rassegna stampa vino di venerdì 4 agosto 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 4 agosto 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologie, enologia, vino, olio, agroalimentare e consulenza nuovi impianti cantina.

IL GALLO NERO: UN EMBLEMA DA SCOPRIRE.
Sabato 26 agosto Castello di Meleto inaugura la nuova mostra dedicata al Gallo Nero, simbolo per eccellenza del Chianti Classico. La Toscana pullula di storie e di simboli che ne arricchiscono la cultura e le tradizioni. Uno su tutti il Gallo Nero, il testimone di una leggenda che vede come protagoniste le due Repubbliche rivali di Siena e Firenze: al canto del gallo, le due fazioni partirono dalle rispettive città e il loro punto di incontro avrebbe segnato il confine. Ora, invece, incontrarsi non è repellente, ma è aggregante e l’arte coniuga tutti gli stimoli esterni, interni e le tradizioni e crea bellezza.

Fonte: Gheusis.

In Francia i primi grappoli in cantina sono quelli del Muscat Petits Grains a Domaine Lafage.
In Roussillon inizia la raccolta, con le uve destinate alle basi spumante. Calendario rispettato, ma la siccità taglia sensibilmente le rese. Se in Italia è la Sicilia, come sempre, a dare il via alla vendemmia 2023, una delle più complesse che si ricordino a memoria di viticoltore (come abbiamo raccontato), in Francia i primi grappoli a finire in cantina sono stati, ieri, quelli del Muscat Petits Grains a Domaine Lafage, a Roussillon, nei Pirenei Orientali, uve destinate alle basi spumante, le prime dei 15 ettari dell’azienda. È l’inizio di una raccolta sostanzialmente in linea con il calendario, posticipata di una settimana rispetto al 2022, quando Laurent Maynadier, proprietario della tenuta Champ des Sœurs, vendemmiò i primi grappoli il 25 luglio, un vero e proprio record. Oggi, sempre nei Pirenei Orientali, sarà la volta a Domaine de Rombeau, sempre con i Moscati base spumante, ma la preoccupazione di molti, in Roussillon, è per la siccità: negli ultimi 12 mesi sono caduti, in media, appena 200 millimetri d’acqua, con le maturazioni tutt’altro che semplici, e rese in deciso calo, anche rispetto alla vendemmia 2022, tra le più calde e siccitose di sempre.

Fonte: WineNews.

Premiata la Cantina di Riva.
Vino e olio. Sono l’orgoglio della Cantina e del Frantoio dell’Agraria di Riva del Garda, cooperativa che sta per festeggiare i 100 anni di vita.
Nata agli inizi del secolo scorso per supportare l’agricoltura nel comprensorio trentino dell’Alto Garda, territorio alpino baciato dal microclima mite del lago e da un terreno di origine glaciale (sabbioso nel fondovalle, calcareo in quota), l’Agraria di Riva oggi è una cooperativa a economia circolare che rientra nella galassia Càvit e raccoglie 300 soci che coltivano i terreni compresi tra i comuni di Riva del Garda, Arco, Dro, Nago-Torbole, Tenno e Valle di Ledro.

Fonte: L’Adigetto.

Con 17 cantine in esposizione prende il via ‘Vinalia 2023’.
Sono ben diciassette le cantine in esposizione alla 30esima edizione di ‘Vinalia’, la rassegna enogastronomica tanto attesa dai numerosissimi appassionati, cultori e curiosi del vino. L’appuntamento, in programma fino al 10 agosto prossimo a Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento, ancora una volta presenta una variegata gamma di esperienze da vivere che non riguardano solo le degustazioni della quasi totalità delle etichette, DOP e DOCG, del nostro territorio, ma anche assaggi di salumi, cibo strada, piatti di una volta, dolci e altre prelibatezze suggerite nel ‘percorso del gusto’ allestito nel centro storico cittadino.

