Venerdì 17 giugno (ore 10:00 on-line sulla piattaforma ZOOM) il primo focus del Trittico Vitivinicolo Veneto 2022, evento di Regione, Veneto Agricoltura, ARPAV e UVIVE. I tecnici regionali faranno il punto sull’andamento climatico (preoccupa la prolungata siccità) e lo stato fitosanitario (buono ma incombe la flavescenza dorata). Nell’occasione saranno fornite anche le prime indicazioni di produzione.
Il punto “in diretta” sullo stato fitosanitario e vegetativo del vigneto veneto sarà fatto domani, venerdì 17 giugno (ore 10:00), on-line sulla piattaforma ZOOM (iscrizioni qui: https://1trittico2022.eventbrite.it/), in occasione del primo focus del Trittico Vitivinicolo Veneto 2022 (i prossimi due incontri si svolgeranno ad agosto – previsioni vendemmiali; e dicembre – consuntivo della raccolta delle uve).
Il focus di domani, organizzato da Regione, Veneto Agricoltura, ARPAV e UVIVE, rappresenta ormai da molti anni un momento molto atteso dal mondo vitivinicolo in quanto viene presentata la fotografia dello stato di salute del vigneto regionale, suddiviso per zona di produzione, in un momento cruciale della stagione viticola. Nell’occasione sarà analizzato l’anomalo andamento meteo del primo semestre 2022 in rapporto alla coltura della vite (Francesco Rech, ARPAV) e verificato lo stato di salute (che al momento sembra buono) del vigneto nelle diverse aree di produzione regionali (Diego Tomasi in rappresentanza del sistema dei Consorzi di Tutela del Veneto). Infine, la Regione del Veneto (Enrico Battiston) presenterà i servizi informativi messi in campo in tema di lotta alla flavescenza dorata, un problema che sta creando non poche preoccupazioni tra i viticoltori veneti.
Venerdì 17 giugno (ore 10:00 sulla piattaforma ZOOM) il primo focus dello storico Trittico Vitivinicolo, evento di Veneto Agricoltura con Regione, ARPAV e UVIVE. Il punto sull’attuale fase fenologica nelle diverse aree vitivinicole, le primissime proiezioni di produzione e le indicazioni della Regione per far fronte alla diffusione della flavescenza dorata. Caner: importante l’osservanza dei consigli e delle prescrizioni che vengono fornite dagli esperti nei bollettini fitosanitari regionali.
Per il vigneto veneto l’annata 2022 sarà ricordata – almeno fino a questo momento – per le scarse precipitazioni, che in alcune aree stanno creando non poche preoccupazioni tra i produttori. Un’annata che richiederà grande attenzione da parte dei tecnici di campagna, che comunque in passato hanno già dimostrato di saper affrontare con alta professionalità situazioni ben più difficili. Fondamentale per una buona vendemmia sarà ovviamente l’andamento climatico da qui in avanti.
“La situazione del vigneto veneto – sottolinea l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner – è seguita con attenzione per l’importanza che il settore riveste nell’economia veneta. Le strutture tecniche regionali stanno monitorando lo stato dei vigneti e collaborano con le cantine e i consorzi di tutela fornendo le indicazioni più opportune per accompagnare lo sviluppo della coltura e contrastare le criticità. Confidiamo in un decorso meteorologico normale nelle prossime settimane e auspichiamo la scrupolosa osservanza dei consigli e delle prescrizioni che vengono fornite dagli esperti nei bollettini fitosanitari per conseguire positivi risultati in termini produttivi e qualitativi per i vini veneti. Le Istituzioni faranno la loro parte ma deve essere la responsabilità del sistema e di ogni singolo viticoltore compiere ogni azione per preservare il patrimonio produttivo regionale”.
Il punto sullo stato fitosanitario e vegetativo del vigneto veneto alla vigilia dell’estate, nonché la valutazione delle primissime stime di produzione e le indicazioni della Regione del Veneto per far fronte alla diffusione della flavescenza dorata sono in programma il prossimo 17 giugno (ore 10:00) in occasione del primo incontro dell’ormai storico Trittico Vitivinicolo promosso da Veneto Agricoltura, con Regione, ARPAV e UVIVE. L’appuntamento si svolgerà on-line sulla piattaforma Zoom (iscrizioni qui: https://1trittico2022.eventbrite.it/).
