La suggestione rosso corallo nell’interpretazione artistica del carattere del vino Jan Fabre per Ornellaia Vendemmia d’Artista.
“L’annata 2018 ha dato luce a vini di particolare armonia” commenta il direttore della tenuta bolgherese Axel Heinz, “in cui la sinergia e l’interazione tra i diversi terroir della tenuta hanno creato proporzione e complessità. Un vino dalla struttura morbida e setosa in cui tutti gli elementi si fondono in un’espressione di grazia e bellezza.” E in onore a questo senso di proporzione e simmetria, Axel Heinz ha definito “La Grazia” il carattere di Ornellaia 2018.
L’artista chiamato ad interpretare tale carattere è il belga Jan Fabre, personalità eclettica e innovativa del panorama artistico internazionale. Alla continua ricerca di convergenze tra discipline diverse, Fabre propone un’inedita e personale interpretazione dell’arte visiva, coadiuvata da teatro e letteratura oltre a una ricca simbologia.
“La Grazia” di Ornellaia 2018 è il frutto di un’annata foriera di grande equilibrio. Dopo stagioni calde e secche sopra la norma, finalmente la terra ha ricevuto la pioggia e il freddo invernali necessari per un riposo e ripristino del ciclo vegetativo delle piante. La primavera si è tinteggiata di piogge che hanno dato nuova vita al manto della vigna, mentre l’estate è andata ad asciugare e stimolare la formazione dei frutti, culminando con l’invaiatura nelle giornate terse e soleggiate di fine luglio. Alla vendemmia, avvenuta tra il 31 agosto e l’8 ottobre, i grappoli erano sani e ben bilanciati tra acidità e zuccheri.
Ispirandosi a “La Grazia” di Ornellaia 2018 come “dono divino della natura ed equilibrio di simmetrie e proporzioni”, Jan Fabre ha utilizzato il suo linguaggio e il prezioso oro rosso del golfo di Napoli, il corallo, per le sculture che sormontano tre Salmanazar (9 litri): A Candle of Mercy, The Crown of Kindness, The Heart of Virtue. “Credo che l’arte debba conciliare valori etici e principi estetici.” spiega l’artista belga. “Per questo motivo ho deciso di usare forme come il cuore, la corona, la candela e le ali nelle sculture per Ornellaia 2018. Sono simboli di passione, virtù e purezza, che prendono vita attraverso i piccoli rami e le perle di corallo rosso; e in “A Candle of Mercy” o “The Heart of Virtue” si sciolgono, come la grazia fondente del vino di Ornellaia.”
Oltre ai preziosi 111 grandi formati di Ornellaia che verranno messi in vendita, Jan Fabre ha anche disegnato un’etichetta speciale per le bottiglie da 750ml, e infine creato un’opera site-specific per l’Orciaia dell’azienda: una serie di disegni ispirati alle sculture e alla medesima simbologia.
Una delle tre Salmanazar di Ornellaia 2018 “La Grazia” intitolata dall’artista “The Crown of Kindness” sarà battuta – insieme ad altri grandi formati – all’asta online di Sotheby’s che si svolgerà a settembre del 2021.
Collezionisti di tutto il mondo potranno aggiudicarsi i preziosi lotti e li riceveranno direttamente dalla suggestiva cantina di Bolgheri.
Per il terzo anno consecutivo il profitto verrà devoluto a sostegno del progetto “Mind’s Eye” creato dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim.
Jamie Ritchie, Worldwide Head di Sotheby’s Wine racconta: “Questa è la nostra 13esima partnership con Ornellaia per l’annuale appuntamento di Vendemmia d’Artista, ed è un evento molto speciale per noi perché sostiene cause artistiche di valore e combina gli eccellenti vini della tenuta con il genio degli artisti che vi partecipano. Con un’enfasi sui sensi, il progetto Mind’s Eye è stato il beneficiario ideale in questi ultimi tre anni. Attendiamo impazienti l’apertura dell’asta sul nostro sito, che avverrà più avanti nel 2021, con la selezione di bottiglie dell’annata 2018 “La Grazia” illustrata da Jan Fabre, e capitanata come sempre da una Salmanazar unica. Come negli anni precedenti, ci aspettiamo un vasto gruppo di offerenti internazionali desiderosi di acquistare bottiglie esclusive e godere di esperienze uniche”.
Le donazioni raccolte attraverso Vendemmia d’Artista consentono di estendere il progetto a tutti i musei della constellation Guggenheim e far sì che la sua eccellenza continui a guidare la programmazione museale in diverse parti del mondo.
“Con il continuo supporto di Ornellaia, abbiamo avuto la possibilità di ampliare la disponibilità e la risonanza del programma Mind’s Eye” ha commentato Richard Armstrong, direttore del Solomon R. Guggenheim Museum and Foundation. “Ornellaia ci ha aiutato a rimanere connessi con i nostri visitatori attraverso programmazioni ad accesso esteso e la creazione di una nuova guida sensoriale che amplifica l’esperienza dell’essere al museo con un pubblico globale in continuo aumento. Parliamo per conto dei numerosi beneficiari della generosità di Ornellaia quando esprimiamo profonda gratitudine“.
Giovanni Geddes da Filicaja, AD della tenuta bolgherese, ha dichiarato: “Dalla nascita di Vendemmia d’Artista nel 2009 abbiamo raccolto oltre 2 milioni di euro. È un’immensa soddisfazione veder crescere il progetto e sapere che il lavoro che stiamo facendo dà la possibilità alle persone non vedenti o ipovedenti di scoprire l’arte contemporanea attraverso l’uso dei sensi. Allo stesso tempo, il programma Mind’s Eye offrirà presto la possibilità di estendere lo stesso modello non solo in altri musei della fondazione Guggenheim, ma anche in altre istituzioni d’arte nel resto del mondo, e rendere così l’arte accessibile a sempre più persone”.
