Pochi giorni dopo la vittoria in Cassazione, la cantina Bottega ha ottenuto un nuovo successo in primo grado nei confronti di un’altra azienda concorrente.
In questo caso la contraffazione riguarda il marchio Petalo Moscato, oggetto di imitazione da parte di altre aziende vitivinicole.
Nello specifico il Tribunale di Varese, sezione penale, ha ritenuto la controparte di Bottega responsabile del reato ascritto, comminando la condanna di 8 mesi di reclusione, 10.000 euro di multa (oltre al pagamento delle spese processuali), la confisca e la distruzione del materiale in sequestro, la pubblicazione a spese dell’imputato della sentenza sul sito internet del Ministero della Giustizia, il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali in favore della parte civile e il pagamento sempre in favore della parte civile di una provvisionale immediatamente esecutiva di 50.000 euro.
Sandro Bottega, Presidente di Bottega S.p.A., dichiara: “L’azienda nostra concorrente aveva venduto sia sul mercato domestico che all’estero dei prodotti caratterizzati da una chiara imitazione dei nostri marchi, che andavano ad indurre in confusione il consumatore, avendo numerose ed evidenti similitudini con i marchi di proprietà Bottega.” L’imprenditore veneto aggiunge: “Sono soddisfatto, non tanto per la vittoria in sede legale, comunque importante dopo anni di attesa, quanto per la tutela del consumatore. Il mio principale intento è infatti quello di evitare che chi acquista un determinato prodotto possa essere indotto a pensare che corrisponda alla qualità Bottega, quando invece corrisponde ad un marchio contraffatto.”
Bottega ha ideato le bottiglie con colori specchiati a partire dal 2001, a conferma di una carriera lunga e articolata in cui ha sempre dimostrato massima originalità ed estrema innovazione, caratteristiche imprenditoriali che, insieme a una qualità riconosciuta negli anni da quasi 400 premi nazionali ed internazionali, hanno portato la cantina e distilleria di Bibano di Godega (TV) ad essere una delle aziende più imitate in tutto il mondo nel settore dei vini e dei distillati. La validità dei marchi registrati nel corso degli anni è stata riconosciuta in Italia e in Europa da diversi organi competenti.
ONAV parlerà di vino alla manifestazione siciliana TAOMODA Week, dall’11 al 15 luglio 2023, con un focus particolare il 12 luglio.
Se ci si fa caso tutti i bei momenti sono accompagnati da un ottimo calice. Anche TAOMODA Week 2023, che si terrà dall’11 al 15 luglio 2023 a Taormina, sarà ovviamente moda, personalità influenti, costume, ma anche vino grazie alla collaborazione con ONAV.
Gli Esperti Assaggiatori delle sezioni siciliane dell’Organizzazione si occuperanno del vino durante tutto l’evento, lo racconteranno e lo serviranno secondo la filosofia dell’Organizzazione. Saranno giornate e serate di commistione tra due forme di identificazione della società italiana corrente, che si mescoleranno, faranno conoscenza e poi amicizia, ma anche di divulgazione.
Mercoledì 12 luglio in particolare sarà una giornata tutta dedicata al settore enologico, con il convegno “Le diversità sostenibili: i racconti dei vignaioli!” che si terrà presso Palazzo Duchi di Santo Stefano alle ore 17.00. Sarà un momento di approfondimento ricco di ospiti provenienti dal mondo ONAV, insieme a produttori che si sono distinti per la loro attenzione alla sostenibilità che illustreranno le loro aziende e le loro storie. Interverranno: la Presidente di TAOMODA Agata Patrizia Saccone; Alessandro Lo Genco, Agronomo e Docente ONAV; Danilo Trapanotto, Consigliere Nazionale ONAV; i produttori Claudia Sciacca (Tenuta Valle delle Ferle, Caltagirone), Seby Costanzo (Cantine di Nessuno, Trecastagni), Santina Cipolla (Tenuta Monte Gorna, Trecastagni) e Loredana Vivera (Cantine Vivera, Linguaglossa); modera l’incontro la giornalista Valeria Lopis.
A conclusione dei lavori, dalle ore 20:00 al Grand Hotel Miramare di Taormina, il banco d’assaggio delle cantine che si sono presentate alla tavola rotonda, con il servizio a cura dei soci delle sedi ONAV Etna, Messina e Catania.
Export italiano di vino – gennaio-marzo 2023
Tutto sommato il dato di sostanziale stallo delle esportazioni italiane di vino era nell’aria: la lievitazione dei prezzi cumulata per tutto il 2022, l’accumulo di prodotto presso i mercati più grandi, traditi forse da aspettative di crescita continua dei consumi ben oltre la fuoriuscita dalla pandemia, a conti fatti rivelatesi errate. Oggi, i dati paiono dire che di vino in giro per il mondo ce n’è fin troppo, e l’indietreggiamento anche dello spumante (Prosecco compreso) ne è la spia più evidente. A cui si aggiunge lo sgonfiamento progressivo dei listini, oggi poco sopra il +3,5%, quando per tutto il 2022 si è viaggiato attorno a una media di +13%. Segno che le aziende italiane stanno trovando ormai sempre più difficoltà a girare gli aumenti della fase produzione, con i mercati che sembrano indicare che la fase di assorbimento pari-pari sia finita definitivamente.
«Vorrei chiedere alla dottoressa Viola quali farmaci ci consiglia di consumare come aperitivo, oppure a cena con gli amici per socializzare al meglio e brindare a qualsivoglia evento, oppure quando si arriva a casa, nervosi, dopo una difficile giornata di lavoro dove abbiamo discusso con i colleghi?
Il vino non è solo un alimento, ma anche un momento di consumo che ci permette di aiutare il nostro umore, farci sorridere per la sua bontà. che sono sensazioni alla base della nostra felicità. Se decidessimo di non consumare più vino, sarebbe forse meglio per la nostra salute e per mitigare la tristezza e la tensione nervosa? Io credo che lo spazio dato a queste illazioni sia eccessivo e possa portare a gravi conseguenze sul nostro stile di vita e compromettere quei pochi momenti di felicità che viviamo. Ma non solo: vorrei chiedere alla stessa dottoressa Viola se può trovare lei lavoro alle centinaia di migliaia di persone che lavorano in Italia nel settore del vino? Che consiglio dà per conferire benessere alle loro famiglie? Ma anche ai consumatori che da alcune migliaia di anni brindano alla vita grazie al frutto del lavoro di queste persone. Cara dottoressa Viola, per amore della notorietà, non è giusto calpestare tradizioni, stili di vita e minare la nostra economia». Lo ha dichiarato Sandro Bottega patron dell’omonima azienda di Bibano (Treviso) tra i principali produttori di vino e distillati italiani e ideatore dei “Prosecco Bar” che stanno spopolando in tutto il mondo, commentando dichiarazioni dell’immunologa Antonella Viola che nel suo ultimo libro ha parlato degli effetti nocivi del vino definendolo “cancerogeno”.