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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 9 giugno 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Le 600 famiglie del prosecco sulle colline.
Novità per gli storici Produttori di Valdobbiadene C’è un luogo comune nel mondo del vino: il Prosecco fa diventare ricchi chi lo produce. Per alcuni imprenditori magari è vero, ma esiste un mondo di piccoli viticoltori con poche piante e tanta fatica alle spalle che mettono assieme il raccolto. Sono il nucleo storico, i piccoli contadini che hanno resistito sulla loro terra anche quando molti emigravano in cerca di fortuna. Uno dei punti di riferimento di questa imprenditoria per nulla minore è la Produttori di Valdobbiadene, nata nel 1952 come cantina sociale, con 129 soci. Ora sono diventato 600, con mille ettari in 41 Comuni della provincia di Treviso, tutti con certificazioni multiple sulla sostenibilità. Il marchio sulle etichette è Val d’Oca, che ha portato all’ultimo Vinitaly una nuova linea: le Cuvée Classiche, quattro etichette. Due esistenti Prosecco Docg Brut ed Extra Dry.
Fonte: Corriere della Sera 7.
L’uomo che ha inventato il vino.
Una straordinaria avventura umana e professionale. Giancarlo Aneri fu il primo a capire che il “buon bere”, per affermarsi, aveva bisogno di un marketing dedicato Così se ne è fatto ambasciatore nel mondo, brindando coi personaggi più prestigiosi di cultura, politica, sport. Nunc est bibendum, tocca brindare: la vita con lui è stata – ammettiamolo – un filare gentile. Se sfogliate l’album dei potenti e dei sognatori del XX secolo, c’è Xi Jinping che accarezza un Amarone con l’etichetta personalizzata da un traduttore di Ca’ Foscari. C’è il Berlusca che mesce un rosso potente nei bicchieri di Putin e Bush (fantascienza, oggi). C’è Obama neopresidente immortalato nel sollevare il calice in un ristorante di Chicago chiamato La spiaggia, non prima d’avere stappato il bottiglione nella finale del campionato di basket
Fonte: Libero Quotidiano.
I primati d’Italia raccontati in dieci selfie.
Spesso siamo molto critici con i mali nazionali, ma ora un dossier approfondito e appassionato illustra le eccellenze del nostro Paese di Gaia Giuliani er spiegare il senso del nostro nuovo rapporto, mi viene da citare Proust quando dice che: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”, solo così possiamo essere capaci di vedere veramente quello che ci circonda». La frase scelta da Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, illustra bene il contenuto de L’Italia in 10 selfie, un ritratto approfondito e appassionato sulle eccellenze, spesso misconosciute, del nostro Paese, che la fondazione ha ultimato di recente.
Fonte: Repubblica.
Monaci, sommelier ed enologi insieme a Fossanova per “Vini d’Abbazia”.
Monaci, sommelier, enologi, viticoltori e amanti del buon vino hanno animato per tre giorni il suggestivo borgo di Fossanova per la seconda edizione di “Vini d’Abbazia”. Un successo annunciato che supera abbondantemente nei numeri la manifestazione di esordio e colloca di diritto in una vetrina internazionale il territorio pontino, ricco di storia, di tradizioni e produzioni enogastronomiche di eccellenza. Oltre tremila le presenze registrate dagli organizzatori che hanno voluto, con `vini d’Abbazia” valorizzare l’opera dei monaci ai quali va riconosciuto il merito di aver tramandato e salvato dall’estinzione, vitigni autoctoni che altrimenti sarebbero andati perduti e che oggi consentono la produzione di vini di prestigio, in Italia come in Francia unite in un ideale fil rouge.
Fonte: Messaggero Latina.
Castel di Tora si prepara a ospitare Turano di Vino.
La diffusione e la conoscenza della cultura del vino di qualità e del bere bene. Domenica prossima, nel centro storico di Castel di Tora, sul lago del Turano, è in programma la manifestazione “Turano diVino”: si parte alle 12 per concludere intorno alle 18. All’appuntamento prenderanno parte numerosi produttori di vino e cantine del Lazio, da ogni provincia, con la possibilità di degustare quasi una cinquantina di tipologie di vino. Una iniziativa che si rivolge, da un lato, agli intenditori ed esperti di vino, che possono trovare proposte di qualità e approfondire la conoscenza. Dall’altro, a semplici appassionati e anche a curiosi del vino di qualità. Nel corso della manifestazione sono in scaletta momenti di confronto tra produttori e appassionati, sulle origini della produzione e sulle caratteristiche dei vigneti di provenienza.
Fonte: Messaggero Rieti.
