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Albrigi Tecnologie presenta le news vitivinicole di giovedì 26 ottobre 2023!
Ricetta del weekend: Smash Basil Fizz con Gin Tabar Bergamotto.
Smash Basil Fizz con Gin Tabar Bergamotto è un cocktail di sapori ben orchestrati da Manuel Circelli, Bar Manager del Cala Romeo di Cesenatico. Splendido a livello aromatico, fresco e profumato, è realizzato con succo di limone, zucchero, basilico appena colto, cui viene aggiunta una dose di gin. Gin Tabar Bergamotto Casoni, dal gusto morbido e agrumato, accentua la freschezza del cocktail offrendo una degustazione gratificante in ogni stagione.
Fonte: ECHO.
Bilancio della Vendemmia 2023 da parte di alcuni Consorzi e Associazioni Vitivinicole del territorio italiano.
“L’annata vinicola 2023 è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche tendenzialmente estreme”, afferma Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige. “Per quanto riguarda soprattutto le varietà bianche, i valori di zucchero sono rimasti più bassi del normale, di conseguenza saranno minori anche le gradazioni alcoliche”, afferma. “Gli eccessi climatici di fine primavera e inizio estate hanno sicuramente rappresentato una sfida per i nostri viticoltori – dichiara Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia -, ma il raccolto si sta rivelando eccellente, con grappoli che risultano sani e di altissima qualità, grazie anche alle riserve idriche accumulate durante le precipitazioni primaverili. “L’annata 2023 – spiega il Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza Stefano Chiarlo – non ci ha fatto mancare nulla: un inverno mite con scarse precipitazioni, seguito da una primavera altrettanto siccitosa che ha lasciato poi il posto alle provvidenziali piogge di giugno che hanno dato respiro in vista di un luglio e agosto estremamente caldi e asciutti “È stata un’annata particolare, durante la quale il clima ha sicuramente giocato un ruolo importante; ma nel complesso possiamo dirci soddisfatti del risultato ottenuto in tutto il territorio tutelato dal Consorzio Vini Venezia.”, dichiara Stefano Quaggio, direttore del Consorzio Vini Venezia. “La vendemmia 2023 da poco conclusa in Valpolicella (sia zona Classica che Orientale), metterà in luce le vere capacità viticole ed enologiche di ogni azienda.”, dichiara Pierangelo Tommasi, presidente di Famiglie Storiche. “L’andamento stagionale – racconta il Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Vitaliano Maccario – è stato davvero imprevedibile e i nostri viticoltori hanno dovuto fronteggiare molte complessità dimostrando ancora una volta grande competenza e determinazione: la primavera, infatti, è stata caratterizzato da pochissime piogge, mentre il mese di giugno ha presentato un clima fresco intervallato da qualche evento piovoso che ha portato ad un iniziale rischio di sviluppo delle malattie della vite
Fonte: AB Comunicazione.
Consorzio del Vermouth di Torino – Arriva il Marchio di Certificazione in USA.
Il Consorzio del Vermouth di Torino annuncia di aver ottenuto il Marchio di Certificazione dall’United States Patent and Trademark Office (Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti). Una notizia importante perché il raggiungimento di questo obiettivo, ottenuto grazie a un impegnativo lavoro svolto da parte del giovane Consorzio, potenzia la tutela internazionale del Vermouth di Torino IGP, il vino aromatizzato con Indicazione Geografica Protetta più famoso d’Italia ed unico vermouth al mondo ad avere tale status riconosciuto. “Il Marchio di Certificazione statunitense, non è sempre così facile da ottenere, – rileva il Presidente Roberto Bava – ci sono voluti tre anni di lavoro durante i quali il Consorzio ha operato in stretta collaborazione con le storiche Case produttrici del Vermouth di Torino, che hanno messo a disposizione i loro archivi allo scopo di raccogliere i documenti necessari per la preparazione del dossier. Queste autentiche testimonianze hanno permesso di dimostrare che il Vermouth di Torino è stato venduto negli Stati Uniti dai Soci del Consorzio in modo continuativo a partire dal 1866 fino ad oggi e di ottenerne i diritti di antecedenza”.