Fonte: ExPartibus.

bilancio18_23: limiti raggiunti, focus sulla sicurezza del territorio.
Negli ultimi anni, l’assessore provinciale Arnold Schuler ha perseguito l’obiettivo di far sì che l’Alto Adige divenga un territorio nel quale tutti i residenti e gli ospiti si sentano ugualmente a proprio agio. Ha evidenziato questo concetto all’inizio della conferenza stampa odierna (3 agosto) nella quale ha fatto un bilancio della legislatura 2018-2023. Assieme agli stakeholder dei suoi settori di competenza Agricoltura e Foreste, Turismo e Protezione civile, ha fatto il punto e guardato avanti, perché “molti obiettivi sono stati raggiunti, ma c’è ancora molto da fare”. Schuler in questa legislatura ha competenza su oltre il 90 per cento del territorio provinciale, quindi sia per quanto riguarda i settori di successo dell’economia sia per settori difficili ed emotivamente complessi. “Il benessere della popolazione – ha sottolineato – è sempre stato al centro del suo mandato”.

Fonte: Provincia autonoma di Bolzano.

Emergenza peronospora, incontro con i viticoltori: il modulo per segnalare i danni.
Le precipitazioni di maggio e giugno hanno reso i vigneti del Lazio, così come quelli di Latina, vulnerabili alla peronospora viticola, fungina che può causare gravi danni alle viti e compromettere la capacità produttiva dei vigneti. Per questo i viticoltori pontini sono stati ricevuti dal Sindaco Matilde Celentano che si è resa disponibile a trovare le soluzioni per aiutarli. Hanno partecipato alla riunione Alessandro e Paolo Montoro dell’azienda Montoro, Giovanni e Gianluca Giannini di Cantina Villa Gianna, Donato Giangirolami dell’azienda Giangirolami, Emanuele Fantinato della cantina Santa Maria e Vincenzo Oliveto della I pampini. I viticoltori hanno rappresentato al Sindaco i danni causati dal fenomeno, in particolare per i vitigni Merlot, Abuoto, Sangiovese, Trebbiano e Malvasia.

Fonte: Comune di Latina.

Falco pescatore a Massa Marittima: Un Vermentino da Medaglia.
Si chiama “La Cura”, ma pensare che sia solo il nome della cantina immersa nella campagna massetana è sbagliato. Certo, qualcosa avrà influito pure la località dove sorge – Cura Nuova –, ma il nome sembra più familiare all’attenzione che Enrico Corsi (nella foto), il titolare, mette appunto nelle cose che fa. Intanto, tutto biologico: vini, olio e cereali. Poi, tutto sostenibile: l’azienda produce corrente “agricola” da 12 anni, 1 Mw grazie ai pannelli fotovoltaici. C’è poco o nulla da stupirsi allora se il vino “Falco pescatore” è tra quelli selezionati da Legambiente per il concorso legato a Festambiente: domani, questo vermentino (vinificato dopo una diraspatura e pigiatura soffice e con il mosto fatto poi decantare a bassa temperatura e fermentato in vasche di acciaio prima di passare in affinamento di 3 mesi in bottiglia) sarà premiato. Vino che nasce dai grappoli selezionati nei 5 ettari (dei 28 totali di vigneto) riservati al vermentino e la produzione non va oltre le 3mila bottiglie.

Fonte: La Nazione.

Il Barolo sfida il Vinitaly: «A Torino la grande fiera delle cantine piemontesi».
«Torino e il Piemonte devono tornare nella mappa delle fiere internazionali del vino con un grande evento più simile a Les Grands Jours de Bourgogne che al Vinitaly di Verona; una vetrina solo nostra in grado di raccontare tutte le eccellenze del territorio. Siamo vicini al traguardo. Ed entro il 2025 contiamo di debuttare con una manifestazione, magari all’interno della cornice della Reggia di Venaria». Francesco Monchiero, classe 1975, enologo e produttore vitivinicolo del Roero, da circa un mese è al vertice di Piemonte Land of Wine, l’unione di 14 consorzi del vino piemontesi, con l’obiettivo di fare giocare tutte le cantine del territorio come una squadra sola. «Ci stiamo preparando per la vendemmia 2023 con ottimismo. C’è molto lavoro da fare, ma la quantità è migliore rispetto allo scorso anno. Prevedo una grande annata».

Fonte: Corriere Torino.

