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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 15 aprile 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Speciale Vinitaly – L’impennata dell’export.
Secondo l’analisi del 2022 dell’Osservatorio permanente wine monitor nomisma, l’export dei vini abruzzesi ha raggiunto un aumento 10% rispetto al 2021. “siamo nella giusta direzione. I primi cinque mercati di destinazione, dove si concentra il 60% di tutto l’export, sono Germania, Stati Uniti, Canada, Svizzera e Regno Unito.in Asia la Corea del Sud è cresciuta del 25% e il Giappone del 19% – commenta Nicodemi – dove recentemente abbiamo spinto sulla promozione. Siamo stati anche eletti regione vitivinicola dell’anno da Wine Enthusiast un riconoscimento importante per accenderei riflettori sulla nostra regione, sui vini e sul territorio’. Ma non è tutto: con il via libera dal Mipaaf all’introduzione del ‘modello Abruzzo’, i viticoltori si preparano a centrare un obiettivo ambizioso, ovvero rafforzare l’identità dell’enologia regionale, valorizzando i territori e rendendo ancora più riconoscibile la scala dei valori.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Un bilancio molto positivo per la vinicoltura abruzzese.
Mercoledl 5 aprile si è chiusa a Verona l’edizione 2023 di Vinitaly, che ha visto i vini abruzzesi distinguersi durante la •kermesse internazionale con un interesse sempre più crescente da parte degli operatori del settore. Oltre ai tanti momenti istituzionali, in primis con la visita e l’apprezzamento al lavoro svolto dai produttori e dal consorzio da parte del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, gli operatori di tutto Il mondo hanno riempito gli spazi dedicati all’Abruzzo: hanno partecipato con interesse a tutti gli appuntamenti in calendario e degustato una quantità importante di vini all’area tasting consortile.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Il vivo orgoglio per il risultato ottenuto.
Vinitaly ha confermato la centralità della Regione Abruzzo nel panorama italiano. “Tanti approfondimenti hanno saputo accendere i riflettori sui progetti e sui nostri vini. Buyer internazionali si sona interessati alle nostre proposte enologiche e ci sono stati dibattiti con diversi focus: portiamo a casa un bel risultato’, ha detto Alessandro Nicodemi.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – 2022, l’anno dei record per le eccellenze abruzzesi.
Con 13 milioni di litri, ü Montepucnano d’Abruzzo si conferma tra i rossi più venduti d’Itede vini d’Abruzzo sono sulla cresta dell’onda. A dimostrarlo, oltre il grande successo ottenuto al Vinitaly, vi sono anche i dati incoraggianti sul futuro del settore. L’imbottigliato 2022, infatti – considerando le principali Denominazioni di origine controllata Montepulciano d’Abruzzo Doc, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d’Abruzzo Doc, Abruzzo Doc e Doc Villamagna – si attesta attorno a poco più di 100 milioni di bottiglie. E i dati della ricerca su vino e distribuzione moderna a cura di Circana, confermano 11 Montepulciano d’Abruzzo tra i primi tre vini rossi più venduti in Italia, con quasi 13 milioni di litri..
Fonte: Centro.
Vini “eroici” Nel calice il gusto ci guadagna.
I declivi trentini sono specializzati nella produzione d’alta quota Lo stile regionale premiato dalla newyorchese ‘Wine Enthusiast’ Vini “eroici” Nel calice il gusto ci guadagna Vigneti ‘eroici’, che si spingono oltre i 700 metri di quota e che assicurano produzioni di qualità, hanno convinto la prestigiosa rivista newyorkese Wine Enthusiast a proclamare il Trentino ‘Wine Region of the Year 2020′. Ma il territorio è apprezzato a livello internazionale anche per la qualità dell’offerta outdoor da vivere a contatto con la natura. Ed ecco allora che unire le due passioni rende l’esperienza indimenticabile, se alla camminata segue il piacere di una visita in cantina e di un calice di vino in compagnia del vignaiolo che lo ha prodotto.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
L’anarcogastronomo ribattezzato Sua Nasità.
Libertario idealista del bien vivre e del bere meglio, Veronelli aveva un approccio multisensoriale a quello che poteva raccontare un vino. E si rammaricava che il suo orecchio non avesse la stessa sensibilità del naso. Coltivava anche la passione dei calligrammi. Gino Veronelli non cessava mai di stupire, anarchico idealista del bien vivre e del bere meglio. Sue millanta idee e progetti per valorizzare l’enorme patrimonio vitivinicolo nazionale e i suoi protagonisti, che fossero umili vignaiuoli del Monferrato come nobili casati delle terre senesi. Mai dare nulla per scontato. «Iniziai a occuparmi professionalmente del mondo del vino solo dopo aver conosciuto Luigi Carnacina.
