Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di lunedì 24 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Alessia Antinori «Le imprese familiari tengono, grazie a manifattura e Made in Italy. Pronti a correre più giovani alla guida» – Alessia Antinori «E ora largo ai giovani».
«Facciamoli rientrare dall’estero, ci daranno una visione internazionale L’alimentare è centrale» if aspetto «più difficile è trasmettere i valori», ma bisogna riuscire a farlo se si vuole che l’azienda continui nel tempo. «Nostro padre è ancora molto presente in azienda, noi passeremo da tre (lei e le sorelle Albiera e Allegra, ndr.) a sei nipoti. Dedico molto tempo a cercare di educare i figli e trasmettere loro i valori che ho appreso dai miei genitori». Messia Antinori è vicepresidente dell’azienda vinicola di famiglia che ha le sue radici nel 1385 ed è impegnata in prima persona nel complicato terreno che consente il passaggio da una generazione all’altra dell’impresa. Non a caso partecipa anche al gruppo internazionale Primum Familia e Vini che ha l’obiettivo di garantire la continuità dell’impresa familiare.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Un premio per chi continua il lavoro dei genitori.
L’iniziativa di Primum Familiae Vini Un premio per chi continua il lavoro dei genitori Un premio di 100 mila euro, interamente finanziato dalle 12 aziende che costituiscono l’associazione Primum Familiae Vini, nato perché le famiglie imprenditoriali — tutte, non solo quelle del vino — non si arrendano ma continuino il proprio lavoro. Tra gli associati alcune delle migliori cantine europee, italiane, francesi, portoghesi, spagnole, tedesche. «Nelle nostre regioni vediamo molte aziende vinicole familiari scomparire nel tempo. Questo è triste e spesso passa quasi inosservato, a parte talvolta la pubblicizzazione del prezzo — dice il presidente dell’associazione, Paul Symington.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Intervista a Riccardo Pasqua – Vini Pasqua con i rosati (e i social) si torna a correre.
Riccardo, terza generazione, ha puntato sulla moda dei rosé. «Le etichette premium crescono del 45%. Il web? Per svecchiare la comunicazione. Il brand Italia sempre più forte e globale» Da Verona partono ogni anno, verso 65 Paesi, 15 milioni di bottiglie, grazie ai 322 ettari di vigneti. II prodotto di punta resta l’Amarone di Luciano Ferraro Riccardo Pasqua, con la sua curata barba nera e un vocabolario per metà anglosassone, frutto degli anni vissuti negli Stati Uniti, è il volto nuovo delle Cantine Pasqua. Dal 2015 è l’amministratore delegato dell’azienda di famiglia. Al suo fianco il fratello Alessandro e il padre Umberto. Sta trasformando la cantina nata nel 1925 dai nonni di origine pugliese emigrati a Verona, in un motore di innovazione nella Valpolicella. Dalla sede di Verona partono ogni anno verso 65 Paesi 15 milioni di bottiglie, grazie ai 322 ettari di vigneti in sette zone diverse.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Guida Vinibuoni premia un vino locale.
L’Aglianico del Tabumo Docg Riserva Limiti 2011 della cantina Torre dei Chiusi di Domenico Pulcino di Torrecuso ha ottenuto il massimo riconoscimento, la Corona, da parte delle commissioni della guida Vinibuoni d’Italia 2022 nelle Finali Nazionali. Si tratta di un motivo di orgoglio e di un altro importantissimo premio per i vini del Tabumo a dimostrazione dell’altissima qualità raggiunta dalle produzioni territoriali. L’ambito premio è riportato nella guida Vinibuoni d’Italia 2022 del Touring Club italiano. Ancora una volta Torrecuso è sul podio delle eccellenze anche grazie alla cantina “Torre dei Chiusi”, insignita di importanti premi che valorizzano ed esaltano tutto il territorio del Tabumo e promuovono la qualità dei vini.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Cantina “Terre” in crisi: lista unica per ricucire lo strappo tra soci – Terre d’Oltrepo, dopo la sfiducia si tenta la strada della lista unica.
Una lista unica da presentare alle elezioni per il rinnovo del cda della cantina Terre d’Oltrepo di Broni, dopo la sfiducia alla dirigenza votata dai soci nell’assemblea di venerdì scorso. Oggi ultima riunione del consiglio presieduto da Giorgi. Soci prima dell’ultima assemblea Terre d’Oltrepo, dopo la sfiducia si tenta la strada della lista unica Il Cda battuto dai dissidenti vuol restare in carica fino alle elezioni, ma non tutti sono d’accordo: «Spetta al collegio sindacale convocare d’urgenza l’assemblea» BRONI con 310 voti con 153, che gli garantirebbero già la vittoria. Si lavora ad una lista unica da presentare alle elezioni per il rinnovo del cda della cantina Terre d’Oltrepo di Broni, dopo la sfiducia alla dirigenza votata con una maggioranza schiacciante dai soci nel corso dell’assemblea di venerdì scorso.
Fonte: Provincia – Pavese.
Tour del Consorzio le degustazioni con operatori Usa.
Il Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese sbarca negli Stati Uniti per un tour promozionale insieme a Slow Food. La prima tappa dello “Slow Wine Tour” sarà oggi a San Francisco, le altre saranno a Seattle (25 gennaio), Austin (27 gennaio), Miami (31 gennaio), New York (2 febbraio). Sono una ventina le aziende oltrepadane selezionate per questi eventi e sono importate negli Usa, alcune in tutti altre solo in alcuni Stati. Ogni tappa è rivolta esclusivamente a importatori, distributori, giornalisti, sommelier, agenti, enotecari, ristoratori ed è dedicata sia a chi è alla ricerca di un importatore, sia alle aziende già presenti nel mercato statunitense, ma che hanno necessità di promuoversi in enoteche, ristoranti, stampa; solo a New York è prevista una sessione consumatori per le aziende già importate.
