiale, sarà trasmesso nelle sedi europee, per far sentire con forza qual è la posizione delle regioni, chiamate a difendere le peculiarità tipiche delle comunità”.

Fonte: ANSA.

STAMPA ESTERA

Arrival of South Africa’s Black winemakers.
“I really would love to make my own wine, tell my own story someday.” Owners play vital roles at prestigious estates in a robust community. Under a bright blue sky on a cloudless November day, a tasting room in Stellenbosch features all the charm you’d expect from South Africa’s premier wine region. Housed in a white Cape Dutch building with a thatched roof, it offers panoramic views of green hills, rows of grapes and mountains. Inside, the vast, airy space is decked out with cushy midcentury modern chairs set in cozy nooks, with South African electronic music providing a soothing backdrop. This could be just any other cozy place to sip and relax in this temperate heaven-on-earth about a 45-minute drive east of Cape Town. But there’s something unique and crucial about this tasting room. You have to look closely to see it. The bottles behind the glossy woodpaneled bar carry Zulu names like Thokozani, which means “let’s celebrate”; or Bayede, which means “hail” and is proclaimed in the presence of the Zulu king. And then there’s Ses’fikile, which means “we’ve arrived,” a seemingly spot-on motto for this space. This is the Wine Arc, the only tasting room in South Africa that exclusively features Black-owned wine brands, with 13 labels for visitors to sample and purchase. It is a place to support and celebrate the growing presence — arrival, if you will — of Black owners in an industry built on the enslavement and dehumanization of people of color that remains dominated by the country’s white minority. Black South Africans make up more than 80 percent of the population, yet Black-owned wine brands accounted for less than 1 percent of liters sold domestically and an even smaller share of liters exported in 2020, according to South African Wine Industry Information and Systems. Less than 3 percent of the country’s vineyard acreage is under Black ownership, according to a report by Vinpro, an industry trade group. But despite the massive underrepresentation of Black South Africans in ownership, winemaking and other coveted roles (they are well represented in labor), it is growing increasingly possible to explore the wine lands in a way that focuses on and supports them.

Fonte: New York Times International Edition.

Crise viticole : plus de 70 % des vignerons bordelais en difficulté veulent poursuivre.
Manifestation des viticulteurs accompagnés de nombreux eus 9 Bordeaux le 6 décembre 2022 (Crédits Agence Appe). Le recensement des viticulteurs en difficulté effectué par la Chambre d’agriculture de la Gironde à la demande la préfecture confirme l’importance de la crise. Si les primes à l’arrachage définitif de la vigne semblent désormais indispensables, il faudra aussi trouver des pistes sérieuses pour permettre le changement d’activité de nombreuses vignes comme de nombreux vignerons le demandent Mise sur pied par la précédente préfète de la Gironde, Fabienne Buccin, après la manifestation des viticulteurs du 6 décembre dernier, la cellule de crise préfectorale dédiée aux problèmes viticoles en Gironde est bien lancée. Sa deuxième réunion a été organisée par le nouveau préfet de Gironde et de Nouvelle-Aquitaine, Étienne Guyot, le 9 février, en présence notamment de la Chambre régionale d’agriculture, des organisations syndicales et des représentants de la filière, du CIVB (Conseil interprofessionnel du vin de Bordeaux) à la Fédération des vignerons indépendants en passant par le Collectif Viti33, à l’origine de la manifestation, mais aussi de représentants de la Région et du Département. Je salue la mobilisation constructive de tous. Nous devons veiller à la prise en compte de l’ensemble des situations individuelles concernées et à la mise en oeuvre simple et rapide des mesures. Je remercie l’ensemble des acteurs pour leur implication. Je réunirai à nouveau cette cellule de crise après que les précisions seront données par le ministre », a déclaré en substance le préfet Guyot à l’issue de cette seconde réunion de la cellule de crise. *** Ils sont nombreux à vouloir poursuivre A partir de la demande initiale formulée par Fabienne Buccio, la Chambre d’agriculture de la Gironde a démarré un recensement des exploitations viticoles en difficulté, dont elle a présenté le résultat le 9 février. Ce recensement identifie 1.372 exploitants viticoles qui se sont déclarés en difficulté. Ils représentent un tiers des 3.880 exploitations dont le revenu principal est issu de la viticulture et 35.000 hectares de vignes, sur un total d’un peu plus de 100.000 hectares pour le vignoble bordelais. La répartition des exploitations en difficultés montre une forte concentration de ces dernières dans l’Entre-Deux-Mers, entre Dordogne et Garonne, et plus particulièrement dans la partie sud-est du département. Territoire départemental dont était issue la plupart des viticulteurs qui ont manifesté en décembre à Bordeaux.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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