Il focus sarà innanzitutto l’occasione per analizzare l’andamento meteo del primo semestre 2022 in rapporto alla coltura della vite (Francesco Rech di ARPAV) e verificare lo stato di salute del vigneto nelle diverse aree di produzione della nostra regione (Diego Tomasi in rappresentanza del sistema dei Consorzi di Tutela del Veneto). Come accennato, la Regione presenterà ai viticoltori i propri servizi in tema di lotta alla flavescenza dorata. Vediamo, in sintesi, come si presenta “in diretta” la situazione nei principali areali vitivinicoli regionali, ricordando che l’analisi dettagliata sarà effettuata nell’incontro on-line di venerdì 17 giugno.
Bardolino – Custoza
Nell’area di Bardolino e Custoza, l’annata 2022 si sta caratterizzando, fino a questo momento, per un andamento climatico molto asciutto, come del resto in tutto il Veneto. La primavera sarà ricordata tra le più siccitose degli ultimi anni. Ciò ha comportato un ritardo del germogliamento, comunque ottimo, uniforme e costante, di 5/6 giorni rispetto alla scorsa annata, recuperato successivamente grazie alla calda prima decade di maggio. Oggi la fase fenologica registra addirittura 3/4 giorni di anticipo. Le piogge, come accennato, sono state molto scarse, registrando punte di soli 12/13 mm negli eventi piovosi più importanti. Di conseguenza, la pressione delle malattie fungine, a cominciare dalla peronospora, non si è fatta sentire. Più importante invece risulta essere la presenza di oidio nelle varietà più sensibili, come la Cortese, ben contenuta però dai trattamenti antiparassitari. La grave carenza idrica, fin dal mese di aprile, ha costretto i viticoltori ad intervenire con l’irrigazione artificiale, soprattutto nei vigneti caratterizzati da terreni ghiaiosi.
Valpolicella
Anche in questo pregiato areale vitivinicolo veronese si segnala un germogliamento regolare iniziato nella prima decade di aprile, in ritardo di qualche giorno rispetto alla media storica. La fioritura è stata rapida, conclusasi in una settimana nell’ultima decade di maggio. Al oggi, la fenologia media si presenta buona con acini della dimensione dei grani di pepe. La fertilità delle tre varietà principali (Corvina, Corvinone, Rondinella) risulta invece leggermente inferiore rispetto alle medie storiche varietali, ma in linea con l’annata 2021. Per quanto riguarda le patologie, la peronospora si è manifestata con qualche infezione dopo le piogge dell’ultima decade di maggio, ma grazie ai modelli previsionali è stata gestita adeguatamente dai viticoltori. L’oidio invece, in particolare in collina, sta dando filo da torcere a tecnici e operatori, visto che nella fase fenologica di quarta/quinta foglia si è manifestato in più parti. Fortunatamente i viticoltori hanno saputo agire di anticipo arginando il temile fungo. Per quanto riguarda gli insetti, la tignoletta della vite ha avuto un volo abbastanza disturbato dovuto all’andamento meteo-climatico e alla fioritura molto veloce. Infine, si segnala la presenza a macchia di leopardo della prima generazione di adulti di erasmoneura vulnerata.
Vicenza
Anche nel vicentino, il germogliamento di quasi tutte le varietà di vitigni si è manifestato con una decina di giorni di ritardo, a causa dell’andamento climatico, che però è stato via via recuperato grazie alle alte temperature di maggio, tanto che la fioritura è giunta addirittura con una decina di giorni di anticipo rispetto alle medie storiche. Sotto il profilo fitosanitario preoccupa la presenza della flavescenza dorata. Pochi invece i casi segnalati di oidio e peronospora. Per quanto riguarda le previsioni di vendemmia, stante le cose, la raccolta delle varietà precoci, annunciate in quantità media e in linea con gli ultimi anni, dovrebbe iniziare attorno al 15-18 agosto. Il Pinot Grigio invece dovrebbe subire un leggero calo produttivo a causa delle difficoltà nella ripresa vegetativa. Relativamente alle varietà di uva a bacca bianca (in particolare la Garganega) ci si attende una quantità standard rispetto alla media storica; le uve a bacca nera in questo momento presentano invece una grande difformità: il Tai Rosso in particolare presenta situazioni non omogenee; per il Merlot si annuncia un’annata particolarmente felice.