Fonte: Provincia – Pavese.
“Non voglio solo comprare, ma essere un langarolo docg” – Barolo, cantine, nocciole e cioccolato «Voglio diventare un langarolo docg».
Negozi, fabbriche e cantine di Barolo Riccardo Illy si racconta alla tavola del suo Piemonte. Barolo, cantine, nocciole e cioccolato «Voglio diventare un langarolo docg» Dopo Agrimontana e Domori, arriva il vino. L’imprenditore triestino ha firmato una lettera d’intenti per acquisire un’etichetta piemontese (Manzone di Monforte) di Christian Benna. IL 1 grandi amori come le grandi rivoluzioni spesso nascono a tavola; nel caso di Riccardo Illy, l’imprenditore triestino che più triestino non si può, ex sindaco della città giuliana, già governatore del Friuli Venezia Giulia, patron di Illy Caffè, la doppia scintilla è scoccata proprio In Piemonte. Prima l’amore con Rossana Bettini, «esperta giornalista enog-astronomica e formatrice di sommelier, che ha vissuto a Caluso, terra dell’Erbaluce, e che è diventata mia moglie».
Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.
Un mini corso alla scoperta dei vini «Presentiamo le nostre eccellenze».
Organizzato dall’Onav e dall’Enoteca regionale Un mini corso alla scoperta dei vini «Presentiamo le nostre eccellenze». Si chiama “Quattro passi nel vino” ed è il corso di quattro serate per una panoramica sul mondo del vino e per imparare a conoscere e degustare le principali tipologie. E organizzato dall’Onav di Alessandria e dall’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, che ospiterà le lezioni. Il primo incontro è in programma oggi dalle ore 20.30 sul tema “Noi e il vino: un rapporto con i sensi e con la mente”. I131 gennaio si tornerà in Enoteca per la serata dal titolo “Il vino bianco fra storia ed attualità”, i17 febbraio il tema sarà “Nei vini rossi la prova della biodiversità”.
Fonte, Secolo XIX Basso Piemonte.
La Svizzera conquistata dal vino bio di Passarini.
L’azienda di Legnago allarga la sua rete commerciale estera La Svizzera conquistata dal vino bio di Passarini Esordio nella guida Bibenda con quattro etichette •• Sviluppi internazionali e inserimento in una guida specializzata per la Cantina Passarini di Legnago. L’impresa agricola ha iniziato a esportare in Svizzera i propri vini, legati a una produzione esclusivamente biologica. «La nostra rete commerciale, nella quale il mercato italiano rimane il più importante, ha aggiunto nuovi tasselli», racconta Gianfranco Passarini che, insieme con la moglie Annalisa e il padre Luigi, guida la cantina fondata nel 1917 dal nonno, «Abbiamo iniziato ad esportare in Svizzera a fine 2021, grazie alla collaborazione con il portale Winemaker.com.
Fonte: Arena.
Messa in scena viaggio nel vino (fuori schema) in tre atti.
Si chiama “Messa in scena. I luoghi e le vigne, i vini e le persone”. Non è uno spettacolo teatrale ma potrebbe diventarlo. Lo organizza “Vino Vero”, in fondamenta della Misericordia, a Venezia, un nome che è un manifesto della filosofia che – dal 2014, annodi fondazione – anima i soci, facilmente intuibile dal fatto che qui non si servono spritz. Una scelta apparsa a suo tempo suicida e che invece è stata vincente, perché VinoVero, con la sua intransigente dedizione al vino naturale ha conquistato una clientela affezionata, riuscendo perfino a sconfinare in Portogallo, dove a Lisbona, esiste la versione lusitana dell’enoteca.
Fonte: Gazzettino.
Entro il 2025 l’e-commerce di vino aumenterà del 66%.
L’Iwsr segnala tra i mercati più performanti quello degli Stati Uniti, per i quali l’istituto prevede un tasso di crescita annuo pari al 20%. Nei prossimi quattro anni, cioè entro il 2025, il giro d’affari complessivo dell’e-commerce del vino e delle bevande alcoliche dovrebbe raggiungere i 42 miliardi di dollari, con un incremento del 66%. È la proiezione che fa l’Iwsr, l’istituto londinese di ricerche di mercato di settore che conferma il trend positivo del prodotto in questa particolare congiuntura economica contrassegnata dal dilagare della pandemia da Covid-19 e dalla sua variante Omicron.
Fonte: AGI.
Vino, ecco quali sono i più cercati sul web.
Wine searcher, portale di riferimento per gli appassionati di vino, ha pubblicato una classifica (la «Top 100 Most Searched-For Wines») con le 100 bottiglie più cercate dell’ultimo mese. Sette sono italiane (sei toscane e una piemontese) ecco quelle inserite in graduatoria. Wine searcher, portale di riferimento per gli appassionati di vino, ha pubblicato una classifica (la «Top 100 Most Searched-For Wines») con le 100 bottiglie più cercate dell’ultimo mese. Sette sono italiane (sei toscane e una piemontese) ecco quelle inserite in graduatoria.
Fonte: Corriere della Sera.
Vino: in Italia un giro d’affari da 14,2 miliardi, ma c’è chi fa meglio di noi.
L’Italia ha un mercato del vino sicuramente interessante da un punto di vista economico, eppure Francia e Regno Unito fanno meglio di noi. Il giro d’affari del vino italiano ammonta a 14,2 miliardi di euro: una cifra notevole, ma a ben guardare neanche troppo, se si considera quanto il settore sia strategico per il nostro Paese. A fare meglio di noi, infatti, c’è la Francia (20,7 miliardi) – competitor che potevamo aspettarci di trovare – ma anche il Regno Unito (15,8 miliardi).