Fonte: La Verita’.
InCantina – Château Ausone, male le junior.
Personal Svalutazione media del 7% alle aste per i sedici millesimi dal 2000 al 2016 Château Ausone, male le junior di Cesare Pillon Sotto esame, questa settimana, so- no le annate junior di Château Ausone, quelle dell’attuale millennio che vanno dal 2000 al 2016. Vengono esaminate separatamente dalle senior (1934-1999) perché si rivolgono a due diverse tipologie di clientela: mentre ad apprezzare le vendemmie lontane nel tempo sono soprattutto appassionati e collezionisti, ai millesimi più recenti sono interessati investitori, enotecari e ristoratori, il che significa prezzi differenziati e soprattutto andamenti di vendita contrastanti.
Fonte: Milano Finanza.
Tradizione e innovazione: brilla la stella di ornellaia.
Non sarà il cambio alla guardia della direzione della tenuta, con Axel Heinz, dopo 18 anni, alla ricerca di nuove sfide, a togliere luminosità alla stella di Ornellaia, da sempre uno degli astri del panorama vitivinicolo mondiale. Creata nel 1981, a Bolgheri, dal marchese Lodovico Antinori, con il preciso intento di produrre vini di pregio, la tenuta, di proprietà di famiglia Frescobaldi dal 1999, ora può contare, coni possedimenti di Bellaria, su ben 140 ettari vitati, ma soprattutto su un’idea di viticoltura ambiziosa e trasversale, reale punto di contatto tra discipline umanistiche – come confermato dal bel progetto delle Vendemmie d’Artista – nel rispetto dell’idea iniziale, cui contribuì un personaggio geniale come André Tchelistcheff.
Fonte: Sport Week.
Sangiovese di Predappio Un nuovo racconto che diventa corale.
Una dozzina di produttori in una sottozona storica del vitigno romagnolo ha presentato il progetto “Pre Wine” che svela un territorio complesso. Un racconto di vino corale in cui le singole voci si amalgamano senza perdere ciascuna il proprio timbro. Non poteva che essere così in un un territorio enologico come quello di Predappio che è una sorta di vero e proprio laboratorio geologico. E la geologia nel vino conta, specie se la mano dei vignaioli è rispettosa della natura. E qui lo è, dichiaratamente, da tempo. Poi ci sono loro, appunto, gli uomini e le donne che il vino lo fanno e che in questo caso hanno deciso di fare squadra, non solo da ora, ma da adesso in poi in modo nuovo.
Fonte: Corriere Romagna La Settimana.
Undici etichette per esplorare le Terre di Predappio in calice.
Una vera e propria “carta didattica” esemplificativa delle diverse anime del Sangiovese di Predappio. Undici etichette che alla prima edizione di “Pre Wine” hanno raccontato sfumature di terroir e persone. Il “la” lo ha dato “Tratti d’autore” della Cantina sociale Forlì Predappio, un vino quotidiano semplice e gaudente, ben fatto. “Cesco 1938” di Tenuta Piccolo Brunelli, nel nome recupera la memoria della famiglia, oggi in cantina c’è la quarta generazione. Vino compiuto con una sapidità accennata e una vena balsamica propria. Il “Cassiano” de La Fornace è il primo della batteria che passa in barrique e ne trae una dolcezza che chiede ancora tempo.
Fonte: Corriere Romagna La Settimana.
Una passione di famiglia Cantine Sgarzi per la qualità.
Un’attività nata nel 1933 a Castel San Pietro Terme Oggi conta 140 ettari di vigneti sparsi in tutta Italia. «Ci sono alcuni solidi principi che ci tramandano attraverso i secoli. In qualche forma o misura, questi sono comuni a tutte le culture, religioni e civiltà. Questa è la mia semplice lista: sii amorevole, sii coerente, sii autentico, sii positivo, paziente e credente. Ho cercato di infondere questi valori alla mia famiglia, attraverso la passione per il mio lavoro e la mia terra». C’è molto di nonno Luigi nelle parole con cui il nipote Stefano, oggi, racconta i principi che governano il lavoro quotidiano tra le mura e i vigneti dell’azienda vinicola Cantine Sgarzi.