Colli Euganei
Nei Colli Euganei la situazione in vigneto si presenta al momento buona, sia per la sanità delle uve che per la loro quantità. Le varietà precoci sono nella fase di pre-chiusura grappolo, le altre di ingrossamento acini. Relativamente alla peronospora, i pochi casi segnalati sono sotto controllo; meglio ancora va per l’oidio per il quale al momento non ci sono segnalazioni. Nei vigneti a conduzione biologica viene invece segnalato qualche caso di black rot (marciume della vite). La temuta flavescenza dorata viene monitorata con il controllo in campo delle piante sintomatiche e con la loro eventuale estirpazione. Per quanto riguarda la tignoletta della vite, sono state posizionate le trappole per il monitoraggio della seconda generazione. Ciò che più preoccupa i viticoltori dei Colli Euganei è la prolungata siccità: un inverno siccitoso seguito da una primavera caratterizzata da poche piogge di scarsa intensità stanno creando forti preoccupazioni tra i produttori.
Prosecco DOC
Nell’ampio areale del Prosecco DOC, il vigneto (si intende la varietà Glera) è giunto alla fine dell’allegagione-ingrossamento degli acini, fase che si presenta ottimale. I tecnici del Consorzio di Tutela ricordano che in questi giorni si rendono necessarie le operazioni di gestione della chioma con defogliature e cimature. Il livello produttivo si annuncia complessivamente buono, in linea con i rilievi effettuati sul territorio, ad esclusione di alcune aree grandinate che a fine maggio hanno subito danni significativi. Anche lo stato fitosanitario del vigneto si presenta complessivamente buono: le primarie di peronospora giunte in questo periodo hanno una bassa incidenza. Il principale problema è rappresentato invece dalla crescente presenza della flavescenza dorata, per la quale viene raccomandato ai viticoltori di effettuare un attento monitoraggio del vigneto per rimuovere tempestivamente le piante infette.
Conegliano-Valdobbiadene Prosecco DOCG
L’annata vitivinicola in corso non presenta, al momento, particolari difficoltà dal punto di vista fitosanitario, con esclusione del grosso problema della flavescenza dorata che obbliga i viticoltori ad estirpare le piante colpite, sostituite con nuove piante che ovviamente non entrano subito in produzione. La fertilità delle gemme viene definita “media” e i grappoli sono già giunti ad una fase avanzata di allegazione. Le alte temperature di questa anomala primavera, con punte oltre i 30 gradi, stanno caratterizzando la stagione, come pure le scarse precipitazioni che, non dovessero arrivare nei prossimi 10/15 giorni, potrebbero creare grosse difficoltà alla piante. Va poi ricordata la forte grandinata di fine maggio che ha colpito una fascia di 30 km dell’areale.
Veneto Orientale
Anche le aree del Lison-Pramaggiore, Piave e Venezia DOC reclamano la scarsità di precipitazioni che sta caratterizzando fino a questo momento l’annata 2022 in tutto il Veneto. Le basse temperature primaverili hanno ritardato la fase di germogliamento, ma fortunatamente alcune precipitazioni registrate tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio hanno garantito un po’ di ristoro all’apparato radicale delle piante. Allo stesso tempo, però, ciò ha messo alle viti un po’ di pressione fungina, che però grazie alla professionalità dei tecnici è stata ben controllata. Nella seconda e terza decade di maggio, temperature spesso sopra i 30 gradi e le scarse precipitazioni hanno di fatto bloccato la peronospora. Le alte temperature hanno inoltre garantito un recupero del ritardo iniziale anticipando di qualche giorno la fioritura e la successiva allegazione. Per questo motivo si prevede la raccolta delle varietà precoci, come il Pinot Grigio, attorno al 22-25 di agosto. Anche nel Veneto Orientale prosegue in questo periodo la lotta obbligatoria allo Scaphoideus titanus, vettore della flavescenza dorata, nonché l’attività di formazione attivata dal Consorzio stesso, d’intesa con il CREA, a favore dei propri associati in merito al rilevamento e al riconoscimento in campo degli stadi giovanili e a breve anche degli adulti di questo dannosissimo insetto.