Fonte: Affinamenti Marina Ciancaglini .
Evento Vi.V.O. Cantine: modello di cooperazione di successo, “Forti nella qualità, autorevoli nella gestione”.
“Forti nella qualità, autorevoli nella gestione”, questo il titolo dell’incontro di mercoledì 25 ottobre 2023 ore 15:00, organizzato da Vi.V.O. Cantine presso la sede di Vigna Dogarina in Via Arzeri n. 35, località Campo di Pietra a Salgareda (TV). Questo incontro ha rappresentato un’opportunità per conoscere in dettaglio il modello di cooperazione vinicola di successo di Vi.V.O. Cantine, attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti dell’azienda. È stata l’occasione per illustrare il modello cooperativo di Vi.V.O. attraverso le testimonianze dirette del Presidente di Vi.V.O. Cantine, Prof. Corrado Giacomini, dell’AD Franco Passador e del Direttore Generale di Bosco Viticultori, Paolo Lasagni. Il convegno moderato da Fabio Piccoli, Direttore Responsabile di Wine Meridian, ha visto le partecipazioni speciali di Luca Castagnetti, socio fondatore di Studio Impresa e di Filippo Bartolotta, noto giornalista, sommelier e wine educator che ha presentato la nuova linea Prà dei Dogi e condotto una Masterclass dedicata alla linea Prà dei Dogi (Prosecco, Merlot e Pinot Grigio), Manzoni e Carmenere di Vigna Dogarina e Raboso Arzeri di Vivo.
Fonte: Gheusis.
IL CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI DEL MONFERRATO ARRIVA IN SVIZZERA.
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato prepara per novembre una tappa promozionale in Svizzera dove, nell’ambito del “Wein Festival” di Basilea in scena dal 28 ottobre al 5 novembre, si terrà una masterclass dedicata al Barbera d’Asti DOCG annata 2022 condotta dal wine communicator Christian Eder. La manifestazione, dedicata ad un pubblico sia di operatori che di consumatori e organizzata dalla rivista Vinum, media partner del festival, dà l’opportunità di scoprire e degustare oltre 2500 vini diversi provenienti da rinomate regioni vinicole del mondo. “Siamo onorati di essere presenti in questo che sta diventando uno degli eventi vino tra i più stimolanti del mercato svizzero, sbocco di crescente importanza per i vini del Monferrato” dice il Presidente Vitaliano Maccario. “Si tratta infatti per noi di un mercato che possiamo definire di prossimità per il quale registriamo un crescente numero di aziende ma anche di privati che frequentando il nostro territorio per motivi anche turistici conoscono e apprezzano sempre di più i nostri vini.”.
Fonte: AB Comunicazione.
ITADAKIMASU | Domani la mostra ospita un “meet and greet” e firmacopie con l’illustratrice e fumettista Marga “Blackbanshee” Biazzi | Sabato 28 ottobre, ore 15. Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime, l’esposizione ideata e prodotta da Vertigo Syndrome che racconta la cultura gastronomica giapponese attraverso gli anime, questo fine settimana accoglie nelle sue sale Marga “Blackbanshee” Biazzi, tra le più celebri artiste italiane nel mondo dell’illustrazione indipendente, autrice di graphic novel e artbook di grande successo. L’illustratrice arriva in mostra sabato 28 ottobre, alle 15, per un imperdibile meet and greet con i suoi fan. Durante l’evento, intitolato Incontra Blackbanshee!, presenterà al pubblico le sue meravigliose opere – rigorosamente inedite e realizzate appositamente per Itadakimasu – che i visitatori possono ammirare all’interno del percorso espositivo, svelando tutti i retroscena e i segreti che si nascondono dietro la loro creazione.
Fonte: Klaus Davi & Co..
Peronospora – Niente vendemmia 2023 per Podere Casanova di Montepulciano. Scelta coerente per essere davvero un’Azienda ecosostenibile e biologica.
