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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 24 giugno 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Valtellina, i tre vini che raccontano il clima che cambia.
Danilo Drocco lancia Vigne di Montagna Il clima che cambia sta trasformando la Valtellina in una zona vinicola sempre più interessante. Accanto alle cinque sottozone classiche di produzione del Valtellina Superiore (Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella), altre stanno emergendo. Dove prima l’uva faticava a maturare, oggi si possono raccogliere frutti perfetti. Ad intuire come si sia allargata la mappa dell’eccellenza e come si stiano trasformando le zone classiche è stato Danilo Drocco (nell’illustrazione qui sotto), l’enologo piemontese che ha sostituito il “gigante” trentino Casimiro Maule alla guida di Nino Negri, azienda del Gruppo Italiana Vini, nata nel 1897 e forte di un vigneto di 35 ettari.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Montepulciano d’Abruzzo 2020 Orgoglio di Torre dei Beati.
Torre dei Beati è tra le cantine di — riferimento dell’Abruzzo che fa vini di qualità. E il Montepulciano è il vino locomotiva per la sempre più apprezzata azienda (ha base a Loreto Aprutino) di Adriana Galassio e Fausto Albanesi. Interpretazione fedele al territorio ha una spettacolare bevibilità e una gran estensione di abbinamenti a tavola. Di un bel color rubino intenso profuma di amarena e vanigli. Al gusto è fresco, rotondo e piacevolmente sapido. Sul finale una bella nota speziata. gli arrosticini ?
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Famiglia Polara sul fronte del vino di qualità.
Creato dall’azienda anche il portale Botteghe di Corleone per la promozione e la vendita di prodotti Una storia lunga tao anni e lo spirito fresco di chi guarda avanti con un’idea precisa: il vino come simbolo e ambasciatore di un territorio. E la storia dell’azienda Principe di Corleone che fa capo alla famiglia Pollara ed è guidata da Vincenzo e Lea ma in azienda sono già presenti i figli i quali hanno deliberatamente scelto di tornare qui dopo aver fatto varie esperienze in giro per il mondo. Leoluca e Pietro (quarta generazione), dopo anni di studio ed esperienza professionali anche all’estero, sono tornati a casa : il primo cura gli aspetti relativi al marketing aziendale, Il secondo II lavoro in campagna e in vigna. Cuore dell’attività produttiva è la cantina in Contrada Malvello, a qualche minuto di macchina da Corleone.
Fonte: Sole 24 Ore Sud.
Stop alle auto e servizio di bus navetta.
Il 29 giugno a confronto sul futuro del territorio Brand Irpinia, l’agrario De Sanctis lancia la sfida tin incontro di respiro internazionale promosso dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia per fare il punto sul presente e sul futuro dell’Irpinia del vino. L’appuntamento è per mercoledì 29 giugno alle ore 17.30 presso la Regia Scuola Enologica “De Sanctis” di Avellino. A confrontarsi nomi di primo piano del mondo del vino italiano e non solo, sul tema ‘Taurasi, the king of Southern Italy”: il presente e il futuro dell’Irpinia del vino”. Una sfida per costruire un marchio territoriale, il Brand Irpinia” che riunirà tecnici e professionisti per un concreto rilancio dell’Irpinia, terra del vino di qualità.
Fonte: Nazione La Spezia.
Benvenuto Vermentino domani inizia l’evento.
Traffico rivoluzionato domani e domenica per salire al centro storico di Castelnuovo, dove torna Benvenuto Vermentino, dopo i due anni di assenza a causa della pandemia. La scelta migliore dal punto di vista logistico per i visitatori, è quella di muoversi sulle due ruote tra moto e scooter, che possono tranquillamente raggiungere il cuore del paese. Assolutamente sconsigliabile muoversi in auto, considerata la mancanza dii parcheggi: a questo proposito l’amministrazione comunale ha potenziato i servizi di bus navetta che faranno la spola dal centro commerciale “La Miniera” a partire dalle 17 proprio di domani e dopodomani per portare su e giù visitatori.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
In alto i calici, parte il Prosecco Fest Tre giorni all’insegna delle bollicene.