I consorzi Dop, Doc e Igp lanciano «Modello Portofino in tutti i locali».
«La scelta del Comune è molto importante perché richiama una visione strategica legata alla valorizzazione della qualità e dell’identità del territorio». L’antefatto è noto: Portofino è il primo Comune a mettere come obbligo per i ristoratori e le enoteche quello di avere in menù almeno tre prodotti certificati liguri (igp, doc e dop) e nella carta dei vini almeno tre produzioni regionali. Una scelta fortemente voluta dal sindaco, Matteo Viacava, e apprezzata prima di tutto dagli stessi chef e sommelier portofinesi, i primi ad essere convinti che il brand Liguria nel campo della ristorazione funziona. Oggi il piccolo ma significativo miracolo di Portofino unisce — fatto non frequente — i Consorzi di Tutela della dop, olio e basilico, oltre che l’Enoteca Ligure.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Menfi Città del Vino 2023, il nuovo sindaco: “Proseguiamo il lavoro già programmato”.
Distese di vigneti abbracciano la metà del territorio di Menfi, dalle spiagge fino alle dolci colline i lunghi filari raccontano l’essenza del territorio: agricoltura di qualità e turismo enogastronomico ed esperienziale, oggi considerati il vero valore aggiunto di un areale dove il vino è motore propulsore dell’intero comprensorio. Città Italiana del Vino 2023, Menfi e le Terre Sicane stanno ospitando diversi eventi pensati per winelovers, viaggiatori ed amanti del vino e del turismo di qualità. Un riconoscimento che è arrivato in un momento di difficoltà per il Comune belicino e che ha visto succedersi, proprio nei giorni scorsi, un cambio al vertice della macchina amministrativa e politica.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
Le Donne del Vino Toscane La sfida del vetro leggero per una maggiore sostenibilità.
Al convegno alla vetreria Etrusca è intervenuta la vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi «Bisogna fare molti passi avanti sia sul fronte culturale sia sul tema del riuso e non solo del riciclo» bottiglie, il riciclo del vetro e l’indicazione in etichetta del corret to processo di smaltimento so no fra le proposte europee pe ridurre l’impatto ambientale del la produzione del vino e ad esse si sta affiancando il riuso delle bottiglie con un progetto che prevede, entro 7 anni, una quota fra il 5 e il 10 per cento di bottiglie riusate fra quelle immesse nel mercato europeo. Percentuale che dovrebbe sa lire all’80 entro il 2040. Un progetto che lascia però perplesse le produttrici riguardo alle difficoltà della tappatura. Ammettendo anche un’omologazione dei vetri a pochi formati e l’allestimento di un circuito di recupero e sanificazione delle bottiglie usate, è difficile immaginare l’assenza di differenze fra i colli dei contenitori fatti da vetrerie diverse.
Fonte: Nazione Empoli.
‘Arte e vino’, l’asta di undici Lions Club.
Arte e vino si incontra no per un bel progetto. Si chiama «Ars et Vinum« e vede in prima fila undici Lions Club del territorio senese ed aretino, trovando la collaborazione di importanti cantine e di artisti per una iniziativa che fa del bene. Domani al Resort Poggio Paradiso a Torrita di Siena ci sarà un’asta di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto a due importanti realtà: all’associazione ‘Durante e dopo di noi’ di Chiusi che si occupa di aiutare soggetti fragili, prioritariamente in condizioni di disabilità fisica, psichica e sensoriale e al Servizio cani guida Lions che ha sede a Limbiate dove vengono addestrati i cani per divenire poi guide per persone ipovedenti e non vedenti, rappresentando così un aiuto fondamentale per loro. Rispetto alla prima edizione i lotti sono aumentati così come gli artisti che hanno sposato la solidarietà.
Fonte: Nazione Siena.
Festa vini classici Villa Crine miglior Recioto del 2023.
Riflettori puntati sul Recioto, spesso oscurato dal suo «fratello» più celebre, l’Amarone. Alla Festa dei vini classici di Pedemonte, che da 62 anni si celebra fra gli ultimi giorni di aprile e il primo maggio, il rosso dolce della Valpolicella è stato protagonista di un concorso in cui si sono sfidati i produttori vitivinicoli della zona. Anche per la edizione, la giuria di enologi, nella sala degustazione del Consorzio perla tutela dei vini valpolicellesi, ha decretato, con un assaggio alla cieca, i tre migliori calici nella rosa della decina in gara. Il premio per il «Recioto classico 2023» più pregevole, prodotto con le uve della scorsa vendemmia, è andato all’azienda Villa Crine di Giovanni Battista Venturini (Pedemonte) con un punteggio di 88 centesimi. Secondo posto, sul filo di lana, con 87,80 punti, La Quena di Domenico Berzacola (Negrar).