“Non assaggerete il nostro Vino Nobile di Montepulciano annata 2023, e nemmeno gli altri nostri vini di questa annata!” questo il messaggio a clienti e winelovers di Susanna e Isodoro Rebatto, proprietari di Podere Casanova di Montepulciano. “Ci spiace – proseguono – Non è stata una decisione facile quella di non raccogliere quest’anno le nostre uve, ma ne siamo fermamente convinti. Una scelta coerente con la nostra visione, che mette in primo piano tutela dell’ambiente e salute di chi beve i nostri vini. Le nostre vigne vengono infatti coltivate in modalità del tutto naturale, con una bassissima quantità di solfato di rame. La peronospora, che ha flagellato i vigneti di tutt’Italia, ha attaccato pesantemente anche i nostri e ci ha posto davanti alla scelta obbligata e coerente di rinunciare alla vendemmia, dato che per noi è impensabile fare più trattamenti di quelli che ci siamo fissati per essere davvero Azienda ecosostenibile e biologica.”.
Fonte: Agorà.
Cantina sarda la spunta sulla Red Bull: “Davide ha vinto su Golia”.
“Ebbene sì, si conclude qua positivamente la nostra lunga battaglia contro la multinazionale #RedBull”. Scrive così in un post su Facebook il titolare dell’azienda vitivinicola ‘Muggittu Boeli’ di Mamoiada nel nuorese, il 23enne Mattia Muggittu felice per aver vinto una “battaglia che ci ha fatto capire tante cose”. “E’ stato respinto, infatti, il ricorso presentato dalla multinazionale austriaca” come scrive la Nuova Sardegna. Il quotidiano riporta che “il verdetto è stato emesso dalla Direzione generale per la tutela della proprietà industriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy” per cui “il marchio con i buoi sulle bottiglie di Cannonau Muggittu” resterà sull’etichetta perché “diversi dal toro dell’energy drink”. Non sempre vincono i più forti e grossi, ma ogni tanto la possono spuntare anche i più piccoli, se ci credono abbastanza… Niente è facile, ma nulla è impossibile se credi profondamente in ciò che fai…quindi, possiamo dire che, chi la dura la vince!!” commenta il titolare della cantina, festeggiando anche virtualmente sui social, e non poteva che essere così, con tanti calici di vino rosso.
Fonte: Adnkronos.
Un universo da scoprire. Esperienze in cantina e pic-nic tra le vigne.
Un calice di vino nasconde un universo da scoprire. Per farlo conoscere al meglio, Lamole di Lamole, propone originali itinerari enoturistici. Ogni percorso prevede la visita delle cantine (con quella di vinificazione, tecnologicamente avanzata che si contrappone a quella storica con grandi botti e barrique); dei vigneti (quello Storico, del 1945, e quello Sperimentale); e della Vinsantaia (dove affina uno dei prodotti simbolo del Chianti Classico, il Vinsanto, ottenuto con il metodo tradizionale); più la degustazione dei vini della tenuta. Il primo itinerario ’Le origini del Chianti Classico’, permette di conoscere la storia del territorio e di scoprire come nasce un vino. ’Lamole Experience’ invece, è un viaggio alla scoperta di Lamole e della sua produzione con visita privata e aperitivo sulla terrazza naturale del Vigneto di Campolungo, tour nella cittadina, passeggiata e finale in cantina. Da non perdere, ’Pic-Nic
Fonte: quotidiano.net.
Cantina sarda la spunta sulla Red Bull: “Davide ha vinto su Golia”.
