VINITALY 2023: LE DONNE DEL VINO ESPLORANO I NUOVI TRENDS IN SETTE CALICI

DOMENICA 2 APRILE CRISTINA MERCURI, CANDIDATA A DIVENTARE MASTER OF WINE, GUIDA LA DEGUSTAZIONE «NEW TRENDS – WINE TO THE MOON AND BACK» CON VINI DA PAESI DEL VECCHIO E NUOVO MONDO PER SCOPRIRE LE NUOVE FRONTIERE ENOLOGICHE.

VINITALY 2023: LE DONNE DEL VINO ESPLORANO I NUOVI TRENDS IN SETTE CALICI

Quali sono le nuove frontiere del vino? Come potrà una delle industrie più vicine all’ambiente adeguarsi al cambiamento? Che cosa vogliono i nuovi consumatori? Domande a cui cercheranno di dare una risposta le Donne del Vino a Vinitaly 2023 proponendo un’insolita degustazione domenica 2 aprile alle 11,30 (Palaexpo, sala Tulipano, piano  – 1) dal titolo «New trends – Wine to the moon and back». Per accrediti: press@ledonnedelvino.com, donne@ledonnedelvino.com.

Ad accompagnare il viaggio attraverso le nuove frontiere di consumo è stata chiamata Cristina Mercuri, wine educator, candidata a diventare la prima Master of Wine donna italiana. Seguendo il tema dell’anno «Donne, vino: un mondo unito», si assaggeranno sette calici da diversi paesi del Vecchio e Nuovo Mondo per scoprire come le Donne del Vino stiano contribuendo concretamente a un futuro più sostenibile. Un evento che coinvolgerà anche il network internazionale costituito dal 2019 con dieci associazioni femminili in altre parti del mondo e con cui si sta lavorando per creare una solida alleanza capace di accrescere le opportunità e l’internazionalizzazione.

«Ci stiamo confrontando con le Donne del Vino di tutto il mondo – dice la presidente nazionale delle Donne del Vino Daniela Mastroberardino – così da comprendere l’attualità del momento che viviamo e il futuro che ci aspetta. In questa prospettiva, ci confronteremo in una degustazione sui nuovi trend del vino, per interrogarci sulle innovazioni che ci possono far cogliere nuove opportunità e sulla riscoperta di alcuni metodi di produzione della tradizione e che possono essi stessi essere una possibilità di identità interessante per il mercato. Un viaggio verso la luna e ritorno, come abbiamo voluto titolarla con Cristina Mercuri che condurrà questo interessante confronto. Il nostro evento di punta al Vinitaly rappresenta bene lo stato dell’arte dell’associazione, la sua capacità di interpretare la complessità di un settore, quello del vino, attraversato da tante spinte, e riassumere il nostro messaggio di lavorare per un mondo dove la differenza sia ricchezza».

«Sostenibilità ambientale e sociale – aggiunge Mercuri – sono i nuovi trends che rivelano un consumatore sempre più consapevole e attento. Il mercato di domani andrà verso la direzione di produrre vini più sostenibili non solo economicamente, ma anche dal punto di vista ambientale e sociale. Azioni in vigna, approcci produttivi in cantina ma anche innovazione nel packaging si diffondono e incontrano i bisogni delle prossime generazioni».