Da oggi fino a domenica degustazioni in centro Protagonista il Valdobbiadene Docg Inizia oggi una tre giorni all’insegna delle bollicine. Fino a domenica Como ospita infatti la prima edizione della Prosecco Fest, edizione speciale estiva del Lake Como Wine Festival. Come si evince agevolmente dal titolo della kermesse, l’appuntamento è interamente dedicato al prosecco, in particolare al Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg. Nel cuore del centro storico, fra via Ballarini e via Gobetti, dieci cantine di Valdobbiadene presenteranno il loro vino, abbinato allo street food proposto dai ristoranti Pretesto e Visini.
Fonte: Provincia Como.
Torna “Calici sotto le stelle” Degustazioni a Cremnago.
Torna l’appuntamento “Calici sotto le stelle” a Cremnago di Inverigo. Domani, dalle ore 17 alle ore 241e vie della frazione inverighese saranno una “grande cantina” con la presenza di viticoltori provenienti da sei regioni italiane. I visitatori avranno la possibilità di effettuare delle degustazioni, sotto le stelle, in un autentico tour. Ma la serata propone delle opportunità anche ai non amanti del vino, con l’esposizione delle bancarelle, lungo le vie del paese, degli hobbisti e con i mercatini. Artisti e musicisti allieteranno i partecipanti a suon di musica. I ristoranti presenti sul territorio propongono la cena a tema, arricchendo per l’occasione il menù con dei piatti particolari.
Fonte: Provincia Como.
Studiare il vino nell’orbita spaziale.
C’è anche l’enologo Donato Lanati nel ristretto novero di scienziati internazionali coinvolti nel programma di ricerca e sviluppo promosso da Thales Alenia Space. Si tratta di una sperimentazione scientifica su viti e vini, che verrà condotta all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) in orbita intorno alla Terra, per trovare soluzioni in grado di proteggere la vite stessa da agenti patogeni e fitofagi, nonché dagli effetti devastanti provocati dai cambiamenti climatici. A fare da “cavia” saranno barbatelle e vini di tre storici vitigni (Nebbiolo, Sangiovese e Aglianico), rispetto ai quali si studieranno e analizzeranno le mutazioni vegetali e biochimiche in condizioni di microgravità.
Fonte: Monferrato.
Marketing del vino, la giunta finanzia evento.
Marketing territoriale ed eventi vari in occasione della produzione del vino novello in programma ad ottobre prossimo. Lo ha deciso la giunta comunale che ha approvato la candidatura del comune ad un finanziamento di 40mila euro per realizzare, il terzo fine settimana di ottobre una serie di eventi. «Il comune—spiegano i promotori dell’iniziativa -, intende proporre il progetto denominato “arte olio e vino”, un evento diffuso nel centro storico della città, nei giorni 22 e 23 ottobre, in coincidenza con lo sbocca mento dei vini novelli, che prevederà la realizzazione di un percorso esperienziale ed immersivo nella tradizione sanseverese.
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
II Primitivo di Manduria sbarca a Roma – II vino Primitivo di Manduria pronto a sbarcare a Roma.
Dal vino nello spazio allo spazio per il vino. Con un titolo decisamente significativo, ovvero “Spazio infinito, eternità del vino. In onore di David Sassoli” si aprirà lunedì prossimo a Roma il 15simo forum internazionale della cultura del vino organizzato dalla fondazione italiana sommelier con un ricco calendario che vedrà protagonista il Primitivo di Manduria. Ai banchi d’assaggio il consorzio di tutela si presenta con circa 70 etichette di ben 41 aziende. Diverse tipologie saranno degustate da enotecari e ristoratori affascinati dalla grande denominazione pugliese. Il vino di Manduria sarà protagonista anche del seminario dedicato alle varie espressioni del Primitivo di Manduria.
Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.
Il Teatro nel bicchiere torna coni ‘ri-Nascimenti’.