Fonte: Arena.
La nuova vita di (don) Favarin: «”Servite”, il vino dei detenuti» – Il personaggio Favarin, da sacerdote a produttore di vino: «Al lavoro i detenuti».
Il personaggio Da prete di strada a imprenditore La nuova vita di (don) Favarin: «”Servite”, il vino dei detenuti». Luca Favarin, ex prete di strada, oggi presenterà ufficialmente la sua nuova etichetta vinicola realizzata grazie al lavoro di molti detenuti, alcuni addirittura ergastolani e con regime di alta sicurezza: da sacerdote a imprenditore agricolo. Il personaggio Favarin, da sacerdote a produttore di vino: «M lavoro i detenuti» ›L’ex don, chiusi i rapporti con la Chiesa, ›«Sono sommelier, cerco un prodotto oggi presenta la nuova etichetta “Servite” di qualità. Con me anche gli ergastolani». “Se io sarei”. “Siccome che”. “Ma però”. “Più meglio”. “C’è nè”. “A me mi”. I sei tipi di vino prodotto prendono tutti il nome da errori grammaticali. «Le persone che finiscono in carcere vengono considerate degli errori della società e allora noi con questa iniziativa vogliamo dimostrare che si può sbagliare ma si rimane sempre persone» racconta alzando metaforicamente un calice Luca Favarin, l’ex prete di strada che questa sera presenterà ufficialmente la sua nuova etichetta vinicola realizzata grazie al lavoro di molti detenuti, alcuni addirittura ergastolani e con regime di alta sicurezza. Da sacerdote a imprenditore agricolo per solidarietà, con l’aggiunta del titolo ufficiale di sommelier.
Fonte: Gazzettino Padova.
Il primo museo del vino nascerà a Verona.
Proposta di Corsi approvata all’unanimità Il primo museo del vino nascerà a Verona All’ex cartiere Fedrigoni ipotesi di polo con la lirica •• In Italia non c’è un Museo internazionale del vino. Ma non per molto. Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato una legge, votata in modo unanime, che getta le basi per concretizzare questo ambizioso progetto. Dove? A Verona, patria del Vinitaly, la rassegna conosciuta in tutto il mondo e che muove milioni di visitatori. Due i siti al momento papabili: l’ex Galleria Mercatali e il complesso dell’ex Cartiere Fedrigoni dove potrebbero trovare spazio anche il Museo della lirica della Fondazione Arena e pure quello delle auto di Villafranca. Propulsore di questa iniziativa è il consigliere veronese Enrico Corsi (Lega): «Il Veneto e l’Italia sono ai primi posti al mondo per produzione del vino ed è l’unico Paese privo di un museo del vino.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Luca Favarin presenta Servite il vino prodotto dai detenuti.
II progetto è stato realizzato nel campus Kidane e verrà presentato stasera alle 18 al ristorante etico Strada Facendo Molto emozionato, un bel po’ orgoglioso, con le mani segnate dalla fatica e la gioia negli occhi di chi ha raggiunto l’ennesimo obiettivo. Luca Favarin, ex don di strada, sempre amico degli ultimi, presenta il suo ultimo progetto — SerVite, vini biologici olistici — realizzato nel campus Kidane che accoglie e accompagna giovani e giovanissimi che si erano persi. La presentazione dei vini (bianchi) sarà organizzata questa sera, a partire dalle 18, al ristorante etico Strada Facendo invia Chiesanuova 131. «Non è una semplice bottiglia di vino», racconta Favarin, «Da sempre abbiamo fatto una scelta chiara a cui teniamo molto: non vivere di beneficenza e carità ma del lavoro delle nostre mani.
Fonte: Mattino Padova.
Dramma in azienda, travolto e schiacciato: Massimiliano era padre di 3 figli.
L’azienda agricola Monte Rossa di Cazzago San Martino è chiusa per lutto per la morte di Massimiliano Piermattei, 50 anni, da 10 anni direttore ed enologo della celebre cantina della Franciacorta. È lui la vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro nel Bresciano: è deceduto mercoledì pomeriggio travolto e schiacciato da un macchinario che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Si tratta di una macchina nota come gyropalette, attrezzatura che viene utilizzata per la produzione di spumanti con metodo classico (come i vini Franciacorta) dove avviene una seconda fermentazione in bottiglia..
Fonte: BresciaToday.
Winelivery e Cantina Urbana nel Wine Summer Party.