“9×9=47. Pacco solidale per la ripartenza”, il progetto per riaccendere la speranza.
Nove giovani aziende, quarantasette ristoratori e un’immagine forte e carica di speranza: una vite sradicata e piegata, legata saldamente da tanti fili rossi ad una struttura metallica. “Sebbene sferzati da venti impetuosi siamo già pronti a ricominciare”, si legge nella lettera che accompagna una scatola contenente 9 bottiglie di vino, provenienti dalle cantine degli autori dell’iniziativa, che in queste ore viene consegnata nelle mani dei ristoratori: “tra i più colpiti in questi mesi, coloro che contribuiscono a dare valore ai vini artigiani. Un gesto per far sentire la nostra vicinanza.”
Un anno, il 2020, che ci ha privati del piacere e della gioia di sedere nei nostri ristoranti preferiti, tuttora nell’incertezza di ciò che potrà accadere, ma senza abbandonarci allo sconforto, nutriamo la speranza che al più presto si potrà tornare a lavorare con impegno e dedizione.
Da qui l’idea di regalare a quarantasette ristoratori sparsi in tutta Italia, scegliendo tra tutti quelli localizzati nelle province più piccole e disagiate a causa del lockdown, nove bottiglie di vino, le più rappresentative di ciascuna delle nove aziende, inserite in una scatola a forma di cubo, simbolo di pienezza, solidità e stabilità.
“Gli stessi valori dei quali abbiamo ora bisogno più di sempre, dopo un 2020 terribilmente brutto e un 2021 ancora pieno di incertezze”, commentano i giovani produttori. Ed è per questo che al cubo è stata associata una pianta di vite, simbolo di vita, di adattamento, di resilienza. Un pacco solidale, che porta con sé un auspicio di ripartenza: soltanto uniti i vignaioli e i ristoratori si può ripartire.
I giovani produttori partecipanti all’iniziativa “9×9=47. Pacco solidale per la ripartenza” e i vini nella scatola sono:
Luigi e Valentina Di Camillo – Tenuta i Fauri Abruzzo DOC Pecorino (Abruzzo) – ideatori e coordinatori del progetto –
Paolo Bertani, Leonardo Di Vincenzo, Alfredo Colangelo, Manfredi La Barbera, Marianna Pastore, Loreto Lamolinara, Michael Opalenski – Masseria La Cattiva “Riposata” vino Rosso (Puglia)
Davide Fasolini e Pierpaolo Di Franco – Dirupi Grumello Riserva Valtellina Superiore DOCG (Lombardia)
Alessandro e Felicia Palombo – Luiano Chianti Classico DOCG (Toscana)
Marco Cirese – Noelia Ricci “Il Sangiovese” Predappio Romagna DOC (Emilia-Romagna)
Luca Baccarelli – Cantina Roccafiore “Fiorfiore” Umbria Grechetto IGP (Umbria)
Alessandra Quarta – Sanpaolo Claudio Quarta “Totó Rosso” Campania IGP (Campania)
Diletta Tonello – Tonello “ioTeti” Lessini Durello Metodo Classico (Veneto)
Rocco Vallorani – Vigneti Vallorani “Polisia” Piceno Superiore DOC (Marche)
Dai cioccolatini di Guido Gobino in assaggio con i vini dell’azienda ai soggiorni di coppia nell’agriturismo di Suvereto, le proposte della famiglia Miyakawa per ogni coppia di innamorati.
Assecondando l’idea che San Valentino sia un momento di festa per i sensi, Bulichella e il maestro cioccolatiere torinese Guido Gobino danno vita ad una nuova collaborazione per il 14 febbraio, una selezione dei cioccolatini più significativi del maestro da abbinare ai vini dell’azienda. Con un invito ad esplorare il piacere della combinazione del cioccolato con il vino, gli innamorati più golosi potranno degustare il Tourinot classico, giandujotto con la nocciola tonda gentile delle Langhe, e il Cremino al sale, cioccolatino al gianduja, arricchito con sale marino integrale e olio d’oliva extravergine taggiasco, e due speciali cuori di cioccolato. La selezione verrà proposta, su richiesta, in abbinamento a tutti i vini Bulichella, in particolare con il Syrah in purezza Hide 2015, al costo di 60 euro.
Per gli amanti dei viaggi Bulichella propone una fuga romantica alla scoperta delle bellezze di Suvereto e della Val di Cornia, con base di partenza nell’agriturismo della famiglia Miyakawa, proprietaria dell’azienda agricola. Speciali pacchetti di soggiorni di coppia, da due o tre notti, permetteranno di esplorare ogni angolo del borgo medievale suveretano e le attrazioni circostanti. Oltre al soggiorno in agriturismo con vista sui vigneti, sono inclusi nel pacchetto visita della tenuta e wine tasting, percorsi enogastronomici nei ristoranti della zona, e accesso ai centri termali e ai percorsi di trekking della zona.
Per gli innamorati, infine, che preferiscono trascorrere il giorno di San Valentino nel calore e nell’intimità di casa, Bulichella mette a disposizione il proprio e-commerce per regali speciali. Per acquisti uguali o superiori a 150 euro l’azienda offre un voucher valido per due persone, dalla durata di dodici mesi, per una visita della tenuta e una degustazione dei suoi vini e del suo olio.