Fonte: Corriere Romagna La Settimana.
Torna l’enoteca Casarsa si svela in attesa di stappare.
Traguardo delle 75 edizioni per la Sagra del Vino: ci saranno dodici giorni di festa. Era già ripartita quasi a pieno regime nel 2022. ma quest’anno tornerà ufficialmente ai vecchi fasti dell’era pre pandemica. ll ritorno dell’enoteca in piazza Italia, cuore di Casarsa, sarà una delle novità principali della Sagra del Vino, che taglia il traguardo delle 75 edizioni. Dodici giorni di festa, da venerdì 21 aprile a martedì 2 maggio. 11 programma completo dell’evento è stato svelato durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta ieri mattina nella biblioteca civica del complesso municipale, alla presenza del sindaco Claudio Colussi, del presidente della Pro Casarsa Antonio Tesolin e del presidente della cantina Vini La Delizia Flavio Bellomo.
Fonte: Gazzettino Pordenone.
Il vino protagonista a Casarsa Dodici giorni di appuntamenti.
Presentata l’edizione numero 75 della Sagra. Previsto il ritorno nell’area centrale dell’enoteca Convegni e illustrazioni di libri a tema enologico. Chioschi gestiti dalle associazioni locali Il vino protagonista a Casarsa Dodici giorni di appuntamenti. Dodici giorni di appuntamenti, dal 21 aprile al 2 maggio, per la 75° edizione della Sagra del vino di Casarsa della Delizia. A presentare il programma sono stati ieri il sindaco Claudio Colussi, Antonio Tesolin, presidente della Pro Casarsa della Delizia Aps, e Manuel Praturlon, vicepresidente de La Delizia viticoltori friulani, in rappresentanza del presidente Flavio Bellomo. Era presente anche Tomaz Vencelij, sindaco di Idrija, con cui si rinnova un gemellaggio nel segno di Pier Paolo Pasolini.
Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.
Segreti del vino, dal corso Onav diciannove nuovi assaggiatori.
Hanno superato l’esame dopo aver seguito le lezioni tenute a Taggia Giovedì 20 una serata dedicata alla degustazione dello champagne Segreti del vino, dal corso Onav diciannove nuovi assaggiatori 119 nuovi assaggiatori assieme, al centro, al delegato provinciale dell’OnavSandro Boldrini a sezione provinciale dell’Onav ha laureato J19 nuovi assaggiatori che hanno brillantemente superato l’esame finale del 7° Corso di primo livello svoltosi a Taggia. Il programma prevedeva in ogni lezione la degustazione guidata di almeno quattro vini, con la red azione di una scheda di valutazione in centesimi, e partiva dalle nozioni sui sensi come la vista, l’olfatto, il gusto ed il tatto, con prove pratiche di sensibilità, attraverso la legislazione che regola il settore, affrontando anche le principali tecniche agronomiche per la produzione di uva di qualità e i processi di fermentazione e di vinificazione in rosso che portano all’affinamento e all’imbottigliamento, fino alla produzione degli spumanti e dei vini passiti e liquorosi.
Fonte: Stampa Imperia.
Cantina Valtidone, un nuovo riconoscimento: tre medaglie al concorso dedicato alla malvasia.
II passito “Luna di Candia” e due versioni del “50 Vendemmie” riscuotono grande successo in terra croata Cantina Valtidone, un nuovo riconoscimento: tre medaglie al concorso dedicato alla malvasia Una medaglia d’oro e due medaglie d’argento perla Cantina Valtidone al 14° Concorso internazionale “Il Mondo delle Malvasie”, organizzato dalla Regione Istriana e Vinistra con il Politecnico di Fiume e l’Università di Zagabria ed il contributo dell’Unione Internazionale degli Enologi. Tra i più prestigiosi al mondo, il concorso si è svolto quest’anno a Porec (in Croazia), e ha visto come sempre in gara i vini ottenuti da una delle varietà di Malvasia secondo la definizione del “Codice Internazionale di Pratica Enologica” dell’OIV.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Cantina di Quistello Il Lambrusco sposa arte e solidarietà in modo sostenibile.