Dal 23 luglio al 10 settembre rappresentazioni accompagnate da calici di vino Protagonisti i borghi di Scansano e Sorano, ma si chiude al parco di Roselle. Tinascimenti è il tema dell’undicesima edizione del festival ‘teatro nel bicchere’ che si terrà a Scansano dal 23 luglio al 10 settembre. Da undici anni il festival accende visioni in Maremma, celebrando un connubio tra arte ed eccellenza enoica del territorio. II Petit Festi-val di Teatro, Vino e Performance, così si chiamava all’inizio, attraversa la Maremma, da Scansano ad Orbetello, da Grosseto a Castiglione della Pescaia, seminando teatro e meraviglia tra la gente, portando lo spettacolo dal vivo nelle piazze, nei borghi, in cantine e aziende vitivinicole, in giardini, aree archeologiche, per poi tornare ad abitare i teatri.
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Nasce la Rete Valpantena «Valorizziamo il territorio».
«Battezzata» a Romagnano l’alleanza tra sette imprenditori dei settori agroalimentare ed enologico Nasce la Rete Valpantena «Valorizziamo il territorio» II presidente Nicoletto: «Obiettivo attirare il 5-10% dei turisti che arrivano nel Veronese, grazie al paesaggio e alle eccellenze». È stata battezzata ieri, tra vini Valpolicella, olio e cibi gourmet del ristorante stellato La Cru a Romagnano, la Rete Valpantena. Non nasconde la soddisfazione Ettore Nicoletto, presidente del nuovo network di valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari e dell’offerta enogastronomica nell’area, tutta da riscoprire, tra 200 e 600 metri di altitudine a Nordest di Verona. Un progetto accarezzato da tempo, prima del Covid-19, che vede ai nastri di partenza la collaborazione tra Agricola Pernigo, Angelini Wines e Estates, Costa Arente, La Collina dei Ciliegi e Ca’ del Moro Wine Retreat, Ripa della Volta e il Ristorante La Cru con Villa Balis Crema. I sette imprenditori della Rete sono Andrea Pernigo, Agricola Pernigo; Ettore Nicoletto, Angelini Wines e Estates-Bertani); Igor Boccardo, Costa Arente di Genagricola-Le Tenute del Leone Alato); Massimo Gianolli, La Collina dei Ciliegi e Ca’ del Moro Wine Retreat; Tommaso Zanini e Francesco Montresor Ripa della Volta e Diego Zecchini, Ristorante La Cru e Villa Balis Crema.
Fonte: Arena.
Franz Haas, la storia di una cantina in un nome.
Per chi ancora non li conoscesse, la prima cosa da fare è correre in un’enoteca e andare ad acquistare una loro bottiglia di vino. Poi, il passo successivo, è quello di salire in macchina e andarli a trovare, per sentire da loro la storia di un’azienda che viene tramandata da sette generazioni al primogenito di famiglia, che ha l’onore e la responsabilità di portare sempre lo stesso nome, Franz. Franz Haas non è solo una cantina, non è solo un marchio. Franz Haas è un uomo, una famiglia che da sette generazioni produce vino, che da sette generazioni mette nel vino la sua filosofia di vita: la continua instancabile ricerca della perfezione. Ciascun Franz Haas con il suo tocco e il suo stile. Amore, passione e determinazione sono le tre parole chiave per fare un buono vino secondo il geno creativo di questa famiglia che, a febbraio di quest’anno, ha dovuto dire addio al suo simbolo: il settimo discendente della dinastia. Pioniere del vino e visionario della propria terra, Franz Haas era un punto di riferimento dell’Alto Adige.
Fonte: Corriere Romagna.
Cinemadivino: i grandi film si gustano in cantina.
Torna il percorso enogastronomico/visionario che ci accompagna lungo le strade e nelle cantine dell’Emilia Romagna, da giugno ad agosto 2019. La rassegna “Cinemadivino. I grandi film si gustano in cantina” , in programma durante il periodo estivo, si propone la visione di un film tra i filari o nelle aie, in pellicola 35mm in abbinamento alla degustazione di vini, ma anche di prodotti gastronomici del luogo. Con questa formula ogni serata è unica: cambiano i protagonisti, cambiano i vini degustati, i film, e ovviamente lo straordinario scenario paesaggistico, che fa da cornice a queste splendide serate. Inoltre, la proposta viene affiancata dalla degustazione di prodotti tipici e le loro rielaborazioni, che possono essere preparati dai produttori stessi oppure dal Food Truck di Cinemadivino.