Fonte: Dissapore.
Vino in crisi nera: da Natale ordini azzerati.
Filiera con ristoranti e bar «congelata» anche causa della risalita dei contagi. Lotta sui costi. In Emilia-Romagna «le aziende legate al canale Horeca, non ricevono ordini da Natale. Il 20% almeno delle cantine di dimensioni medio-grandi, che vendono nella gdo, non rientrano più nei costi per via del blocco dei listini e restano tagliate fuori dal mercato, ma il bilancio si profila comunque amaro per tutto il segmento», Quindi «serve liquidità alle imprese del vino, si rischia la paralisi».
Fonte: Corriere Bologna.
Vino argentino, export record nel 2021: Malbec e Cabernet trainano il settore.
l vino argentino si fregia di un ulteriore momento di affermazione sul mercato mondiale: nel 2021, forte delle tipologie Malbec e Cabernet, l’export ha segnato un nuovo record. Il livello più alto è stato raggiunto dai vini imbottigliati con un valore totale esportato di 817 milioni di dollari, superando il precedente primato del 2012 quando si sono raggiunti i 786 milioni di dollari. Sommando i vini sfusi si supera il miliardo di dollari, che non accadeva dal 2013.
Fonte: Gaucho News.
Il mercato del vino in Italia vale 14,2 Mld €: in crescita l’e-commerce che pesa già per il 4%.
E’ una foto tutta a colori quella del mercato del mercato mondiale delle bevande alcoliche che, con i suoi cinque segmenti – vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink – raggiunge un valore di 1.317 miliardi di euro per un tasso medio annuo di crescita stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Un settore in rapidissima ascesa e sempre più diversificato tra soluzioni d’acquisto in-store e online. A trainare è la birra (42% del totale del mercato mondiale), seguita dai superalcolici (35%) e dal vino (20%). Ready-to-drink e sidri si posizionano invece a fondo classifica, con percentuali rispettivamente del 2% e 1%.
Fonte: Beverfood.coml.
Luca Gardini, star del vino: l’Italia è al top ma comunica male le proprie eccellenze.
Il vino è allegria e condivisione. E l’Italia, quanto a qualità delle produzioni, non è seconda a nessuno. Eppure comunica male il mondo del vino. Parola di Luca Gardini, miglior sommelier del mondo, che dice: «Il vino ha riconoscibilità, ha impronta stilistica, rappresenta un territorio. E questo va raccontato».
Fonte: Il Tirreno.
Quell’ostilità tutta romagnola per il mondo del vino.
Dai tempi bui del Regno d’Italia alla “svolta” di Gioacchino Rasponi, fino alle accuse di Nullo Baldini: gli ostacoli che hanno dovuto superare i vignaioli locali prima di raggiungere grandi risultati. Il primo salto temporale ci riporta al 1958 per ascoltare una relazione di Nullo Baldini, professore esperto di enologia che a Forlì, nel corso dell’evento “Valorizzazione dei vini del forlivese attraverso la cooperazione enologica” accusa un atteggiamento troppo approssimativo e antiquato dei romagnoli. Per questo motivo in Romagna come in Emilia, asseriva: «[…] ci sono vinacci aspri e pesanti». In quel periodo in Romagna si usavano ancora i bigonci per i travasi anziché le pompe e si pigiava coi piedi uva e raspo.
Fonte: Ravenna&Dintorni.
Enoturismo, da Tenuta Cavalier Pepe quattro speciali degustazioni in cantina.
Si arricchisce l’offerta enologica per i winelovers più appassionati. Tenuta Cavalier Pepe, eccellenza dell’enoturismo in Irpinia, ha creato quattro nuove opzioni per le degustazioni in cantina. La struttura consente agli ospiti di seguire il ciclo di produzione delle uve dei vigneti circostanti e l’intero processo di vinificazione, offrendo la possibilità di degustazioni guidate e di abbinamenti cibo-vino, direttamente in Cantina o presso il Ristorante della Tenuta. Le visite ai vigneti ed in cantina sono possibili dal lunedì alla domenica.
Fonte: AvellinoToday.
Vino: meno plastica in vigna e cantina, svolta green in E-R.
Il vino emiliano-romagnolo sempre più “green”. Merito anche di “Vivi Plastic Free”, progetto presentato da Ri.nova, società specializzata nella ricerca scientifica in ambito agroalimentare di Cesena (Fc), in collaborazione con l’Università di Modena, Cantine Riunite&Civ Caviro, Terre Cevico, oltre a diverse aziende agricole nel territorio regionale, Irecoop, Sabiomaterials e l’Associazione il Ventaglio di Orav. Un progetto ambizioso che punta a ridurre la presenza di plastica nel vigneto e in cantina fino al 60%, sostituendola con nuovi materiali ricavati dagli scarti della produzione vitivinicola. “Nella filiera vitivinicola la plastica convenzionale viene utilizzata principalmente per la produzione di tappi per la chiusura di vini e per la realizzazione di legacci da utilizzare sulle viti in fase di allevamento, potatura e nel caso di innesti – spiega Giovanni Nigro, responsabile di progetto per Ri.Nova -: col progetto “Vivi Plastic Free” vogliamo più che dimezzare l’utilizzo di questo materiale, sostituendolo con un biofiller, un nuovo prodotto sostenibile da un punto di vista ambientale ed economico, creato dagli scarti della produzione vitivinicola e che può essere trasformato attraverso un processo replicabile su scala industriale”.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Migliori vini d’Italia 2022 regione per regione secondo la nuova guida di Vinibuoni d’Italia.