Mercoledì 16 giugno (ore 9:30 su ZOOM) è in programma il primo focus del Trittico Vitivinicolo, storico evento di Veneto Agricoltura con Regione, Avepa, Arpav, CREA-VE e Università di Padova. Il punto sullo stato del vigneto veneto, un po’ in ritardo rispetto alla media stagionale e bisogno di belle giornate di sole; le primissime indicazioni di produzione; un focus sul futuro della viticoltura di precisione.
Il punto sullo stato del vigneto veneto alla vigilia dell’estate è in programma domani, mercoledì 16 giugno (ore 9:30), in occasione del primo incontro del Trittico Vitivinicolo promosso da Veneto Agricoltura, con Regione, Avepa, Arpav, CREA-VE e Università di Padova. A causa delle restrizioni anti Covid, l’atteso focus si svolgerà online sulla piattaforma Zoom (iscrizioni su: https://bit.ly/3geioT8).
Nell’occasione sarà presentato l’andamento meteo del primo semestre, valutato l’andamento fenologico nelle diverse aree di produzione vitivinicola del Veneto e fatto il punto sul futuro e le potenzialità della viticoltura di precisione.
Per il vigneto veneto quella che si sta presentando è senz’altro un’annata particolare, che richiede grande attenzione da parte dei viticoltori, ma che al momento non desta particolari preoccupazioni. Fondamentale sarà l’andamento climatico da qui in avanti: servono innanzitutto belle giornate di sole con buone temperature.
Serve grande attenzione. Mercoledì 16 giugno (ore 9:30 su ZOOM) il primo focus dello storico Trittico Vitivinicolo, evento di Veneto Agricoltura con Regione, Avepa, Arpav, CREA-VE e Università di Padova. L’analisi dell’attuale fase fenologica, un po’ in ritardo, nelle diverse aree. Sotto i riflettori anche il futuro della viticoltura di precisione.
Per il vigneto veneto quella che si sta presentando è senz’altro un’annata particolare, che richiede grande attenzione da parte dei tecnici di campagna, ma che al momento non desta particolari preoccupazioni. Fondamentale sarà l’andamento climatico da qui in avanti: servirebbero ovviamente belle giornate di sole accompagnate da buone temperature. Il punto sullo stato del vigneto veneto alla vigilia dell’estate è in programma il prossimo 16 giugno in occasione del primo incontro dell’ormai storico Trittico Vitivinicolo promosso da Veneto Agricoltura, con Regione, Avepa, Arpav, CREA-VE e Università di Padova.
L’appuntamento sarà online – causa restrizioni anti Covid – sulla piattaforma Zoom (https://bit.ly/3geioT8) alle ore 9:30.
Come ogni anno sarà presentato l’andamento meteo del primo semestre e testato il polso alle diverse aree di produzione vitivinicola della nostra regione. A tal proposito, (https://youtu.be/l57x1Di7xB8) Veneto Agricoltura ha realizzato un interessante video che riassume l’andamento dell’attuale fase fenologica dei vigneti dell’area del Bardolino-Custoza, della Valpolicella, delle Colline vicentine, dei Colli Euganei, dell’area del Conegliano-Valdobbiadene DOCG, del Prosecco DOC e del Veneto Orientale.