Fonte: Virgilio.
Cantele, la forza della Puglia sta anche nel bicchiere.
Meta turistica di primo piano da ormai parecchi anni, terra di grandi sapori che alimentano una cucina di alto livello, la Puglia sta ora cercando di colmare il gap anche nel mondo vinicolo. Forte di un’ampia varietà di microclimi e vitigni, alcuni anche piuttosto noti come Negroamaro e Primitivo, punta ad alzare l’asticella sotto l’aspetto enologico, trainata da alcune cantine che hanno fatto della qualità la oro stella polare, in una regione dalla lunga tradizione ‘quantitativa’ di uva da taglio. Cantina Cantele è una di queste. Condotta da quattro cugini, eredi di una storia aziendale-familiare che affonda le radici ai primi del Novecento, ha il suo quartier generale nel Salento ma possiede vigneti anche in Manduria, vantando dunque bandierine nelle due zone più vocate di Puglia.
Fonte: Quotidiano.net.
Alta ospitalità, grande cucina e vigneti toscani: chef Cannavacciuolo & Laqua Vineyard.
Apre a Terricciola, tra Pisa e Volterra, con il Ristorante Cannavacciuolo Vineyard, ed un sodalizio con la cantina La Spinetta. Punta sul mix di alta ospitalità, grande cucina e bellezza dei vigneti toscani, il nuovo Laqua Resorts della collezione di Cinzia e Antonino Cannavacciuolo, fin dal nome. Si chiama infatti Laqua Vineyard, a Casanova delle Spinette, nel borgo etrusco di Casanova, nel comune di Terricciola tra Pisa e Volterra, il progetto dello chef pluristellato (con le due stelle Michelin del suo Villa Crespi, sul lago d’Orta, e una stella a testa per il Cannavacciuolo Bistrot di Torino e per il Cannavacciuolo Cafè & Bistrot di Novara), che si lega al vino anche grazie al sodalizio con la cantina La Spinetta della famiglia Rivetti. 30 posti nel resort, ed un ristorante che può accogliere fino a 60/70 persone, pensato anche per gli eventi, i cardini del nuovo progetto, il quarto della collezione Laqua Resorts, dopo quelli Meta di Sorrento, Ticciano e il Lago d’Orta, ed il primo fuori dalla Campania, terra natale di Cannavacciuolo, e dal Piemonte, dove ha fatto fortuna.
Fonte: WineNews.
Vino: si beve meno ma 30 MLN di italiani lo consumano.
In Italia si beve meno ma cresce il numero di italiani che consumano regolarmente vino, con quasi 30 milioni di consumatori che rappresentano il 55% della popolazione adulta italiana, il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine. Ha rivelare questi dati è l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato gli ultimi dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese nel 2021. Secondo l’ Uiv, negli ultimi 10 anni i consumatori (oltre 29 milioni) sono cresciuti (+2,3%, +9% per le femmine), mentre a cambiare radicalmente sono le abitudini dei cluster demografici che li compongono. A sorpresa, rispetto al 2011,si abbassano di poco le percentuali sui giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%, ma in lieve crescita negli ultimi 5 anni), mentre decresce la fascia 35-44 anni (-23%). Ad alzarsi sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su.
Fonte: Montenapo Daily.
I connsumi di vino in Italia. I dati.
Diminuiscono i consumi, aumentano i consumatori. È questa la nuova l’equazione italiana, che mette in relazione vino e popolazione, emersa dall’analisi dell’Osservatorio di Unione italiana vini sui dati Istat relativi. Complessivamente oggi sono 30 milioni i bevitori, ovvero il 50% della popolazione adulta. Se il 66% dei bevitori è costituito da uomini, la crescita maggiore nell’ultimo decennio (2021 sul 2011) si registra tra le donne: +2,3% la media nazionale Vs +9% per il gentil sesso. A sorpresa, però, i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono: se rispetto al 2011 i giovani tra i 18 e i 34 anni perdono in numerosità solo il 2,9%, è la fascia 35-44 anni a registrare la flessione più importante: -23%. A incrementare sono, invece, le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione, inoltre, il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi beve più di mezzo litro al giorno.