LE DONNE DEL VINO FESTEGGIANO 35 ANNI DI ATTIVITÀ

Un Vinitaly importante per l’Associazione di enologia al femminile più grande del mondo che quest’anno festeggia i 35 anni di attività. Nata nel 1988, conta oggi 1059 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. L’associazione è senza scopi di lucro e promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nel 2019 hanno costituito un network internazionale con 10 associazioni simili in altre parti del mondo. Durante la IIª Convention mondiale delle Donne del Vino ospitata al Simei Milano a novembre 2022, hanno siglato un patto internazionale di collaborazione con le rappresentati di Amuva – Argentina, The Fabulous Ladies’ Wine Society-Australia, 11 Frauen und ihre Weine – Austria, Chile, Wow- Croazia, Femmes de Vin – Francia, Baia’s Wine – Georgia, Vinissima – Germania, Women in Wine – Nuova Zelanda, Las Damas del Pisco – Perù. Le Donne del Vino italiane promuovono indagini sul gender gap nelle cantine e sull’uso del vetro leggero. La collaborazione con università e strutture formative ha permesso un forte incremento dell’attività didattica in favore delle socie specialmente nei settori del marketing e della comunicazione. Dall’anno scolastico 2021-2022 è partita la sperimentazione del progetto D-Vino per introdurre l’insegnamento del vino negli istituti turistici e alberghieri direttamente organizzato dalle Donne del Vino. Le socie stanno realizzando il primo ricettario italiano che parte dal vino o dai vitigni autoctoni per descrivere i piatti della tradizione locale. Le azioni in favore della salvaguardia dell’identità locale e del patrimonio storico del vigneto italiano comprendono anche le degustazioni sui vini da “vitigni reliquia” e da “vigneti antichi”. Le Donne del Vino promuovono il turismo del vino en plein air con il progetto Camper Friendly. Contrastano la violenza sulle donne con raccolte di fondi, convegni e azioni di sensibilizzazione come #tunonseisola e il più recente sharing corner del sito per agevolare chi cerca lavoro. Maggiori notizie sono nel sito e nel blog www.ledonnedelvino.com oltre che nel mensile D-News inserto del Corriere Vinicolo.

AL PALAEXPO BEST PRACTICES E CASI CONCRETI
PER LA VITICOLTURA GREEN E COLLABORATIVA
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VINITALY 2023 FONDAZIONE SOStain SICILIA PRESENTA “SOSTAIN, LA SOSTENIBILITÀ MADE IN SICILY”