Winelivery, e Cantina Urbana sono i principali sinonimi di Vino a Milano, il primo grazie al suo servizio espresso di consegna in 30 minuti alla temperatura perfetta e l’altro per essere la prima cantina a produrre i suoi vini all’interno della nostra città. Per la prima volta quest’anno le due realtà si uniranno per offrire al PARTERRE Milanese una serata indimenticabile volta a festeggiare l’arrivo dell’estate nel migliore dei modi: alzando calici al cielo accompagnati da ottima musica in un ambiente urban chic. Il Wine Summer party vedrà la sua prima edizione sabato 17 giugno 2023 dalle 17:30 alle 24 presso Cantina Urbana (Via Ascanio Sforza 85/87).
Fonte: Agenfood.
È questa la meta dei sogni per gli amanti del vino, imperdibile ed affascinante.
Gli amanti del vino sicuramente conosceranno l’evento che per il dodicesimo anno di fila, unirà tutti gli appassionati del genere. Parliamo di Cantine Gourmet una manifestazione unica alla scoperta del vino DOC. Cantine Gourmet offre ogni anno, da ben dodici anni, una manifestazione che accompagna i partecipanti, alla scoperta del vino DOC della Val d’Aosta. Durante quest’evento si potranno degustare anche piatti tipici e prodotti di nicchia della Val d’Aosta. Quest’occasione vede unire i piatti della tradizione, con quelli in chiave moderna che unisce i prodotti tipici all’innovazione.
Fonte: Wine and Food Tour.
Vino: caos sui fondi promozione. Decreto in ritardo.
Il decreto Ocm Promozione per il vino partirà in ritardo, nonostante le sollecitazioni della filiera nazionale che a metà maggio aveva chiesto al ministro Francesco Lollobrigida tempi rapidi. Lo stesso ministro il 7 giugno, dall’assemblea di Federvini, aveva parlato di provvedimento “in dirittura d’arrivo”. Niente da fare. La Conferenza Stato-Regioni è stata, infatti, riconvocata per dare l’ok al decreto il 21 giugno, in attesa delle osservazioni del ministero dell’Economia che, a quanto pare non ha approvato il testo. È vero che non sarebbe la prima volta che, nel nostro Paese il bando promozione accumula ritardi, tuttavia, per le imprese, queste tempistiche sono fortemente penalizzanti in vista dell’esecuzione dei progetti. Tra le associazioni filtra la delusione, anche perché in Francia, principale competitor italiano, il bando è stato già aperto.
Fonte: Gambero Rosso.
Emilia sur lì 2023 | Abbiamo degustato ogni vino e questo è tutto quel che c’è da sapere.
Anche noi, nell’inedito trio Marco Colabraro, Giorgio Michieletto e Thomas Pennazzi, siamo stati a Emilia Sur Lì 2023 e abbiamo degustato tutto, ma proprio tutto. Note di degustazione ne avremmo, sì, dimenticate in qualche prato dopo una notte di festa. Le idee però, sono abbiamo abbastanza chiare.
Fonte: Intravino.
L’Abruzzo del vino punta ad avere presto una unica voce.
L’Abruzzo del vino punta ad avere presto una unica voce che tuteli l’intera produzione regionale certificata Docg, Doc e Igt, sotto l’unico brand del “Consorzio Vini d’Abruzzo”, che racconterà tutte le migliori espressioni produttive in campo enologico. Ad annunciarlo è Enrico Cerulli Irelli, presidente del Consorzio di tutela Vini Colline Teramane, in occasione della tappa romana delle celebrazioni dei primi 20 anni della realtà consortile nata nel 2003 per tutelare,valorizzare e promuovere la prima denominazione di origine controllata e garantita della regione Abruzzo, “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”. Enrico Cerulli Irelli, al secondo mandato, in carica dal 2018, ha precisato che “è in corso una modifica normativa a livello regionale con l’obiettivo di raccontare in modo nuovo le peculiarità e le qualità enologiche made in Abruzzo, e anche al Ministero dell’Agricoltura il tema è stato oggetto di un proficuo confronto.
Fonte: ANSA.
“Emergenza costo vetro”, Grillo incontra le aziende coinvolte nella produzione di vino.
Il Sindaco di Marsala ha organizzato un incontro con le aziende coinvolte nella produzione di vino per discutere del problema del “caro vetro”. All’incontro erano presenti importanti rappresentanti del settore vitivinicolo locale, tra cui il presidente dell’Associazione Strade del Vino, notaio Salvatore Lombardo, il presidente del Consorzio del Vino Marsala, dott. Benedetto Renda, e il presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, dott. Antonio Rallo. Il Sindaco, on. Massimo Grillo, ha dichiarato di aver preso a cuore l’allarme lanciato dalle aziende locali riguardo al costo crescente del vetro. Nel giro di tre anni, il prezzo del vetro è aumentato da 25 euro a tonnellata a 189 euro a tonnellata a causa del conflitto in Ucraina e delle conseguenti speculazioni sulla scarsità di materie prime.