“Ebbene sì, si conclude qua positivamente la nostra lunga battaglia contro la multinazionale #RedBull”. Scrive così in un post su Facebook il titolare dell’azienda vitivinicola ‘Muggittu Boeli’ di Mamoiada nel nuorese, il 23enne Mattia Muggittu felice per aver vinto una “battaglia che ci ha fatto capire tante cose”. “E’ stato respinto, infatti, il ricorso presentato dalla multinazionale austriaca” come scrive la Nuova Sardegna. Il quotidiano riporta che “il verdetto è stato emesso dalla Direzione generale per la tutela della proprietà industriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy” per cui “il marchio con i buoi sulle bottiglie di Cannonau Muggittu” resterà sull’etichetta perché “diversi dal toro dell’energy drink”. Non sempre vincono i più forti e grossi, ma ogni tanto la possono spuntare anche i più piccoli, se ci credono abbastanza… Niente è facile, ma nulla è impossibile se credi profondamente in ciò che fai…quindi, possiamo dire che, chi la dura la vince!!” commenta il titolare della cantina, festeggiando anche virtualmente sui social, e non poteva che essere così, con tanti calici di vino rosso.
Fonte: Reportage online.
Un nuovo Incrocio Manzoni firmato da cantina Le Manzane: “Il nostro bianco… sabbiato”.
La cantina Le Manzane (Treviso) ha lanciato, in questi giorni, sul mercato il nuovo “Sabbiato Manzoni Bianco”. Il vino, disponibile in edizione limitata in appena 2 mila esemplari, incarna la volontà di enfatizzare un’eccellenza territoriale, ma si identifica con la firma stilistica dell’azienda che lo ha prodotto in un’inedita versione leggermente velata. Un modo nuovo e diverso per degustare questo piccolo capolavoro della ricerca enologica italiana, creato da Luigi Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano (TV), dall’incrocio tra due vitigni a bacca bianca ad alto grado di nobiltà: il Riesling Renano e il Pinot Bianco. Un vino ispirato al lento scorrere del tempo e ai cicli della natura. “Con questa nuova referenza – dichiara Ernesto Balbinot, titolare della cantina Le Manzane di San Pietro di Feletto – vorremo trasmettere nel calice il legame speciale che abbiamo con il nostro territorio e il Manzoni Bianco o Incrocio Manzoni 6.0.13 è un vitigno simbolo di Conegliano che noi proponiamo già nella sua versione classica, ossia in acciaio.
Fonte: Cronache di Gusto.
Il Vermentino di Sardegna Solais e il Carignano Rosato Tre Torri della Cantina Santadi.
Abbiamo avuto modo di parlarvi più volte della Cantina Santadi su Vinodabere, un’azienda vinicola della Sardegna che attraverso il suo famosissimo enologo Giovanni Tachis e il suo presidente Giovanni Pilloni, hanno saputo far conoscere al Mondo la realtà vinicola di questa meravigliosa isola. Oggi spetta al suo direttore Massimo Podda continuare a valorizzare un nome che è simbolo di orgoglio della popolazione sarda. Un compito in parte semplificato da quelle antiche vigne a piede franco che producono uve di altissima qualità permettendo di dar vita a vini eccelsi. Vi parliamo oggi dei vini che non abbiamo potuto assaggiare per l’ultima edizione della Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2024 di Vinodabere, in quanto giunti successivamente alla pubblicazione.
Fonte: Vinodabere.
27 28 e.
La cantina Majolini – Franciacorta vi attende calorosamente venerdì 27 ottobre e sabato 28 ottobre.
Dalle 19:00 in poi, il venerdì sarà inaugurato dai sensazionali Sweet and Sour, mentre il sabato la magia sarà creata dai talentuosi Pocket Jam. La musica dal vivo avvolgerà l’atmosfera in un abbraccio, portandovi in un viaggio unico. Ma non è tutto! Prima di deliziarvi con la musica, avrete l’opportunità di esplorare i segreti nascosti della cantina durante una visita speciale. Per poi continuare con la degustazione in terrazza. Il costo di questa esperienza è di 40 € a persona. La prenotazione è essenziale per garantirvi un posto in questo incantevole viaggio enogastronomico.
Potete prenotare scrivendo a cantinamajolini@majolini.it, chiamando al +39 3472342493 o direttamente registrandoti adesso, cliccando sul pulsante Registrati.