Classifica migliori vini d’Italia 2022 secondo la guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano. La nuova guida Vinibuoni d’Italia 2022 del Touring Club Italiano ha stilato la lista dei migliori vini italiani regione per regione. La cantina migliore in assoluto è Poggio di Sotto, appartenente al gruppo Collemassari di Claudio Tipa, premiata con ben tre vini diversi: il Brunello di Montalcino Docg 2016, il Rosso di Montalcino Doc 2018 e il Brunello di Montalcino Docg Riserva 2015.
Fonte: Investire Oggi.
Cantine Europa: acque agitate. Una visita della Finanza, dimissioni nel Cda.
Acque agitate alle Cantine Europa di Petrosino. Si tratta di una delle più grandi realtà economiche del territorio, che nel 2020 ha dichiarato un fatturato di 18.108.059 euro e raccoglie più di 2000 soci che conferiscono le loro uve, principalmente nei territori di Marsala, Petrosino, Salemi. Proprio durante l’ultima assemblea dei soci, del 29 Dicembre scorso, alla presenza del notaio Salvatore Lombardo, il bilancio è stato approvato, ma non senza polemiche che hanno portato anche a delle dimissioni all’interno del Consiglio di Amministrazione della cantina.
Fonte: Tp24.it.
Nals Margreid presenta tre delle sue Private Rarities.
La cantina Nals Margreid e la seconda edizione delle sue Private Rarities: tre eccellenze per iniziare il nuovo anno all’insegna dell’unicità. Una selezione di vini di prima scelta, custoditi in piccole quantità nelle cantine riservate di Nals Margreid e presentati in un formato da collezione; vini che per annata e per vitigno riassumono al meglio l’altissima qualità delle proposte della cantina e l’eccezionalità dei suoi terroir. Sirmian, il Pinot Bianco annata 2014, Baron Salvadori Chardonnay Riserva annata 2012 e Punggl Pinot Grigio 2013, questi i tre vitigni scelti dell’enologo Harald Schraffl che li ritiene certamente i più rappresentativi per la cantina.
Fonte: Corriere Nazionalea.
STAMPA ESTERA
Ronda exprime sus viñedos con exito.
Dos décadas después de la creación de la Do Sierras de Málaga, sus vinos se consolidan apoyándose en la Costa del Sol 23 bodegas venden medio millón de botellas y facturan 20 millones de euros La proximidad de Marbella y la población foránea han estimulado el consumo. Con la ayuda de Carlos Falcó, marqués de Griñón, el príncipe Alfonso de Hohenlohe plantó 15 hectáreas de viñedos en Ronda (Málaga, 33.877 habitantes) a principios de los años ochenta, cuando parecía una extravagancia insensata en terreno baldío. Por aquel entonces, otro alemán, Friedrich Schatz, viajó con el mismo objetivo. Encontró su paraíso en las tres hectáreas de una finca, La Sanguijuela, “con las condiciones perfectas”, como recuerda Schatz con deje andaluz ya en su acento mientras pasea 40 años después por esa misma tierra que era todo menos estéril.
Fonte: Pais.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di domenica 23 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Italia e Francia guerra del vino in Giappone.
Il secondo mercato asiatico indica segna di recupero nel 2021 rispetto al tracollo dovuto al Covid. La battaglia è sulle bollicine: i francesi coprono l’83 per cento del mercato ma adesso la partita si riapre. La ricerca Vinitaly e Nomisma Luciano Pignataro Noi amiamo la cucina giapponese. Il Giappone ama la cucina e il vino italiano. Così lontani, ma così vicini nei gusti, tanto che il Giappone rappresenta il secondo paese importatore di vino più importante, dopo la Cina, del continente asiatico. Il valore delle importazioni di vino aveva raggiunto — nel 2019, prima del Covid – 1,6 miliardi di euro, per 2,8 milioni di ettolitri. Tra l’altro, rispetto al 2015, il trend risultava positivo, dato che gli acquisti dell’estero stavano crescendo ad un tasso medio annuale di oltre il 5%.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
L’Oltrepò in bottiglia rimane un gigante con i piedi d’argilla.
Terremoto nell’Oltrepò Pavese della vite e del vino con la sfiducia ai vertici di Terre d’Oltrepò, che avevano promesso a più riprese il rilancio della prima cooperativa vitivinicola del territorio e dell’intera Lombardia: il presidente Andrea Giorgi e i suoi consiglieri di amministrazione sono stati sonoramente bocciati da vitivinicoltori esausti delle basse remunerazioni delle uve e da una linea dirigenziale che i dissidenti hanno definito «inconcludente e incapace di mettere a terra piani di rilancio rimasti solo parole». La cantina che da sola vinifica circa la metà dell’uva dell’Oltrepò, primo terroir vitivinicolo lombardo, ora deve ripartire e con lei il Consorzio Tutela Vni Oltrepò Pavese, di cui Terre è socio forte ed egemone, direttamente e attraverso i suoi grandi clienti imbottigliatori.
Fonte: Libero Quotidiano.
Il vino sposa la tecnologia la nuova sfida di Iacobone.
Il patron di Micso e Peppe Vessicchio rilanciano la sede produttiva dell’Aurum› Trenta dipendenti al lavoro entro l’estate nei tre edifici nel verde di Città Sant’Angelo. SARA’ APERTO UN PUNTO VENDITA PER LE ETICHETTE CANTINE TORRI, MUSICHE E ROSA RUBRA RIVOLUZIONI. Recuperare l’ex struttura produttiva delI’Aurum, tre edifici circondati dal verde a Marina di Città Sant’Angelo, e nel contempo trasformarla in uno spazio vissuto dalla comunità. E’ l’obiettivo di Riccardo Iacobone, imprenditore dell’information technology (titolare dal 1984 del gruppo Micso), da nove anni impegnato anche nella produzione vitivinicola. Nei quattro ettari un tempo di proprietà dell’Ilva di Saronno trasferirà buona parte del personale che attualmente lavora per i marchi Torri Cantine, Rosa Rubra e Musiché.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Il calice (amaro) del Covid Produttori di vino ko – Vino in crisi nera Da Natale ordini azzerati.