Un appuntamento dedicato ai principi e ai progetti di viticoltura green messi in pratica nel settore vitivinicolo siciliano: lunedì 3 aprile alle ore 15, nella sala Respighi del Palaexpo alla Fiera di Verona la Fondazione SOStain – promossa dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia – si apre al pubblico nel corso del Vinitaly 2023 attraverso il Forum “SOStain, la sostenibilità made in Sicily”, un momento di confronto e condivisione sui temi dello sviluppo sostenibile delle cantine dell’isola.
In Sicilia, prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica, la Fondazione SOStain si sta facendo promotrice di un programma di buone pratiche a favore dell’ecosistema inserite in un protocollo di sostenibilità socialmente equo ed economicamente efficace che nasce dal basso, dalle esigenze dei produttori per i produttori.
Ad aprire il Forum, moderato dal conduttore televisivo Federico Quaranta, sarà Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, con un intervento dedicato al valore della sostenibilità a livello di mercato. Successivamente Fabio Piccoli, direttore editoriale di Wine Meridian, dedicherà il suo intervento a “Domanda e Offerta di Sostenibilità nel settore del vino”.
Seguirà l’intervento di Alberto Tasca, Presidente Fondazione SOStain Sicilia, che farà un bilancio dei risultati sin qui raggiunti a 2 anni dalla nascita della Fondazione. “Sono molto orgoglioso dei risultati sin qui raggiunti dalla Fondazione SOStain Sicilia”, racconta il presidente Alberto Tasca. “La sostenibilità – continua – è ormai un metodo di gestione consolidato e, per fortuna, sono sempre più i consumatori attenti e consapevoli capaci di distinguere chi compie semplici operazioni di greenwashing da chi invece agisce in modo concreto per portare valore al territorio e alla comunità. Per questo attraverso SOStain un numero sempre più ampio di aziende abbraccia un modello Nature Positive che, combinando criteri economici, ambientali e sociali, restituisca al Pianeta più valore di quanto ne usiamo per operare”.
Subito dopo, Lucrezia Lamastra, responsabile del Comitato Scientifico Fondazione SOStain Sicilia, terrà un intervento intitolato: “Un approccio scientifico a difesa della biodiversità e delle comunità”, focalizzandosi sui temi del disciplinare SOStain, attraverso i dieci requisiti minimi richiesti: dal divieto di diserbo chimico all’utilizzo di materiali eco-compatibili fino a quello di tecnologie energeticamente efficienti.
 Seguirà poi un panel di interventi dedicati a progetti emblematici e collaborazioni:
“La bottiglia 100% Sicilia” è il progetto è a cura di O-I, azienda leader nella produzione di contenitori in vetro presente in 19 Paesi e con 11 stabilimenti in Italia di cui uno in Sicilia, a Marsala, in provincia di Trapani. Grazie al supporto della Fondazione SOStain Sicilia, si è concretizzato il progetto “100% Sicilia”, nato dall’unione di O-I Italy e da Sarco Srl, azienda siciliana che opera nel settore dei servizi ambientali e dei rifiuti: un’iniziativa che mira alla produzione di una bottiglia leggera, in grado di abbattere le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto del vetro, poiché prodotta interamente in Sicilia con vetro riciclato proveniente dalla regione. Nello specifico, infatti, la materia prima è di provenienza siciliana, le bottiglie sono prodotte in Sicilia, vendute successivamente sul territorio e riempite con vino siciliano in modo da compiere un esercizio completo di Closed Loop Economy. Interverrà Ernesto Ghigna, European Wine Marketing Manager di O-I.
“Una seconda vita per i tappi della aziende SOStain” è la nuova collaborazione con Amorim Cork Italia, realtà leader nella produzione dei tappi di sughero, pioniera della “giustizia sociale” per una gestione di valore del capitale umano, da decenni modello anche in materia di sostenibilità ambientale e culturale. L’azienda propone la raccolta di tappi in sughero usati e per ogni tonnellata devolverà i tappi ridotti in granina daranno vita a mobili di design della collezione Suber. Il progetto originario si chiama “Etico” ed è attivo da oltre dieci anni. Per conto dell’azienda interverrà Carlos Veloso do Santos, Amministratore Delegato.
“EduSOStain” sigla invece la partnership con la Fondazione Allianz UMANA MENTE. “Equità sociale con EduSOStain” è questo il titolo dell’intervento di Nicola Corti, Segretario Generale della Fondazione del Gruppo Allianz S.p.A., il quale racconterà il progetto portato avanti con SOStain, nato dalla volontà di offrire opportunità di crescita formativa e professionale nel settore agricolo per soggetti vulnerabili e garantire uno sviluppo socio-economico sostenibile. In partnership con le cantine e con due organizzazioni non profit di Palermo, un gruppo di persone con disagio psichico e alcuni minori a rischio di emarginazione sociale saranno coinvolti in attività formative, finalizzate all’acquisizione di conoscenze e tecniche riguardanti l’agricoltura sostenibile. Questa prima fase propedeutica troverà concreta applicazione con l’allestimento e la cura quotidiana di un orto sociale e biologico, e con la gestione di un punto vendita.

“La sostenibilità fa bene allo sviluppo economico della Sicilia”: Fabio Toscano, ESG Expert Sicilia di UniCredit, relazionerà sul supporto del mondo bancario finalizzati al miglioramento delle prestazioni di sostenibilità delle imprese e degli strumenti a disposizione.

Sono 37 le cantine associate alla Fondazione SOStain Sicilia: tra queste 22 sono già certificate, per 5.131 ettari di superficie vitata e 20.229.200 bottiglie certificate. Queste realtà condividono la volontà di sperimentare buone pratiche finalizzate al rispetto dell’ecosistema, nella valorizzazione della biodiversità e nella creazione di un modello produttivo virtuoso. La Fondazione è aperta a tutte le aziende vitivinicole siciliane, siano esse con orientamento biologico o biodinamico, in grado di adempiere a un disciplinare, basato su 10 requisiti minimi, così da ottenere la certificazione e il marchio SOStain.
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