Fonte: Radio Bruno – Brescia.
Nicola Gioba: l’arte, un cantina, il suo fascino.
Il meno che si possa chiedere a una scultura è che stia ferma” scriviamo citando letterariamente Salvador Dalì e accogliamo, in questo modo, con questo spirito siffatto, la suggestione delle statue che popolano la cantina di Nicola Gioba, in Via Casamattera n.25 . Esiste tra la materia e il suo scultore un rapporto uguale e contrario: in qualche modo ci si somiglia e in un altro, invece, ci si gerarchizza in dominatore e dominato. Questa pietra giace informe al pavimento, dice Nicola, io ci vedo dentro ciò che potrebbe essere e nella mia mente l’ho già scolpita. Quando traggo fuori dalla pietra la mia forma, io eseguo solo la mia immaginazione. Il lavoro è più faticoso di come lo scriveremo noi qui: si tratta di tufo o di granito quando parliamo invece verosimilmente della pietra che noi miracolosamente immaginiamo come un velo che cade dalle spalle della figura ora finalmente libera. I soggetti di Nicola sono cristiani, mitologici e ischitani. Gli appartiene il Bacco vivente che si copre, come Adamo dopo la mela, con una foglia di fico, gli appartiene la “ragazza di Cavagrado” che è un busto gentile di donna scavato dai rivoli di mille anni di forza di vento.
Fonte: Il Golfo 24.
Cerasuolo di Vittoria DOCG 2019 cantina Catalano Viticoltori.
La famiglia Catalano da tre generazioni si occupa di vigneti e vino nel territorio di Gela. La grande svolta si ha avuta con l’attuale proprietario della cantina, Rosario Catalano, che, dopo anni di studi in biologia e d enologia, esperienza come enologo in importanti realtà produttive del Cerasuolo di Vittoria, è tornato nelle vigne del padre Totò, creando il marchio Catalano Viticoltori e cominciando ad imbottigliare e a commercializzare autonomamente le bottiglie prodotte, affiancando alla tradizione l’innovazione. I vigneti sono situati tra le cave di gesso, tra Gela e Butera, a circa 400 metri di altitudine. I 4 ettari precedenti sono stati affiancati ad altri 6. Il sole della Sicilia e il terreno bianco calcareo e gessoso, ricco di pietre e minerali, conferiscono ai frutti della terra un profilo aromatico pieno, intenso e raffinato, di grande espressività, il tutto senza ricorrere all’uso di sostanze chimiche sintetiche.
Fonte: Apetime-Magazine.
Cagnulari Experience, la Cantina presenta le sfumature del Cagnulari.
Venerdì 27 ottobre dalle 19.00 la Cantina Santa Maria La Palma organizza nella Vineria La Cantina ad Alghero la prima Cagnulari Experience, un evento dedicato a raccontare le diverse sfumature del Cagnulari, vitigno autoctono caratteristico del nord ovest della Sardegna. L’appuntamento vedrà la partecipazione di Gaetano La Spina, enologo della Cantina Santa Maria La Palma. Durante la serata verranno raccontate le “sfumature del Cagnulari”, un vitigno da cui la grande cantina di Alghero produce in particolare tre etichette: Akènta Rosé (il primo spumante nato da uve di Cagnulari), Cagnulari Selezione (un grande classico) e Recònta, il prestigioso Cagnulari Riserva affinato in barriques di rovere francese. I partecipanti potranno ascoltare l’intervento dell’enologo, interagire con lui e degustare i tre diversi Cagnulari, andando a provare e conoscere personalmente le diverse sfumature di un vitigno storico. La spiegazione dei vini permetterà di conoscere alcuni dettagli relativi le caratteristiche di questi vini, unite a particolarità della produzione e altre curiosità. L’intervento dell’enologo è previsto dalle 19.00 alle 20.00 circa. A seguire gli ospiti potranno continuare la degustazione, assistiti dal personale de La Cantina.
Fonte: Alghero Eco.
Crolla il consumo del vino nel mondo.