In Emilia-Romagna «le aziende legate al canale Horeca, non ricevono ordini da Natale. Il 20% almeno delle cantine di dimensioni medio-grandi, che vendono nella gdo, non rientrano più nei costi per via del blocco dei listini e restano tagliate fuori dal mercato, ma il bilancio si profila comunque amaro per tutto il segmento», Quindi «serve liquidità alle imprese del vino, si rischia la paralisi». A lanciare l’allarme è Marcello Bonvicini, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, che sottolinea «la necessità di agevolazioni creditizie e strumenti finanziari più flessibili». Gli imprenditori del vino che vendono nei ristoranti, wine-bar e alberghi, aggiunge, dicono che «stanno lottando contro la risalita dei contagi, le ultime fatture risalgono al 24 dicembre poi la ripresa si è arrestata con un netto stop a Capodanno».
Fonte: Corriere di Bologna.
Anche il vino Pettyrosso in scena a Calici d’inverno.
Ancora oggi Fico Eataly World, in collaborazione con Feshion Eventi Ferrara e Onav Bologna, propone “Calici d’inverno”, terza e ultima giornata di degustazioni enogastronomiche itineranti dedicate al buon vino, con produttori e cantine di tutte le regioni d’Italia, arricchite dalle eccellenze culinarie degli oltre 26 ristoranti e street food del Parco tematico sul cibo di Bologna. Fra i vini in degustazione ve ne sono anche ferraresi, Marco Simoni tra cui la Cantina Pettyrosso di Montesanto. Ad accompagnare i presenti il ferrarese Marco Simoni, che farà degustare in maniera tecnica le etichette di questa bella azienda di nicchia della nostra provincia. Oggi i vini di Pettyrosso si possono degustare per l’intera giornata, dalle 11 alle 23.
Fonte: Nuova Ferrara.
Città del vino in crescita Dopo Sesto al Reghena sarà la volta di Pocenia.
Porta in dote l’unica zona Doc che mancava: Lison Pramaggiore I progetti: nuova cartellonistica, vendemmia turistica e sostenibilità. Cresce il movimento enoturistico delle Città del vino in Friuli Venezia Giulia: con l’adesione di Sesto al Reghena, dove ieri si è tenuta l’assemblea regionale, sono stati raggiunti due traguardi. A livello di popolazione, le città aderenti sfiorano i 150 mila abitanti (1’11% di quelli della regione). Inoltre, Sesto al Reghena porta “in dote” l’unica zona Doc che mancava tra quelle presenti in Fvg, ovvero quella di Lison Pramaggiore.
Fonte: Messaggero Veneto.
Pinot grigio Triveneto, +6 per cento imbottigliamento nello scorso anno.
Per la filiera produttiva di Pinot grigio del Triveneto, il 2021 registra una crescita del 6% sull’anno precedente, per un totale imbottigliato di quasi 2,4 milioni di ettolitri, a significare un globale riconoscimento per il sistema a Denominazione del Nordest. A trainare il trend positivo del comparto di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino è la Doc delle Venezie, cui va attribuito – con un totale di 1.840.889 ettolitri imbottigliati – il 77,4% del Pinot grigio totale messo in bottiglia dall’areale. Con i suoi quasi 27 mila ettari di vigneto, di cui 14 mila rivendicati, la Doc delle Venezie chiude il 2021 con un +5,11% di imbottigliato (+89.517 ettolitri), circa 12 milioni di bottiglie in più rispetto al 2020 e con un totale di quasi 229 milioni di contrassegni distribuiti da Triveneta Certificazioni (15 milioni in più dell’anno precedente); ulteriori 400.000 ettolitri provengono da Pinot grigio e Bianco Doc delle Venezie.
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Lo Sciacchetrà Possa fa incetta di attestati.
Super premiato il vino delle cantine Bonanin Lo Sciacchetrà Possa fa incetta di attestati RIOMAGGIORE Il vino sciacchetrà della cantina Possa di Heidy Bonanini, a Riomaggiore, premiato al concorso della Civiltà del Bere. A ottenere il prestigioso riconoscimento della medaglia d’oro è stato lo sciacchetrà riserva 2017, ma il passito dal colore ambrato e dal profumo intenso si è aggiudicato anche i premi di miglior vino nella categoria dei vini dolci e nella categoria del vino naturale della Liguria. Un nuovo riconoscimento questo ottenuto allo Wow! the Italian Wine Contest, giunto quest’anno alla sua quarta edizione.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Una donna al vertice del Primitivo: “Qualità e territorio”.
“Sono felice di ricoprire la carica di presidente, mai affidata fino ad oggi ad una donna, ringrazio il Consiglio d’amministrazione. È in atto un rinnovamento. Ringrazio mio padre per avermi, fin da bambina, trasmesso l’amore per la terra”. E’ determinata e motivata Novella Pastorelli, sarà lei a guidare il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. “E’ un’opportunità concreta — dichiara — perla valorizzazione del territorio”. Avvocato ed esperto in diritto vitivinicolo, Pastorelli è inoltre consigliere di amministrazione e si occupa della direzione dello stabilimento di Lizzano di Cantine Due Palme. La affiancheranno i vicepresidenti Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie. Quarantotto anni, sposata e mamma di due figli, Novella Pastorelli è definita “ostinata e dal forte temperamento. Grande lavoratrice, riesce a coniugare vita familiare e professionale da sempre”.
Fonte: Repubblica Bari.
Menti, lieviti e record «Noi, declassati ma felici».