Fonte: Gambero Rosso.
Vino: nuovi dati Istat su platea di consumatori.
Si beve meno in quantità ma aumenta la platea degli italiani che consumano vino, con quasi 30 milioni di consumatori che rappresentano il 55% della popolazione adulta italiana, il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato gli ultimi, inediti, dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese nel 2021. Secondo l’analisi Uiv, negli ultimi 10 anni la numerosità dei consumatori (oltre 29 milioni) è leggermente cresciuta (+2,3%, +9% per le femmine), mentre i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono. A sorpresa, rispetto al 2011, perdono poco in numerosità i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%, ma in lieve crescita negli ultimi 5 anni), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni (-23%). A incrementare sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione, inoltre, il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi beve più di mezzo litro al giorno. “Rispetto a trent’anni fa – ha detto il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi –, quando il vino era una sorta di companatico, si è evoluto moltissimo il rapporto con i consumatori.
Fonte: Tribuna Economica.
Vino, l’ambivalenza del calice: si beve di meno ma i consumatori aumentano.
In Italia si beve meno vino ma si beve in di più. Tutto chiaro? In altre parole, nonostante siano calati i volumi di consumo, sono aumentati i consumatori. In parole povere si beve di meno ma si beve in di più. Troppo confuso? Vero, ma non potevamo resistere all’idea di uno scioglilingua. Stando alla più recente analisi redatta dall’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato nuovi dati Istat sui consumi di alcolici nel 2021, nello Stivale si beve meno vino – in termini di quantità o volumi effettivi – ma sono di fatto aumentati i consumatori, che ora ammontano a circa 30 milioni (di cui il 66% di uomini e il 44% di donne).
Fonte: Dissapore.
Oiv: i risultati dello studio sull’uso dell’acqua nel processo di vinificazione.
Nell’ottobre del 2019 il CST, il Comitato scientifico e tecnico dell’Oiv, ha approvato l’inserimento nel programma di lavoro degli studi sull’uso dell’acqua nel processo di vinificazione. È stata istituita una task force sull’acqua nella vinificazione, incaricata di occuparsi delle questioni scientifiche e tecniche relative all’aggiunta di acqua nel processo di elaborazione del vino; la prof.ssa Monika Christmann è stata designata quale relatrice. Secondo l’Organizzazione internazionale della vite e del vino l’aggiunta di acqua è generalmente autorizzata nel caso di necessità tecnologiche, specie per veicolare qualsiasi sostanza enologica il cui uso quale additivo alimentare o coadiuvante tecnologico sia consentito. Inoltre, le diverse normative non specificano la percentuale massima di acqua consentita nel caso di necessità tecnologiche.
Fonte: Federvini.
Francia o Italia? La qualità traina le aste del vino.
L’attenzione degli investitori è per le grandi etichette di vini francesi, con il leader assoluto Romanée-Conti. A seguire i leggendari Bordeaux e subito dopo i vini italiani, molto apprezzati sulle piazze internazionali per il riconoscimento, ormai consolidato, del loro pregio. Nel confronto tra i vini italiani più pregiati e le etichette francesi cult chi vince? Sul fronte dei prezzi, un primo risultato ci viene dato dall’istantanea della performance dei fine wine elaborata dagli indici della piattaforma Liv-ex. Nei primi quattro mesi del 2022 la Borgogna e lo Champagne sono stati i migliori performer, in crescita, rispettivamente, del 18,6% e del 9,4%, mentre è stata piuttosto debole la performance del Bordeaux 500 (+3,15 per cento). Leggermente migliore risulta invece quella dell’Italia 100 (+3,9 per cento).
Fonte: Wine Pambianco – PambiancoNews.
15° Forum Internazionale della Cultura del Vino, presente il Primitivo di Manduria.