Gli effetti della crisi si fanno sentire anche nel mondo del vino. Nei primi otto mesi di quest’anno, le quantità di vini fermi e frizzanti italiani acquistati nei top 12 mercati internazionali (quelli che per capirci pesano per oltre il 60% sulle importazioni mondiali di vino) risultano in calo dell’8%. Stessa sorte tocca agli spumanti, la categoria che nell’ultimo decennio era invece cresciuta senza soluzione di continuità, che fanno segnare uno speculare -9%. Si tratta di variazioni in linea con la media del mercato, con un trend negativo che risparmia pochi paesi esportatori e che vede anche il nostro primo mercato di sbocco a valore, gli Stati Uniti, ridurre le importazioni dall’Italia del 13%.
Fonte: la Repubblica.
Inflazione e crisi frenano i consumi di vino in tutto il mondo.
Gli effetti della crisi si fanno sentire anche nel mondo del vino. Nei primi otto mesi di quest’anno, le quantità di vini fermi e frizzanti italiani acquistati nei top 12 mercati internazionali (quelli che pesano per oltre il 60% sulle importazioni mondiali di vino) risultano in calo dell’8%. Stessa sorte tocca agli spumanti, la categoria che nell’ultimo decennio era invece cresciuta senza soluzione di continuità, che fanno segnare uno speculare -9%. Trend negativo anche nel nostro primo mercato di sbocco a valore, gli Stati Uniti, che va a ridurre le importazioni dall’Italia del 13%. Gli Stati Uniti e i mercati internazionali hanno rappresentato il primo focus di approfondimento del X Forum Wine Monitor, organizzato da Nomisma. “Nel mercato statunitense, tutti i principali esportatori di vino soffrono a causa di una riduzione nella capacità media di spesa dei consumatori. Solo la Nuova Zelanda, con il suo Sauvignon Blanc, non sembra conoscere crisi, mettendo a segno una crescita delle esportazioni di oltre il 20% nei primi otto mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, evidenzia Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma.
Fonte: ANSA.
L’Abruzzo del vino, in ginocchio per la peronospora, minaccia di scendere in piazza.
Se la peronospora è stata una delle protagoniste non gradite della vendemmia 2023, soprattutto al Centro-Sud, in Abruzzo, è stata un vero e proprio flagello, con un calo della produzione del -70%, più o meno, in tutte le sue quattro province. Ed ecco perchè tutti gli attori della filiera produttiva del mondo del vino d’Abruzzo si sono riuniti oggi, a Pescara, per lanciare l’ennesimo appello al mondo politico con la speranza di ricevere finalmente risposte concrete alla gravissima situazione che si è, purtroppo, determinata a seguito delle abbondantissime precipitazioni che hanno interessato l’intero territorio regionale nei mesi di aprile e maggio; piogge che in alcune aree hanno superato anche i 200 mm/mese, ossia circa il triplo della media del periodo, con conseguenze “catastrofiche” dal punto di vista produttivo. “Siamo tutti d’accordo nel dire che questo è davvero l’ultimo appello che il mondo vitivinicolo abruzzese rivolge alla classe politica della Regione Abruzzo, di qualsiasi “colore” essa sia”, dichiarano i rappresentanti della filiera vitivinicola abruzzese sottolineando che: “a vendemmia ormai conclusa, possiamo confermare, con assoluta certezza, un calo medio della produzione di uve di circa il 70%; un dramma che interessa in maniera diffusa e più o meno omogenea tutte le aziende vitivinicole delle quattro provincie.
Fonte: WineNews.
Il vino italiano, con un mercato in crisi all’export ed “in casa”, nel 2023, gioca in difesa.