Per l’azienda di Gambellara, portabandiera della Garganega, il 2021 appena finito è stato il “migliore anno di sempre”. Dopo lo spavento della primavera 2020, la ripresa è stata forte. Determinante l’espansione all’estero in ben 50 paesi nel mondo Claudio De Min i possono chiudere bilanci record nel mondo del vino in tempo di pandemia? Soprattutto se sei un’azienda stimatissima e apprezzata ma di piccole dimensioni in un mercato globale e fortemente competitivo? Sembrerà strano ma la risposta è sì, si può. Lo certifica la Giovanni Menti di Gambellara (Vi), la “Casa della Garganega” potemmo chiamarla – infatti il 98 per cento della produzione riguarda questo vitigno, il poco che rimane è Durella – che ha certificato il 2021 come “il miglior anno di sempre”. A spanne siamo sulle 50 mila bottiglie e i 600 mila euro di fatturato.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
“Cantina Musicale”: stasera ore 21.30 protagonisti i canti popolari con la “Serpe d’Oro”.
Protagonista la formazione musicale dedicata alla ricognizione e alla rielaborazione del repertorio dei canti popolari toscani. Questa sera su Siena Tv alle 21:30 torna “Cantina Musicale”, nella terza puntata saranno protagonisti i canti popolari con “La Serpe d’Oro”, una formazione musicale dedicata alla ricognizione e alla rielaborazione del repertorio dei canti popolari toscani.
Fonte: Radio Siena Tv.
Fabiana Ferrucci, lady chef alla Cantina La Barbera a Napoli.
Essere chef non vuol dire solo saper cucinare ma si tratta di un mestiere dove bisogna mostrarsi autoritari… molto autoritari! Noi donne, e questo a causa del nostro istinto materno e delle nostre ovaie folli, saremmo troppo dolci e delicate e di conseguenza incapaci di dirigere un’equipe, soprattutto se è composta da uomini. Se invece ci mostriamo autoritarie, diventiamo automaticamente delle streghe, mentre lo chef, LUI, è carismatico !! Che fortuna! Chi può dire se le cose cambieranno? Nessuno di noi, ma tutti i giorni, nelle cucine del mondo, donne di buona volontà iniziano a tagliarsi una fetta di merito e quel “tu donna, vai in cucina” (che poi è sempre stato il nostro posto), osannato dagli uomini nei secoli dei secoli, non sembra più la peggiore delle frasi sessiste, ma, piuttosto, un’ammissione di consapevolezza della pura realtà.
Fonte: Food Makers.
Il vino italiano conquista Londra grazie al sapore del Vermentino.
La Val di Magra come ormai è ben risaputo è una terra di… vino. Da anni grazie alla tipicità del Vermentino il nome del versante al confine con la Toscana, da Sarzana, Castelnuovo Magra e Luni, è diventato una garanzia di qualità esportata in tutto il mondo. Tra le cantine storiche produttrici di vino c’è anche quella fondata nella piana di Luni da Giulio Federici insieme alle moglie Isa che ha conquistato grazie al bianco “Sarticola” la medaglia di platino, massimo riconoscimento assegnato al Decanter Wine World di Londra come unico vino italiano della vendemmia 2020. L’azienda Baia del Sole di Luni è a conduzione famigliare infatti insieme ai genitori lavorano anche i figli Andrea e Luca. Inoltre le Cantine Federici sono state inserite nella guida del Gambero Rosso Vini d’Italia 2022 ottenendo il riconoscimento dei “Tre Bicchieri” sempre grazie al Vermentino bianco “Sarticola”.
Fonte: La Nazione.
L’Abruzzo punta sui vini di pregio: il prezzo medio della bottiglia aumenta del 19%.
Negli ultimi quattro anni, raddoppiate le vendite delle bottiglie sopra i 7 euro, calo nel canale discount. Cresce anche il valore dell’export: +10% nel 2021 rispetto all’anno precedente, Svizzera, Cina e Giappone in testa. Il presidente del Consorzio, Valentino Di Campli: “Ripagati gli sforzi per riposizionare i nostri prodotti nel mercato”. Calano le vendite di bottiglie sotto i 3 euro, crescono tutte le altre fasce di prezzo, con i prodotti oltre i 7 euro che hanno visto raddoppiare il giro d’affari nel 2021 rispetto al 2018. E soprattutto con il prezzo medio a bottiglia in aumento del 19% nell’anno appena trascorso rispetto al precedente.
Fonte: La Repubblica.
Vino: ammonta a 14,2 mld il valore in Italia nel 2021.
Lo scenario e la stima economica, in una graduatoria tra Paesi, permette al Belpaese di essere al terzo posto dopo la Francia (20,7 miliardi) e Regno Unito (15,8 miliardi). Il dato emerge da Wine Report, studio realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi, e dall’enoteca online Vino.com. I risultati dello studio registrano che a livello globale si stima un valore del vino di 245,6 miliardi di euro al 2021 e una crescita a 305,2 miliardi di euro per il 2025. La forbice di vendite a mezzo e-commerce va invece dall’11,9% del Regno Unito (in crescita rispetto al 10,1% del 2015) all’1,7% di Spagna e Germania, passando per il 9,9% della Francia (dato quasi duplicato dal 2019, quando si attestava sul 5,5%) e il 9,8% dei Paesi Bassi (in rialzo dal 2,5% del 2015).
Fonte: ANSA.it.
Il mercato del vino italiano in Bag in Box cresce! Lo afferma il team di vinbaginbox.it.
La Pandemia ha aumentato il mercato del vino in bag in box italiano in maniera esponenziale sfatando molti tabù che lo riguardano! Chi di noi non ricorda il primo lockdown causato da questa nefasta Pandemia?!? Oggi, col senno di poi e maggior lucidità, ricordiamo anche aspetti che in quel periodo non ci sono parsi così importanti e la cosa è più che comprensibile.