La storia della cantina Legonziano, tra i primi produttori dello Spumante Trabocco Abruzzo Doc.
Da un territorio storicamente vocato alla viticoltura, l’azienda cooperativa Eredi Legonziano nasce nel 1968 ed entra in produzione nel 1972. Oltre cinquant’anni in cui è maturata la convinzione che il prodotto si prestava alla spumantizzazione, tanto da far virare, sin dagli anni Novanta, verso questa direzione che, nel 2010, assume forma stabile con l’imbottigliamento di metodo classico e, a seguire, italiano. Oggi, Legonziano è tra le prime quattro aziende a utilizzare il neonato marchio collettivo Trabocco, che identifica e protegge proprio gli spumanti metodo italiano imbottigliati esclusivamente in Abruzzo. “La cooperativa nasce dalla volontà di tanti produttori di uva da tavola”, ricorda Vincenzo Angelucci, responsabile commerciale Legonziano. “Negli anni è cambiato molto nel mondo del vino: la qualità si è elevata tantissimo, la quantità è scesa, al livello normativo sono stati introdotti i disciplinari, si sono susseguiti incentivi all’espianto e al reimpianto. Oggi abbiamo la fortuna di poter avere una base produttiva di circa 250 ettari in cui è possibile selezionare al meglio le nostre basi spumante”.

Fonte: Virtù Quotidiane.

“Montefalco sotto le stelle”, cibo vino e musica anticipano “Enologica Montefalco”.
Un tetto di stelle e una ventata di musica nella notte di San Lorenzo a Montefalco (Perugia). Arte, cibo e musica in programma giovedì 10 agosto in uno dei borghi più belli d’Italia in occasione dell’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco e dal Comune di Montefalco nell’ambito dell’iniziativa “Calici di Stelle” del Movimento Turismo Vino e Associazione Città del Vino. Con i menù a la carta all’interno dei ristoranti Antica Alimentari, Cinicchia, Coccorone, Federico II, L’Alchimista, Olevm, Re Tartú, ambasciatori della cucina territoriale, ci sarà un esperto sommelier a guidare gli appassionati nella scelta dei vini delle denominazioni Docg di Montefalco, Doc Montefalco e Doc Spoleto da abbinare.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vino, le cantine migliori d’Italia: da Antinori a Cavit ecco la classifica dei 117 big.
Il 2023 prosegue tra luci e ombre. Il contesto è difficile, anche più dello scorso anno. Ma ciò non ha impedito al mercato di conseguire. Nell’incertezza crescono di più le realtà «industriali».
Il 2023 prosegue tra luci e ombre. Il contesto è difficile, anche più dello scorso anno. Ma ciò non ha impedito al mercato di conseguire risultati comunque positivi e non di rado al di là delle aspettative. Non per tutti, naturalmente. Quanto più le condizioni operative sono complesse, tanto più si allarga il divario tra aziende strutturate e altre meno. Non è un caso che, mai come in questi ultimi anni, ci sono vignaioli pronti a passare la mano. È altrettanto vero, però, che l’offerta incrocia l’interesse immediato di chi è pronto a cogliere eventuali opportunità. Lo dimostra la formazione, in questo ultimo triennio, di realtà dalle spalle grosse e forti ambizioni, per lo più con caratteristiche prevalentemente industriali.

Fonte: Corriere.

Il vino italiano inverte la rotta sugli scaffali della Gdo di Germania, Uk e Usa: +1,3%.
Osservatorio Uiv-Vinitaly: nel primo semestre 2023 giro d’affari a 2,2 miliardi di euro. Male i fermi negli Stati Uniti: -7,4%. Nel primo semestre 2023 le vendite del vino italiano tra gli scaffali della grande distribuzione e retail nei top 3 mercati al mondo tornano in linea di galleggiamento: nel complesso, secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati di Nielsen-IQ, le vendite delle produzioni enoiche del Belpaese in Usa, Germania e Uk chiudono il semestre con un risultato tendenziale piatto a volume (-0,2%), e con un lieve incremento a valore (+1,3%, a 2,2 miliardi di euro). La performance – rileva l’Osservatorio – è migliore rispetto al primo trimestre (-4% volume e -1% valore), ma ancora insufficiente per dare respiro alle imprese di un settore tuttora fortemente penalizzato da un surplus di costi che incide per il 10% sul prezzo medio. Il totale dei volumi commercializzati di vini fermi e frizzanti segna un +0,7%, complici gli incrementi in Uk (+3,2%) e, soprattutto, in Germania (+4,2%), sostenuta dalla forte domanda di frizzanti low cost. In controtendenza i fermi negli Usa, che cedono il 7,4%, mentre gli spumanti accusano un decremento del 2,8%, con gli Usa positivi (+2%), controbilanciati in negativo da Regno Unito (-6%) e Germania (-3,8%).