Il 2023, salvo clamorosi ed improbabili recuperi negli ultimi mesi dell’anno, pur sempre fondamentali per i bilanci delle aziende, sarò ricordato come un anno in cui, il vino italiano, dopo anni di attacco ai mercati segnati da una crescita importante e costante, avrà giocato in difesa. E se alla fine il risultato sarà un buon pareggio, o qualcosa di simile, il settore si dovrà accontentare, guardando a tempi migliori. Perchè è ormai assodato che gli effetti della crisi si fanno sentire anche nel mondo del vino. Come confermano i dati diffusi nel Forum Wine Monitor n. 10, oggi a Bologna, organizzato da Nomisma e arricchito dai contributi, tra gli altri, di Federico Zanella, presidente & ceo Vias Imports, tra le principali realtà di importazione di vino in Usa (con cantine come Cataldi Madonna, Basilisco, Statti, Vie di Romans, Principe Pallavicini, Velenosi, Giovanni Rosso, Produttori del Barbaresco, Pecchenino, Leone De Castris, San Leonardo, Fattoria del Cerro, Castello dei Rampolla, Campo alla Comete, Rocca di Frassinello, Salvioni, Còlpetrone, Argillae e Speri, tra gli altri), i vertici di due delle più importanti realtà del vino italiano come Ettore Nicoletto, presidente & ceo Angelini Wines & Estates, e Lamberto Frescobaldi, alla guida di Frescobaldi, e Paolo De Castro, eurodeputato e presidente del Comitato Scientifico Nomisma.
Fonte: WineNews.
Vino italiano negli Stati Uniti, continua il segno “-“. Ma il nostro paese fa meglio della Francia.
Si conferma, anche alla prova dei consumi effettivi, la difficile stagione del vino negli Stati Uniti, primo Paese al mondo sia per import, con 7,3 miliardi di dollari nello scorso anno, che per enoappassionati, con 4,5 miliardi di bottiglie stappate l’anno. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che in occasione della fiera Vinitaly – International Wine Expo di Chicago (22-23 ottobre) ha elaborato i dati relativi alle vendite nel “fuori casa” (on-trade) oltre che in Grande distribuzione e retail (off-trade), nei primi 8 mesi di quest’anno il gap tendenziale dei volumi consumati segna un -7,5%, frutto in particolare delle difficoltà riscontrate in off-trade (-8,3%) solo parzialmente moderate dal risultato nella ristorazione e nei locali (-2,1%). Dall’analisi dell’Osservatorio a base SipSource – che monitora oltre il 75% delle vendite presso gli esercizi commerciali – emergono molte differenze sui trend di consumo di vino da parte degli user statunitensi. Per i vini locali, che si confermano nettamente in testa con il 71% dei consumi totali, la contrazione (-8,2%) è leggermente superiore alla media. Seguono a distanza i vini italiani, che rappresentano il 10,2% della domanda complessiva e il 35% dei vini d’importazione; in questo caso il bicchiere è mezzo pieno, se si considera che la perdita non supera il 3,2% e che nell’on-trade – quindi il canale a maggior valore aggiunto – segna addirittura luce verde (+1,2%). E se anche i vini cileni contengono l’impasse a un secco -3%, la Nuova Zelanda conferma il proprio crescente alto gradimento con gli enoappassionati statunitensi: +2% il dato evidenziato nei primi 8 mesi, grazie soprattutto all’exploit nella ristorazione (+7,6%), complice un Sauvignon Blanc considerato sempre più trendy nel panorama bianchista Usa. L’abbrivio neozelandese – secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini e Vinitaly – fa scalare di una posizione l’Australia (-4,9%) e allontana, almeno nelle quantità commercializzate, il market leader a valore – la Francia – in forte difficoltà (-14,5%), sia nell’off-trade (-16,8%) che nell’on-trade (-8,1%).
Fonte: Cronache di Gusto.
Vino, Nomisma: inflazione e crisi riducono consumi in tutto il mondo.