Fonte: Prima Pagina Mazara.
Vino: Puglia, nasce U.CO.VI.P.
I cinque consorzi di tutela del vino della Puglia con attività “erga omnes” – Primitivo di Manduria, Salice Salentino, Castel del Monte, Brindisi e Squinzano, Gioia del Colle – che, con oltre 420mila Hl di vino certificato, rappresentano oltre il 90% del vino a Denominazione di Origine prodotto in regione, si associano e danno origine all’Unione dei Consorzi di Tutela dei Vini a D. O. di Puglia (U.CO.VI.P.). U.CO.VI.P è un tavolo di confronto e di elaborazione di una visione di lungo termine e voce unitaria dei consorzi che si affianca alla loro normale attività di tutela e promozione dei rispettivi territori e produzioni vitivinicole, e intende rappresentare, valorizzare e tutelare gli interessi collettivi della intera filiera vitivinicola pugliese di qualità rappresentata dalla produzioni a Denominazione di Origine, collaborando attivamente con le istituzioni per promuovere politiche e iniziative che sostengano la sostenibilità e il valore dell’intero settore vitivinicolo pugliese.
Fonte: Corriere dell’Economia.
Vino e potere, storia delle vigne di Bruno Vespa.
Dall’8 all’11 giugno, il governo (o almeno gran parte) si sposta in Puglia nella Masseria Li Reni (a Manduria in provincia di Taranto) al richiamo della terza edizione del Forum in Masseria. Una struttura agricola del ‘500, nel cuore del territorio salentino, diventerà così lo spazio dedicato al confronto su svariati temi dell’ambito politico. Di proprietà della famiglia Vespa dal 2015, la masseria è stata sottoposta a importanti lavori di restauro conservativo che hanno permesso di mettere in piedi un resort di lusso, con tanto di spa e ristorante, mantenendo la struttura originale. È in questa cornice che il giornalista porta avanti un’altra sua grande passione: quella del vino. Fin dagli anni ‘70 Bruno Vespa si è dimostrato un grande entusiasta del nettare di Bacco, un amore che lo ha portato a creare, insieme ai figli Alessandro e Federico, il brand Vespa Vignaioli per Passione, ormai noto sul mercato sia italiano che internazionale.
Fonte: Gambero Rosso.
STAMPA ESTERA
When wine is crucial to cultural identity.
Autocrats have routinely tried to destroy wine production. The Pour. For most people, wine is a commodity on a shelf, a treat for when the mood strikes. For the mass-market companies, wine might as well be pencils or paper towels — merchandise to move. But for serious-minded producers and fans, wine has a far deeper meaning that cuts almost to the core of human existence. Among those who understand this view of wine are autocrats and wouldbe dictators. Throughout history, authoritarians have sought to suppress cultural expressions that deviate from the party line, whether books, film, music, religion or wine. It is no less true in our own times. Within the last century, dictatorial governments have routinely tried to destroy wine production, if that suited their needs. They have bent and shaped traditions to fit their own desires. They have also seen wine as a desirable commodity, looting vast amounts for themselves as the Nazis did in France during World War II. The Soviet Union routinely sought to transform the local winemaking customs of its constituent republics, discouraging, for example, the winemaking culture of Georgia, and instead creating vast state vineyards that could supply enormous amounts of wine for the Russian market. Likewise, in the Alentejo region of southeastern Portugal, the tradition of making wine in clay talha, amphoralike vessels, largely disappeared in the mid-20th century as the dictatorship of Antónic, de Oliveira Salazar pushed for centralized wine production. In Spain under Franco, regional methods died off as the government channeled wine into bulk production. Growers were encouraged to leave the countryside for factory work in the cities, abandoning vineyards and other agricultural pursuits. As each of these countries became more democratic in the last few decades, local wine cultures were resuscitated. Diverse wines of Spain, Portugal and Georgia are now among the most interesting and exciting in the world. I’ve been thinking about this history more because it’s still playing out today, in Ukraine, Armenia and Iran. In late February, I attended Vines and Threads, an event in Providence, R.I., intended to raise awareness of how Russia’s invasion of Ukraine threatened its distinctive culture. The event included discussions and presentations of fashion and style, music, food and wine, including a tasting of the sparkling wines of Artwinery, said to be the largest sparkling wine producer in Eastern Europe.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls
A risentirci a domani.