Prima della “Bacca” del Vinitaly il murale nella Vigna di Ivan e un’etichetta per la coop II Ponte. Il dipinto raffigurante “Bacca” realizzato dall’artista Caterina Borghi per lo stand allestito al recente Vinitaly dalla Cantina sociale di Quistello non è stato un episodio isolato. La cooperativa guidata da Luciano Bulgarelli, infatti, da tempo mostra una grande attenzione per l’arte, in diverse forme, non ultima quella relativa alle etichette dei vini. Una scelta, quest’ultima, che si sposa anche con la solidarietà: è il caso del vino chiamato “La ricerca dell’infinito”, bottiglie realizzate in tiratura limitata, tutte numerate, con il ricavato della vendita destinato a sostenere la cooperativa Il Ponte, che segue persone con disabilità.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
Dalla cantina alla distribuzione Vini al cubo, le eccellenze in rete.
Dalla partnership tra Edoardo Freddi e Vinopunto3 nasce l’acceleratore di imprese del settore. «Condividere esperienze e creare network consente di realizzare una sinergia vincente per superare le difficoltà e aiutarsi reciprocamente». Allearsi per accelerare la crescita delle aziende vinicole e favorire lo sviluppo del business sia nel segmento Ho.re.ca che nel commercio al dettaglio. E questo l’obiettivo di “Vini al Cubo”, il progetto nato dalla sinergia tra Edoardo Freddi International, prima realtà italiana di export management nel settore vinicolo con sede a Castiglione delle Stiviere, e Vinopunto3, società di consulenza che opera con attività di marketing e coordinamento commerciale nel mondo del vino.
Fonte: Giorno.
Il figlio del presidente Callegari consulente di Terre d’Oltrepo.
Manager 40enne, ha collaborato con Microsoft e altri colossi internazionali Chiamato a elaborare una strategia aziendale per il rilancio della cantina. Il figlio del presidente Callegari nuovo consulente di Terre d’Oltrepo. La voce circolava già da alcune settimane, maieri l’azienda ha deciso di ufficializzare e rendere nota la nomina di Umberto Callegari, figlio di Lorenzo, presidente della cantina ed ex sindaco di Casteggio, come consulente strategico (in gergo «strategic advisor») del Consiglio di amministrazione del colosso cooperativo oltrepadano. «Così mettiamo a tacere i pettegolezzi che stanno girando e spieghiamo come stanno realmente le cose» chiarisce il patron di Terre, l’altro Callegari della famiglia. Umberto Callegari percepirà 60mila euro lordi per sei mesi di collaborazione.
Fonte: Provincia – Pavese.
Pesaro Wine Festival, musica e altro insieme ai calici.
L’evento in programma oggi e domani al «Cecchi», Villa Caprile Pesaro Wine Festival, musica e altro insieme ai calici Torna il Pesaro Wine Festival, l’iniziativa che promuove il vino d’artigianato nel centro Italia coinvolgendo più di 50 aziende che realizzano il proprio prodotto con pratiche artigiane, che agiscono con rispetto in campagna e in cantina. Una due giorni (in programma oggi e domani, 15 e 16 aprile) di emozioni, degustazioni, formazione e nuove idee che apre le sue porte il sabato alle ore 12. L’edizione 2023 cambia location: «Abbiamo portato il festival nel luogo dove abbiamo sempre desiderato sostiene Gianluca Galeazzi, ideatore della kermesse – l’istituto Agrario Cecchi di Pesaro nella storica sede di Villa Caprile alle pendici del parco naturale del Monte San Bartolo.
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
Taste Alto Piemonte oggi al castello mette in vetrina l’eccellenza dei vini.
Fino a lunedì a \ovara incontri e degustazioni, il settore produce 2 milioni di bottiglie. Il più grande salone dedicato ai vini del territorio è pronto a riaprire i battenti. Oggi alle 11 al castello di Novara si inaugura la sesta edizione di Taste Alto Piemonte, a cui aderiscono 52 aziende delle province di quadrante. Fino a lunedì gli operatori del settore e gli appassionati possono accedere per degustare calici delle ultime annate. La manifestazione organizzata dal Consorzio di tutela nebbioli Alto Piemonte celebra la qualità e il successo di un settore che produce due milioni di bottiglie l’anno delle dieci denominazioni riconosciute: Boca, Bramaterra, Colline novaresi, Coste della Sesia, Fara, Lessona, Sizzano e Valli ossolane Doc, Gattinara e Ghemme Docg.
Fonte: Stampa Novara-Vco.
Un Negroamaro semplice e deciso che non stanca.