In estrema sintesi, partendo dall’entroterra del Lago di Garda, la situazione fitosanitaria nei vigneti dell’area Bardolino-Custoza risulta essere più che buona. Le basse temperature invernali e poi del mese di aprile hanno rallentato l’andamento vegetativo di 10-12 giorni. Le gelate del 7 e 8 aprile non hanno fortunatamente interessato le zone collinari. Attualmente le piante sono in piena fioritura. Casi di peronospora si registrano fortunatamente solo in maniera isolata in quanto negli ultimi due mesi si sono aperte delle finestre per poter intervenire tempestivamente e adeguatamente con i trattamenti di difesa dei vigneti. Qualche ingiallimento è presente a macchia di leopardo dovuto all’andamento meteo del mese di maggio, piovoso e con basse temperature.
Anche in Valpolicella la ripresa vegetativa è stata ritardata dall’anomalo andamento meteo di aprile e maggio. Nei vigneti si registrano casi di ingiallimento determinati dalle basse temperature del suolo che hanno limitato il trasferimento alle piante dei minerali quali il ferro, il manganese e lo zinco. La produzione di Corvina, Corvinone e Rondinella si annuncia in perfetto equilibrio. Forse per la varietà Corvinone la produzione potrebbe essere superiore alla media. I tecnici e i produttori prevedono un’annata di grande qualità, soprattutto se il meteo virerà definitivamente al meglio consentendo il recupero del ritardo fenologico.
Nelle Colline vicentine i tecnici del Consorzio ricordano che il germogliamento e la fioritura sono in ritardo di 15 giorni. Fortunatamente, come in tutte le aree collinari venete, le gelate di inizio aprile non hanno causato danni alle viti. L’annata anomala insegna però che sempre più si rende necessario saper meglio interpretare il terroir e di conseguenza le tecniche agronomiche, la viticoltura di precisione, la concimazione, la gestione in verde, ecc. In altre parole, è importante “scoprire” il valore della naturalità del vigneto per poterlo poi lavorare più agevolmente.
Sui Colli Euganei i vigneti in questo momento sono in piena fioritura anche se qualche varietà sta già affrontando l’allegagione, ovvero la fase iniziale dello sviluppo dei frutti. Ad oggi non si segnalano particolari problemi dovuti alla peronospora e all’oidio; qua e là si nota un po’ di macchie d’olio sulle foglie. In sostanza gli interventi di copertura hanno funzionato, a conferma dell’alto livello ormai raggiunto dai nostri viticoltori. Va invece segnalato che in pianura, purtroppo, le gelate tardive di aprile qualche serio problema lo hanno creato, non resta che attendere per valutare i reali danni.
Passando al mondo Prosecco, nell’area Conegliano-Valdobbiadene Superiore DOCG sembra che al momento tutto stia filando bene; la fioritura sta iniziando in questi giorni e tutto è sotto controllo. Per quanto riguarda invece l’estesa area del Prosecco DOC, comprendente le zone di pianura, l’annata – sostengono i tecnici – è sì anomala e complicata, a causa dell’andamento climatico di aprile e maggio, che tra l’altro ha portato anche qualche grandinata, ma comunque è sotto controllo. Il coordinamento tra Consorzio, tecnici di campagna e produttori funziona e questo fa ben sperare. Senz’altro l’andamento meteo fin qui registrato non ha reso le cose semplici, ma in questo momento è prematuro parlare di perdite produttive, come è stato fatto, in quanto da qui alla vendemmia sono numerose le variabili che andranno ad incidere sul risultato finale, a cominciare dal meteo e il peso finale del grappolo.
Tutto sotto controllo, infine, anche nella grande area dei Vini Venezia DOC, che interessa sia la provincia di Treviso che di Venezia. Anche qui le fredde temperature primaverili hanno rallentato le fasi fenologiche della vite. La fioritura è in ritardo di 8 giorni, in particolare per lo Chardonnay, ma anche per il Pinot Grigio, il Cabermet, il Raboso, il Tocai e il Verduzzo, tipiche produzioni di questo importante territorio vitivinicolo veneto.
L’analisi dettagliata del vigneto veneto sarà comunque presentata nella mattinata del 16 giugno, durante la quale – d’intesa con l’Università di Padova- TESAF e il Crea Viticoltura ed Enologia di Conegliano – si parlerà anche del futuro della viticoltura di precisione.