Fonte: Wine Blog Roll.
Il vino, una salopette rossa e la sfida alle regole.
Mondragone, fine anni Settanta: Bruno Eliseo Moio incomincia ad affiancare il padre Luigi nell’azienda vinicola di famiglia. Ha il compito di curare il settore commerciale e la responsabilità di mantenere i rapporti con i clienti. Suo padre è stato fermo e deciso nel dargli le consegne. Sa che lui — giovane ed esuberante — apprezza la bellezza femminile e dunque ha messo le cose in chiaro: le figlie dei clienti non si toccano. Piacere e lavoro non vanno in alcun modo intrecciati. Eppure c’è una ragazzina, Teresa Iovino… è la figlia del titolare di una grande enogastronomia della zona e ha catturato la sua attenzione.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera.
Cross Border Growth Capital e Vino.com fotografano i numeri dell’enoteca del presente (e del futuro).
Dal “Wine Report” di Cross Border Growth Capital, realizzato con Vino.com, emergono le sfide del settore con un focus specifico sul mercato del vino e sulle enoteche digitali. Nel 2021, il mercato mondiale delle bevande alcoliche e i suoi cinque segmenti (vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink) hanno raggiunto il valore di 1.317 miliardi di euro per un CAGR stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Come indica il Wine Report realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor leader in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e PMI, e dall’enoteca online Vino.com, gli scenari di crescita variano a seconda dell’area geografica; con un CAGR stimato del 7,2% il Sud America si impone come zona a maggior potenziale, mentre l’APAC costituisce da sola un terzo del settore, dimostrandosi il mercato più maturo. L’Europa, infine, posizionandosi terza per potenziale di crescita con un CAGR del 6,6%, detiene il 29% del valore del mercato globale, per un totale di 349,8 miliardi di euro.
Fonte: DCommerce.it.
Birra, Vino e Superalcolici in offerta su Amazon! Sconti fino al 30%!
Se siete soliti non disprezzare un bicchierino di alcol a fine pasto e magari siete a corto di bottiglie, vi informiamo che tra le numerose offerte Amazon ci sono anche quelle dedicate a birra, vino e superalcolici. Gli sconti attuali raggiungono il 30% e coinvolgono ogni genere di bottiglie in grado di soddisfare i vostri palati. Come detto, queste offerte sono ottime per gli amanti di questo genere di bevande, le quali hanno persino un effetto benefico sui processi digestivi, dal momento che stimolano l’appetito e aumentano le secrezioni gastriche, preparando lo stomaco ad accogliere e digerire il cibo.
Fonte: Tom’s Hardware.
Torna l’Anteprima del Vino Nobile. Appuntamento dal 26 al 28 marzo.
L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano riapre le porte agli operatori e agli appassionati. Dal 26 al 28 marzo, spiega una nota, presso la Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Vino Nobile 2019 e la Riserva 2018. Una passerella internazionale per una delle prime Docg italiane che dopo la versione ridotta del 2021, causa Covid-19, sarà riproposta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con una formula che, in sicurezza e in linea con le normative vigenti, potrà di nuovo accogliere i ‘buyers’ e i ‘wine lovers’.
Fonte: Agenziaimpress.it.
La signora del vino accoglie da amica nella sua casa del cibo.
Se la scopri dalla sua pagina Facebook hai la sensazione di trovarti davanti a una “barriqadiera”, una talebana del lavoro, una forza capace di abbattere tutto e tutti. Poi entri nella sua creatura, l’Enoteca Guendalina di via Massena 28 e capisci che Loredana Monteno è solo una sacerdotessa del Gusto. Quando il 29 maggio del 2017 ha messo talento e cultura enologica in quell’enoteca, l’ha trasformata in luogo unico dove il vino è protagonista in tutte le sfumature: la maggior parte leggere e piacevoli, alcune rigorose perché a casa di Loredana non si può mancare di rispetto al vino e neanche alla cucina.
Fonte: La Stampa.
Le cryptovalute sbarcano nel mondo del vino laziale.
E’ partita l’asta pubblica per aggiudicarsi il primo NFT (Non Fungible Token) emesso per un vino laziale. L’ideatore è Bruno Gasperini dell’Azienda Casale Vallechiesa Winery, il token in questione da diritto al possessore di ritirare una cassetta di sei spumanti metodo classico di malvasia puntinata, ottenuto con riposo sui lieviti per 36 mesi. Il Non Fungible Token funziona come certificato di proprietà e, allo stesso tempo, come un’obbligazione digitale, che può essere riscattata al termine del processo di spumantizzazione del vino.
Fonte: Tiburno.
I vini di San Patrignano debuttano nella capitale: degustazione firmata da Luca D’Attona.
Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Da San Patrignano a Roma per stappare una bottiglia di vino. Di quello prodotto «in collina» a Sanpa con le vendemmie all’origine delle prime cinque etichette autoprodotte con la collaborazione di un enologo di tutto rispetto, quel Luca D’Attona che per il 2022 è stato già nominato “Enologo dell’anno”. Esono Vie 2020, Colli di Rimini Cabernet Montepirolo 2020, Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2020, Cabernet 1978 2020, Colli di Rimini Rosso Noi 2020. Il vernissage enologico è in programma lunedì 24 gennaio nella Capitale alla sede di Bibenda dove ha casa anche la Fondazione Italiana Sommelier.
Fonte: Corriere di Bologna.
STAMPA ESTERA
New world, new world order.