Si può affermare con sufficiente sicurezza, che la coltivazione del Negroamaro può risalire all’epoca della colonizzazione greca, nell’VIII-VII secolo a.C. D’altronde anche nel nome vi sono tracce della sua origine, essendo composto da due parole: la latina Negrus e la greca Mavros (nero). Un nome che tradotto vuol dire nero nero che molto probabilmente si riferisce al colore dell’uva prima della vendemmia. Nel tempo quest’uva è stata chiamata in svariati modi, tra i più diffusi sicuramente quello di ionico a sottolineare ancora una volta la sua territorialità. Tutt’oggi in molte zone salentine quest’uva viene chiamata così. Se il nome non è cambiato, quello che sicuramente è cambiato è il vino che se ne ottiene.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Marchio Enoteca, bufera sul bando Monaci: «Silenzio da sette mesi».
L’imprenditore: «II Comune se lo è aggiudicato, perché il liquidatore non procede?» Marchio Enoteca, bufera sul bando Monaci: «Silenzio da sette mesi». «Da mesi sulla vicenda Enoteca è calato il silenzio più assoluto, perpetrando quell’inerzia che ha portato alla chiusura dell’ente». È quanto denuncia Alfredo Monaci, in qualità di socio Aristos, a proposito dell’acquisto del marchio Enoteca Italiana, procedura in mano al liquidatore. Monaci ricorda che il 20 settembre dello scorso anno sono state aperte le offerte per il bando di gara. «Ero presente personalmente – afferma Monaci -, è risultato aggiudicatario il Comune di Siena, segue Tenute Piccini spa e in terza posizione noi». Ma dopo sette mesi, aggiunge Monaci, ancora nessuna notizia ufficiale: «Forse il liquidatore, attento alle terrene vicende politiche, attende le prossime elezioni amministrative per adempiere a un suo dovere? Intanto con il passare del tempo Enoteca italiana continua a perdere prestigio, ruolo e interesse da parte della comunità».
Fonte: Nazione Siena.
Vinitaly parla bolgherese 84 etichette in degustazione.
Soddisfazione del Consorzio: stand raddoppiato a Verona Boldled. Un’edizione soddisfacente quella che si è appena conclusa a Verona con Vinitaly, la fiera del vino più famosa in Italia. Tante le novità presentate dalle aziende bolgheresi, schierate con stand autonomi o dentro al gruppo del Consorzio. L’edizione 2023 infatti ha visto uno stand raddoppiato per il Consorzio di Tutela Bolgheri Doce Bolgheri Sassicaia che è passato da 56 a 108 mq con a disposizione dei partecipanti ben 84 etichette in degustazione. «Vinitaly2023 è stato ottimo con tante presenze molto eterogenee — ha commentato la presidente del Consorzi o Aibiera Antinori— ma di buon livello. Ci ha fatto piacere rivedere anche appassionati asiatici. C’era un buon spirito generale, complice anche l’uscita dalla pandemia.
Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.
BioAvversità Mencini e l’agricoltura fuori posto.
Un nuovo viaggio nelle regioni dello Stivale, fra le colline del Prosecco del Nordest, i meleti della trentina Val di Non, i noccioleti del centritalia: con “Bioavversità” (Kellermann Editore. pag. 288, euro 18), sottotitolo “Il vizio delle monocolture nelle terre alte”, il giornalista e scrittore veneziano Giannandrea Mencini prosegue l’indagine sullo “stato di salute” del nostro territorio: a complemento del precedente e più volte premiato saggio “Pascoli di carta”, dedicato a speculazioni e problematiche delle zone di alpeggio. «Le tre grandi inchieste che affronto -esordisce Mencini – sono a mio avviso tre casi significativi di trasformazione del paesaggio delle vallate, alla promiscuità agricola si è sostituita la monocoltura, pensiamo alla coltivazione delle viti dedicate al Prosecco, che dalle pianure di Treviso e Vittorio Veneto si estende oramai nel veneziano fino ad Eraclea, o al Friuli-Venezia Giulia».
Fonte: Gazzettino.
Sospeso il volo sulle colline di Collalto.