Fonte: WineNews.

Meno vino con la crisi climatica, in Italia la vendemmia parte a -14%.
Coldiretti: «Crolli fino al 50% nel centro-sud facendo segnare, per quelle aree, il peggior risultato del secolo». Gli eventi meteo estremi portati dalla crisi climatica in corso – dalle ondate di calore alle alluvioni, alla siccità – hanno danneggiato i vigneti italiani, tant’è che la produzione di vino viene stimata «in calo di circa il 14% ma con crolli fino al 50% nel centro-sud facendo segnare, per quelle aree, il peggior risultato del secolo». La stima arriva da Coldiretti, ovvero la più grande associazione di rappresentanza degli agricoltori italiani, che punta l’accento sulla qualità inalterata del vino italiano. Ma sotto il profilo quantitativo, il trend preoccupa non poco. Ci sono regioni importanti sotto il profilo vitivinicolo, come Sicilia e Puglia, con perdite tra i filari fino al 40%. In alcune zone fra Molise e Abruzzo si registra un crollo anche del 60% dei grappoli da raccogliere. La situazione è difficile anche in Toscana, ma migliora spostandosi verso nord, dove le rese sono stabili o crescono leggermente rispetto lo scorso anno; tant’è che quest’anno dalle regioni settentrionali è atteso il 65% di tutto il vino italiano.

Fonte: Greenreport.

Vino, consorzio marchigiano favorevole al nome dei vitigni in etichetta.
“Il Testo unico del vino prevede l’inserimento in etichetta, con la dovuta regolamentazione, del nome del vitigno utilizzato. Riteniamo perciò, al pari delle principali organizzazioni del vino sia in ambito nazionale che comunitario, che le corrette informazioni in etichetta rappresentino una garanzia a tutela dei consumatori, e quanto stabilito dal Testo unico per i vini Dop e Igp vada in questa direzione”. Lo afferma l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), in relazione alla querelle sull’utilizzo del nome dei vitigni in etichetta (articolo 44, comma 6) e relativo decreto attuativo del ministero dell’Agricoltura. Il mondo del vino, come previsto dal Testo unico, deve ambire alla massima trasparenza nei confronti dei consumatori, anche e soprattutto per un vitigno, il Montepulciano, coltivato in quasi tutte le regioni italiane per un totale di 35 mila ettari, 2 Docg, 36 Doc e 88 Igt”.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Investire nel vino, l’attuale ribasso è sintomo di un mercato sano.
“Solo nelle bolle speculative si cresce sempre. E questo ribasso può essere considerato un momento utile per investire” spiega Micheal Doerr , ceo di Oeno Group. Negli ultimi cinque anni i vini di pregio italiani cresciuti del 43%. L’andamento dei prezzi dei vini più pregiati al mondo nel mercato secondario, sintetizzato dagli indici del Liv-ex, mostra nell’ultimo anno flessioni nei valori del mercato dei fine wine. Attenzione, però. Lo stesso Liv-ex Fine Wine 1000 mostra come negli ultimi 5 anni tutti i sottoindici regionali che lo compongono (Bordeaux, California, Porto, Borgogna, Champagne, Rodano, Italia e Resto del Mondo) siano ampiamente in positivo, con una crescita media del 29,5%, trainata dal podio composto da Champagne con +71,7%, Borgogna con +67,6% e Italia con +43%. Non è infatti un caso che in questo annus horribilis, l’Italia sia tra i Paesi produttori che hanno conservato meglio il proprio valore. I valori del sottoindice italiano Liv-ex Fine Wine 1000, che monitora le performance delle dieci etichette nostrane più iconiche tra cui cinque Super Tuscan, da gennaio sono diminuiti del 3,4%, ma negli ultimi 365 giorni sono invece cresciuti dello 0,3%, dato che arriva al 16,3% se si considera gli ultimi due anni e sale addirittura a 43% negli ultimi cinque.

Fonte: We Wealth.