Nei primi otto mesi del 2023 le quantità di vini fermi e frizzanti italiani acquistati nei top 12 mercati internazionali (quelli che pesano per oltre il 60% sulle importazioni mondiali di vino) risultano in calo dell’8%. Stessa sorte tocca agli spumanti, la categoria che nell’ultimo decennio era invece cresciuta senza soluzione di continuità, che fanno segnare uno speculare -9%. Si tratta di variazioni in linea con la media del mercato, con un trend negativo che risparmia pochi Paesi esportatori e che vede anche il nostro primo mercato di sbocco a valore, gli Stati Uniti, ridurre le importazioni dall’Italia del 13%. Gli Usa e i mercati internazionali hanno rappresentato il primo focus di approfondimento del “X Forum Wine Monitor”, organizzato da Nomisma e arricchito dai contributi di Federico Zanella, presidente e Ceo di Vias Imports, e di Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi.
Fonte: Askanews.
Lollobrigida contro la “bufala” del vino che fa male. Stop ai messaggi equivoci: l’alcol non fa bene.
Le dichiarazioni del ministro: “L’uso moderato fa bene, basta bufale”. Ma se si vuole rischio zero per cancro e altre malattie non si deve toccare un goccio di alcol. Poi c’è il rischio accettabile e la regola è “Less is better”, bere il meno possibile. Possibilmente non ogni giorno. Quando si parla di bevande contenenti alcol – che siano vino, birra o altro poco importa, la differenza la fa infatti la quantità di alcol contenuta – tutto si può dire tranne che facciano bene. E far passare il messaggio del consumo controllato e consapevole serve appunto a questo: a far capire che l’alcol fa male. Che pone a rischio di sviluppare tumori e che è causa diretta o indiretta di molte altre patologie.
Fonte: la Repubblica.
Bardolino d’Autunno con il Vino Novello.
Sabato 4 e domenica 5 novembre a Bardolino si svolgerà la manifestazione dedicata alla promozione del vino novello, il primo vino ad ottenere nel 1987 la certificazione DOC. Un vino giovane che rappresenta una produzione vitivinicola caratterizzata da un processo produttivo differente rispetto alla normale fermentazione alcolica. Nei due giorni di manifestazione, si potrà degustare il vino novello nello stand delle aziende produttrici, assaggiare sapori locali e, infine, acquistare i prodotti tipici del territorio del mercatino. Tra i sapori e i colori d’autunno non mancheranno caldarroste, spremute e spicchi di zucca fritta. L’evento, promosso dal Comune di Bardolino, con l’intento di promuovere il consumo di vino giovane, si propone di incentivare il turismo autunnale.
Fonte: Radio Pico.
VINerdì | Il vino in 300 battute: Sicilia Esperides Rose dello Jato 2022 – Di Bella.
Prima che arrivi il freddo e qualcuno, erroneamente, si disinteressi ai vini rosati, vi propongo questo siciliano biologico dai profumi di rosa canina, pompelmo rosa, ciliegia e fieno fresco. Bocca vivace, nervosa, agrumata, si beve che è un piacere, con o senza cibo, ma con i crostacei si gode….
Fonte: Luciano Pignataro.
Dolce Toscana nel Vino.
Alcol test, stile di vita e soprattutto paura del “giro vita”, contraffazioni o accorgimenti produttivi che riempiono il mercato di Vin Santo scadente a basso prezzo … e i vini dolci toscani sono sempre più nell’angolo. Per questo Donatella Cinelli Colombini ha utilizzato la presentazione del suo nuovo super – passito, alla Fattoria del Colle (Trequanda, Siena), per organizzare una degustazione riservata alla stampa accreditata di 12 vini dolci delle Donne del Vino toscane e discutere, con l’aiuto del giornalista enogastronomico Gianni Fabrizio, le scelte stilistiche e di marketing per un possibile rilancio futuro. In degustazione brand celebri e di grande tradizione che già nella scorsa primavera, non appena invitati a partecipare alla degustazione, hanno risposto con entusiasmo. Una compilation straordinaria e irripetibile che ha messo insieme tutte le espressioni più tradizionali e innovative dei calici dolci toscani: 7 Vin Santo di età e provenienza diverse, due passiti, un Occhio di Pernice, un Aleatico e un Moscadello.
Fonte: Newsfood.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologia
A risentirci a domani.