Domani non si svolgerà l’evento, il Comune ha rilevato la mancanza di autorizzazioni. Zanoni: «Vietare le americanate» Carte inviate anche alla Regione Veneto e alla polizia locale perle verifiche. L’evento “In volo tra le colline di Collalto e Conegliano Valdobbiadene” in programma domani è stato sospeso. Lo spiega Stefano Adami, responsabile dell’organizzazione del tour in elicottero sulle Colline del prosecco e dell’Unesco di Susegana e Collalto. La cantina Conte Collalto aveva dato la disponibilità logistica per il decollo e l’atterraggio dei suoi mezzi aerei. Le autorizzazioni, invece, erano di competenza della società organizzatrice, “E+S Air Srl” di Ogliastro Cilento, in provincia di Salerno. Ieri il Comune di Susegana ha fatto sapere alla società che «La richiesta di nulla osta risulta essere in difetto di una descrizione chiara dell’area ove ubicata, in forma temporanea, l’elisuperficie».
Fonte: Tribuna Treviso.
Dalla cantina alla distribuzione: vini al cubo, le eccellenze in rete.
Catiglione delle Stiviere (Mantova), 15 aprile 2023 – Allearsi per accelerare la crescita delle aziende vinicole e favorire lo sviluppo del business sia nel segmento Ho.re.ca che nel commercio al dettaglio. È questo l’obiettivo di “Vini al Cubo”, il progetto nato dalla sinergia tra Edoardo Freddi International, prima realtà italiana di export management nel settore vinicolo con sede a Castiglione delle Stiviere, e Vinopunto3, società di consulenza che opera con attività di marketing e coordinamento commerciale nel mondo del vino. Il progetto mette insieme esperienze, competenze e strutture diverse per fare network e creare la prima rete commerciale nel settore vitivinicolo che possa aiutare le aziende ad arrivare sui mercati e in tutti i canali di vendita.
Fonte: Il Giorno.
Archiwine: le cantine di design italiane raccontate attraverso una serie TV.
Negli ultimi anni l’Italia del vino ha fatto parlare di sé nel mondo non solo per le sue produzioni di eccellenza ma anche per il moltiplicarsi di nuovi modelli di bioarchitettura che hanno caratterizzato l’accoglienza enoturistica all’insegna di funzionalità e basso impatto ambientale, vere e proprie opere d’arte la cui bellezza ha attratto e incantato visitatori facendo da amplificatore dei brand di cui sono espressione quanto dell’essenza dei territori di cui sono interpreti. Un esempio per tutti la cantina dei Marchesi Antinori nel Chianti Classico, detentrice del titolo di “World’s Best Vineyards 2022”, modello di architettura ipogea firmato da Marco Casamonti che ha riscosso consensi da ogni parte del mondo e non rappresenta certamente un’eccezione nel panorama delle eno cattedrali realizzate da archistar disseminate lungo tutto lo stivale, destinate a diventare volano per la crescita del turismo enogastronomico nostrano.
Fonte: Horecanews.
Il vino della settimana: dal Friuli un rosso che salverà il pianeta.
Da anni il viticoltore Robert Spinazzè, nella sua azienda Terre di Ger in provincia di Pordenone, fa ricerca sui Piwi, vini realizzati con uve resistenti alle malattie fungine che quindi in vigna non richiedono l’uso di diserbanti e pesticidi. Il vino che degustiamo si chiama El Masut ed è un taglio bordolese, ma realizzato proprio con vitigni esistenti: Cabernet Eidos, Merlot Kanthus e Melor Khorus. Un vino floreale, con note di more e piccole spezie; al palato polposo, avvolgente e di ottima beva. Da provare con pecorino e salumi. Il vino della settimana: un viaggio in giro per l’Italia e per il mondo degustando e raccontando il meglio che la terra ci offre, alla ricerca di storie emozionanti, etichette particolari, temi di attualità interpretati dal punto di vista della vigna e della cantina
Fonte: Repubblica TV.
Vino d’eccellenza, l’ingrediente perfetto per una cena di galà in masseria.
Domani, 15 aprile, va in scena un’occasione esclusiva che unisce la buona cucina di Masseria Montalbano, la tradizione della storica azienda Rivera e la maestria dell’Ais Brindisi. Durante la serata, in cui gli invitati andranno alla scoperta della tradizione viticola della famiglia de Corato, non mancheranno sorprese da bere. Sarà una serata per valorizzare le eccellenze del territorio, unendo la professionalità dei sommelier dell’Ais Brindisi, il lavoro di ricerca nelle pluripremiate produzioni delle cantine Rivera, e l’ospitalità di Masseria Montalbano. Una cena di galà all’interno delle eleganti sale di Masseria Montalbano (Ostuni) che metterà in risalto il carattere intenso ed elegante dei grandi vini Rivera in abbinamento alla ricercatezza e raffinatezza dei piatti curati dallo chef Giovanni Curri di Masseria Montalbano.