“Calici di Stelle” nei territori del vino di tutta Italia, e non solo: ecco gli eventi.
“La Notte degli Aromi” a Cantina Tramin, il Prosecco Docg a Cortina, Forlimpopoli celebra Pellegrino Artusi e a Feudo Arancio c’è Mario Biondi in tour. Dalle Langhe, Roero e Monferrato all’Oltrepò Pavese, dal Friuli al Veneto, da San Gimignano, terra della Vernaccia, a Montepulciano, “patria” del Nobile, dalla Montalcino del Brunello alla Montefalco del Sagrantino, dall’Abruzzo al Salento, dall’Etna alla Sardegna, mentre in tutta Italia, nelle cantine del Movimento Turismo del Vino e nelle Città del Vino c’è “Calici di Stelle”, il brindisi per eccellenza dell’estate con i vini italiani, Alto Adige e Giappone si incontrano ne “La Notte degli Aromi” alla Cantina Tramin, i cui vini sposano la cucina asiatica; i grandi vini e i prodotti d’eccellenza del trentino si raccontano a “Trentino & Wine … and more” a Palazzo Scopoli a Tonadico, con la Strada dei Formaggi delle Dolomiti e il Consorzio Vini del Trentino; il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg “sale” sulle Dolomiti di Cortina per degustazioni con i produttori e masterclass nei locali più famosi organizzate dal Consorzio per i wine lovers; Forlimpopoli e Casa Artusi festeggiano il compleanno di Pellegrino Artusi, “padre” della cucina italiana; e per celebrare l’ultimo progetto enologico, Quèto, vini icona di sostenibilità certificati SOStain Sicilia, Feudo Arancio a Sambuca di Sicilia ospita il grande artista siciliano Mario Biondi nel tour 2023 “Crooning Soon”.

Fonte: WineNews.

Vino. In Puglia la Regione delibera sulla riduzione delle rese. Le associazioni non ci stanno.
La Delibera di Giunta Regionale n. 843 del 14/06/2023 pubblicata sul BURP in data 31/07/2023 avente ad oggetto “Prime disposizioni per fronteggiare la crisi strutturale del settore vitivinicolo” ha individuato, nelle more del perfezionamento dell’iter previsto dalla legge, la riduzione delle rese per ettaro delle diverse IGP di vino presenti sul territorio pugliese. La pubblicazione della delibera ha creato non poca confusione tra i produttori. Si tratta di una delibera indicativa e non vincolante per dare impulso alle proposte di modifiche dei predetti disciplinari. Infatti, in sede di Comitato vitivinicolo tutte le OO.PP. agricole, le Associazioni di rappresentanza delle Cantine Sociali Cooperative, i Consorzi e gli altri attori del comparto vitivinicolo hanno condiviso, unitamente all’assessore Pentassuglia, la volontà di modificare le rese contenute negli attuali disciplinari di produzione con particolare riferimento alle produzioni vinicole IGP: IGP Puglia, IGP Salento, IGP Valle d’Itria, IGP Daunia, IGP Murgia e IGP Vini “Tarantino”.

Fonte: Agricultura.it.

Vino italiano e digitale in Cina.
Evento organizzato dal Chapter di Beijing in collaborazione con Bocconi Alumni Shanghai, HongKong, Singapore. La nostra Alumna Rebecca Wang condividerà la sua esperienza sulla creazione del primo e più influente e-magazine cinese specializzato nel vino italiano. Fornirà una panoramica delle sfide e delle questioni chiave della comunicazione.

Fonte: Bocconi Alumni Community.

Per tutti gli amanti del vino ritorna Calici Di Stelle.
4, 5, 12, 13, 15, 16 agosto dalle 18 alle 20 degustazione di Spumante Brut, Dogajolo Oro e Vino Nobile di Montepulciano Riserva in abbinamento ad un tagliere con salumi e formaggi tipici e bruschette con olio evo Carpineto. Le degustazioni si terranno nel giardino con vista sui vigneti. I vignaioli amano i cani o i cani amano i vignaioli? Entrambe a giudicare da Carpineto, icona dei grandi vini rossi toscani, dove sono ben 11 i quattro zampe che fanno parte della famiglia e che passano le giornate tra le vigne e i boschi nelle cinque splendide tenute toscane. E sono loro i più ansiosi di accogliere gli ospiti a 4 zampe per Calici di Stelle.

Fonte: Apetime-Magazine.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologia

A risentirci a domani.

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