“Spazio infinito, eternità del Vino. In onore di David Sassoli” è il titolo dell’iniziativa che si terrà da lunedì 4 luglio a Roma in occasione del 15° Forum Internazionale della Cultura del Vino della Fondazione Italiana Sommelier che ospiterà un grande protagonista: il Primitivo di Manduria. Alle ore 16 avrà luogo la consegna delle barbatelle, seguita dall’apertura dei banchi d’assaggio con 70 etichette di 41 aziende di vini sotto l’attenta guida del Consorzio di Tutela. Il pubblico di enotecari e ristoratori appassionati potrà degustare diversi tipi di vini della denominazione pugliese. Verso l’ora di cena, precisamente alle ore 20, avrà inizio il seminario “Le varie espressioni del Primitivo Di Manduria”, un viaggio immersivo nell’enologia che svelerà le diverse peculiarità di questo vino, dal più fresco al Dolce Naturale Docg, attraverso il racconto di dieci piccole e grandi aziende.
Fonte: Montenapo Daily.
Vino: rassegna ‘Biodivino’ a San Martino delle Scale.
Da venerdì a domenica prossimi a San Martino delle Scale (Pa), è in programma la rassegna internazionale ‘Biodivino’ con sessioni di degustazione dei vini partecipanti da parte di una commissione internazionale, banchi di vini ed eccellenze gastronomiche del territorio. “Vogliamoi alzare l’asticella della qualità dei vini biologici siciliani e internazionali – spiega Lillo Alaimo Di Loro, presidente di ‘Italia Bio’ – a partire dalla consapevolezza dei propri pregi e dei limiti delle produzioni in atto.
Fonte: ANSA.
La meglio gioventù (in rosa) del vino: tornano le Sbarbatelle .
Ad Asti la manifestazione che riunisce settanta vignaiole under35, provenienti da diciassette regioni italiane. Oltre alle gambe c’è di più. L’inno femminista del duo Jo Squillo- Sabrina Salerno, diventano simbolo di ribellione e anticonformismo, introduce bene questo evento declinato al femminile enoico.
Fonte: La Repubblica.
STAMPA ESTERA
Koscherer Wein aus dem Staatsgut.
In Baden-Württemberg findet der Kampf gegen den Antisemitismus jetzt auch im Weinberg statt. Von Rüdiger Soldt, Stuttgart Den Namen für den koscheren Wein gibt es schon, auch die Etiketten sind entworfen. Der Aufkleber für den koscheren Riesling ist salbeifarben, der für den koscheren Lemberger in hellem Ziegelrot gehalten. “LeChaim” soll der Wein heißen, das ist Hebräisch und heißt: “Auf das Leben”. Bis die ersten Flaschen die Staatliche Lehr- und Versuchsanstalt für Wein- und Obstbau in Weinsberg (LVWO) verlassen und mit dem Wein angestoßen wird, dürften noch drei Jahre vergehen. Die koschere Lebensmittelproduktion ist kompliziert und erfordert viel Wissen, mehr Personal und gründliches Arbeiten. In geringen Mengen wird koscherer Wein in Rheinhessen, im Rheingau und in der Region Mosel-Saar produziert. In den Weinbauregionen Baden und Württemberg war das bislang nicht der Fall. Auf Initiative des CDU-Fraktionsvorsitzenden Manuel Hagel und des CDU-Landtagsabgeordneten Christian Gehring startet das Staatsweingut ein auf drei Jahre angelegtes Projekt für 20000 Euro. Hagel engagiert sich seit Jahren für den Kampf gegen Antisemitismus und für die Pflege der jüdischen Kultur in Deutschland, damit will er auch das Geschichtsbewusstsein seiner Partei stärken — auch zur bewussten Abgrenzung von revisionistischen, rechtsextremistischen sowie rechtspopulistischen Positionen, die in der Gesellschaft seit Jahren mehr Zuspruch bekommen. “Mit dem Projekt ermöglichen wir, dass sich Menschen jüdischen Glaubens auch mit dem Kulturgut Wein aus Baden-Württemberg identifizieren können”, sagt Landwirtschafts- und Weinbauminister. Die Produktionsvorschriften zum Anbau und Ausbau koscheren Weins sind strikt: Vom Anbau über die Lese der Trauben bis zur Abfüllung und zum Verschließen der Flaschen muss die komplette Weinherstellung von einem qualifizierten Rabbinat überwacht werden; an Weinherstellung können sich nur männliche Juden beteiligen, die den Schabbat ehren und einhalten
Fonte: Frankfurter Allgemeine.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.