Fonte: BrindisiReport.
Da oggi inizia la tre giorni dedicata ai vini del vulcano.
Da oggi al 17 aprile negli spazi del “Picciolo Etna Golf Resort”, a Rovittello, Castiglione di Sicilia. Oltre settanta organi di stampa tra giornalisti internazionali provenienti da tutta Europa e dagli States, esperti e blogger di settore. Il file rouge sarà la promozione e l’esaltazione del vino in tutte le sue sfumature partendo da contributi di massima attualità, passando per le degustazioni di 106 cantine con oltre 500 assaggi di diverse referenze.Tra sabato 15 e domenica 16 ci sarà solo da tuffarsi nei vini per esperti e critici: la ricerca scientifica del prof. Sebastiano Torcivia dell’Università di Palermo aprirà la kermesse focalizzandosi sul valore dei vini etnei. Sarà la volta del personaggio di calibro internazionale Oscar Farinetti che ha costituito “Eataly” e spiegherà in che modo si possono commercializzare ed onorare i vini italiani nel mondo.
Fonte: Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.
Vino, una bottiglia di rosso per ogni neonato. Il benvenuto del comune sardo di Sennori ai nuovi cittadini.
Il vino è prodotto da una cantina del territorio e l’amministrazione ha aderito al progetto. Vicesindaco Elena Cornalis: “Essere Città del Vino significa fare cultura ed educazione a consumo consapevole, e promuovere economia del territori. Una bottiglia di vino rosso Isola dei Nuraghi Igt per ogni nato nel comune di Sennori (Sassari). E’ questa l’iniziativa dedicata a tutti i nati del 2023, promossa dall’amministrazione comunale di Sennori, aderendo ad un’idea della Cantina Sorso Sennori, e con il patrocinio dell’Associazione nazionale Città del Vino. La bottiglia si presenta sul fronte con un’etichetta con la scritta “Benennidos”, ovvero ‘benvenuti’, e un’immagine realizzata dall’artista sassarese Angelo Maggi; sul retro lo spazio in cui scrivere il nome del nuovo nato, la data di nascita e la firma del sindaco Nicola Sassu, e, si legge anche “Per omaggiare il lieto evento della tua nascita, momento intriso di emozioni forti, complessità individuali e relazionali e grandi cambiamenti”.
Fonte: Tigullio Vino.
STAMPA ESTERA
Viticulture : Limoux dans sa bulle de prospérité.
Les crémants et blanquette de Limoux Zfic,ent un taux de croissance de 7 à 8% en 2022, portés par un tort développement à rexport. (Crédits DR). Dans une viticulture en crise, Limoux fait figure d’exception. Bénéficiant du marché très porteur des bulles, les crémants et blanquette de Limoux affichent un taux de croissance de 7 à 8% en 2022, portés par un fort développement à l’export. Dans un contexte plutôt morose pour la viticulture régionale, le vignoble limouxin tire son épingle du jeu avec une production orientée de longue date vers les effervescents, ce secteur viticole audois bénéficie d’un contexte très porteur. Au niveau national, les appellations de Crémant ont réalisé, en 2022, le meilleur exercice de leur histoire avec quelque 102,3 millions de cols commercialisés en France et dans le monde, soit une hausse de 5,8% en un an et de 22% sur les cinq dernières années. Les Crémants de Limoux s’inscrivent dans cette dynamique : avec 6,25 millions de cols commercialisés en 2022, ils sont en progression de 7% par rapport à l’année dernière. La part des ventes à l’export s’accroít fortement : elle est passé de 35 à 62% er. dix ans. La Blanquette de Limoux, pilier des bulles limouxines désormais détrônée par le Crémant, semble, elle aussi, bénéficier de ce fort engouement pour les bulles : avec 3,2 millions de cols expédiés cette année, les ventes progressent de 8%. Des demandes de compagnies aériennes A la tête de la Maison Antech, Françoise Antech confirme la dynamique du marché des effervescents de Limoux : « Je rentre de Prowein, Salon international du vin à Düsseldorf. Nous avons eu beaucoup de nouvelles demandes. fi y a notamment deux compagnies aériennes qui nous ont contacté pour proposer du Crémant à bord de leurs avions. C’est la première fois que nous avons ce type de demande… Les Champenois ont fortement augmenté leurs prix et on observe une petite fatigue du Prosecco. La catégorie intermédiaire des Crémants prend de la consistance ».
Fonte: Tribune.
Los jueces abortan la marca vasca del vino Rioja.
El Tribunal Superior de Euskadi anula la autorización otorgada por el Gobierno de Urkullu a Viñedos de Álava. La nueva denominación Viñedos de Álava no podrá comercializar su primera cosecha tras una sentencia del Tribunal Superior de Justicia del País Vasco (TSJPV) que dala razón al Consejo Regulador de la DOC Rioja. Los jueces vascos anulan la autorización otorgada por el Gobierno de Urkullu para que un grupo de bodegueros alaveses comenzaran avendersuvino con esta nueva marca en Espafia ala espera de que la Unión Europea la reconozca definitivamente. La decisión de la Justicia avala los argumentos de la DOC Rioja y cuestiona la decisión adoptada por el Gobierno de Urkullu y su actitud en este procedimiento jurídico que forma parte de una larga batalla por el control institudonal del Rioja. Viñedos de Álava no podrá comercializar sus primeros vinos tras la vendimia de 2023 y su constitución como Denominación de Origen queda en el aire tras los informes negativos de la DOC Riojaydel Ministerio de Agricultura. El dictamen del TSJPV aborta la «protección nadonal transitoria» que el Gobierno vasco concedió a un grupo de bodegueros vascos en octubre de 2022. Con esta decisión del Ejecutivo de Urkullu, una decena de pequefias bodegas alavesas culminaban la primera parte de un largo proceso administrativo con el que pretenden crear una DOC propia que controlada por un consejo regulador vasco quede al margen de las decisiones que se adopten por parte de los 14.000 viticultores y 570 bodegas que integran el Consejo Regulador del Rioja. El Gobierno vasco justificó su respaldo a`Vifiedos de Álava’ como una obligación administrativa y encomendó al Ministerio de Agricultura que registrara ante la Comisión Europea el expediente para que la nueva marca esa reconocida. Una tramitación en curso que deja ahora en una comprometida situación a los impulsores de Viñedos deÁlava porque ya no podrán etiquetar sus vinos con la DOC Rioja.
Fonte: El Mundo.
Comment vendre des cognacs à 50 000 euros.
OUTRE LES PRESTIGIEUX FLACONS D’EAU-DE-VIE, LA MARQUE LOUIS XIII SAIT PROPOSER CE QUE L’ARGENT N’ACHÈTE PAS DES CLIENTS FORTUNÉS DU MONDE ENTIER. L’accueil et la mise en scène • sont soignés. Une centaine de clients du monde entier ont été invités par la marque Louis XIII à passer deux jours à Venise. Finalement, tous sont venus par leur propre moyen, c’està-dire avec leur avion personnel La plupart ont fait escale à Cognac, où ils ont pu visiter les chais de la maison. Dans la Cité des doges, on leur a réservé les plus jolies chambres dans deux hôtels de prestige du Grand Canal. Un premier cocktail réunit cette assemblée cosmopolite dans le palais de la famille Polignac, loué pour l’occasion Le classicisme des lieux contraste avec la contemporanéité des looks. Des hommes arborent vestes de costume brodées de fil d’or, pantalons vert électrique et mocassins sertis de clous argentés. Leurs compagnes portent tenues de soirée plus transparentes que le verre de Murano ou joggings logotypes des marques de luxe du moment. Un petit groupe est venu de Los Angeles. Parmi ses membres, l’épouse du rappeur Snoop Doggy Dogg sirote son coca sous les 7 mètres de plafond du grand salon. D’autres arrivent du Nigeria ou d’Afrique du Sud. Quelques hommes à l’anglais hésitant débarquent du Kazakhstan ou du Kirghizistan. Beaucoup d’Asiatiques viennent de Chine, de Singapour, d’Australie… Leurs points communs à tous : ils sont amateurs de Louis XiIi – dont ils acquièrent chaque année plusieurs dizaines de flacons (à L5 000 C pièce) – et sont riches i millions. Des supervendeurs d’un type particulier Pour réunir cet aréopage, Louis XIII, la maison dirigée par Jean-Philippe Hecquet, a fait appel à son réseau de PCD (prononcer <, picidi », pour Private Client Director), des supervendeurs d’un type particulier, dotés d’un formidable carnet d’adresses, qui accompagnent leur clientèle dans leur moindre demande.
Fonte: Figaro.
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A risentirci a domani.