In the old days, Europeans used to berate what we referred to as “New World” Pinot Noirs for being too dark, too alcoholic, often too tannic and lacking the finesse of the prototype, red burgundy. Having tasted many a 2020 red burgundy over the past few weeks, I venture to suggest that the tables have turned. The 2020 red burgundies I encountered during London’s Covid-shrunk Burgundy Week this month were deeply coloured, often quite sweet, more potent than burgundy used to be and — thanks to a dry growing season that yielded thick-skinned, albeit admirably healthy grapes — rather chewier than usual. When, at the last minute, I was unable to go to Burgundy in November, my Dijon-based colleague Matthew Hayes inherited my carefully crafted timetable for tasting 2020s at some of the top domaines — and he has been raving about the quality he encountered.
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di sabato 22 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
In cantina – Barolo, balzo di Gaja nelle aste.
Rialzo medio del 38% per Conteisa e Sperss. Bruno Giacosa perde invece il 16% Barolo, balzo di Gaja nelle aste di Cesare Pillon Nella tabella di questa settimana, che illustra i risultati ottenuti alle aste del 2021 dai Barolo di due aziende di grande prestigio, quelle di Angelo Gaja e Bruno Giacosa, si fronteggiano insolite differenze e contrasti. Salta subito agli occhi per esempio, che ai vini di Gaja manca la denominazione Barolo. Il fatto è che dal 1997 al 2012, per motivi polemici, Gaja non li ha commercializzati come Barolo Docg ma come Langhe Doc, e per rispettare la realtà dovrebbero quindi comparire con questa alternanza di nomi che confonderebbe le idee.
Fonte: Milano Finanza.
Sversamenti nella rete fognaria: multa all’imprenditore vinicolo.
II titolare dell’azienda sanzionato dopo l’allarme della Sasi: scaricava reflui inquinanti nella condotta E la capitaneria smaschera un pescatore: utilizzava abusivamente la barca da diporto per la pesca di Alfredo Sitti. Il titolare di un’azienda vitivinicola di Ortona è stato multato dalla locale capitaneria di porto: ha scaricato ingenti quantitativi di reflui inquinanti nella condotta fognaria, con il rischio di compromissione del depuratore comunale gestito dalla Sasi. È stata proprio la società che gestisce il servizio idrico, dopo aver rilevato una colorazione anomala dei reflui nel depuratore di ‘famarete, ad allertare il personale della guardia costiera, predisponendo i necessari blocchi per evitare che il materiale venisse riversato nel canale Peticcio e quindi successivamente in mare.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
Nuovi vini per San Patrignano firmati dall’enologo D’Attoma.
Le cinque etichette saranno presentate a Roma «Voglio valorizzare i prodotti romagnoli». Il noto enologo Luca D’Attoma firma la sua prima produzione dei vini di San Patrignano. L’appuntamento è per lunedì 24 gennaio a Roma. Bibenda darà vita all’interno della sua sede a una doppia seduta in cui sarà possibile scoprire le prime cinque etichette della comunità riviste dal grande enologo toscano: Vie 2020, Colli di Rimini Cabernet Montepirolo 2020, Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2020, Cabernet 1978 2020, Colli di Rimini Rosso Noi 2020.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
San Patrignano brinda a Roma con 5 nuovi vini.
La presentazione San Patrignano brinda a Roma con 5 nuovi vini Oggi la prima degustazione delle etichette create dall’enologo D’Attoma Servizio a pagina 16 San Patrignano brinda con cinque nuovi vini Lunedì la prima degustazione delle etichette create con il celebre enologo Luca D’Attoma: «La Romagna può competere con il Brunello» Prima storica degustazione dei vini di San Patrignano firmati da Luca D’Attoma. Lunedì a Roma, Bibenda darà vita all’interno della sua sede (via Alberto Cadlolo 101, sala Banchi di Scuola) a una doppia seduta (la prima alle 16 e la seconda alle 20) in cui sarà possibile scoprire le prime cinque etichette della comunità riviste dal grande enologo toscano: Vie 2020, Colli di Rimini Cabernet Montepirolo 2020, Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2020, Cabernet 1978 2020 e Colli di Rimini Rosso Noi 2020.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Un vermentino da medaglia d’oro. Tre premi alle Cantine Federici.
Un’annata a ricordare, nonostante le enormi difficoltà che anche il mondo del vino ha affrontato. Sembrava quasi una beffa dover rinunciare all’ottima qualità e quantità di bottiglie rimaste in giacenza nelle cantine e magazzini in attesa di uscire dalla crisi che ne stava impedendo vendita e consegna in Italia e all’estero. Ma proprio il terribile 2020 ha regalato alle Cantine Federici di Luni un riconoscimento straordinario. II vermentino bianco «Sarticola» ha ottenuto la medaglia di platino, massimo riconoscimento del Decanter Wine World di Londra. Unico vino italiano a aggiudicarsi il premio per la vendemmia del 2020.
Fonte: Nazione La Spezia.
Cantina Terre: l’assemblea sfiducia il cda Dibattito teso, contestato il presidente.
Cantina Terre vincono i soci dissidenti: vertici sfiduciati Con 310 sì e 153 no è passata la sfiducia nei confronti dei vertici della cantina Terre d’Oltrepo di Broni. Con una maggioranza del 67%, l’assemblea ha deciso di mandare a casa l’attuale dirigenza. Il presidente Andrea Giorgi era incarica dal 2016. Cantina Terre: l’assemblea sfiducia il cda Dibattito teso, contestato il presidente La mozione contraria alla dirigenza è passata con 310 voti favorevoli e 153 contrari. Saranno indette nuove elezioni BRONI Poco dopo le 20 di ieri sera il verdetto: con 310 sì e 153 no è passata la sfiducia nei confronti dei vertici della cantina Terre d’Oltrepo.
Fonte: Provincia – Pavese.
I dirigenti: «Salto nel buio» I dissidenti: «Serve la svolta».
Confronto tra due visioni totalmente diverse della gestione futura. Da una parte l’appello a lavorare insieme dall’altra al cambiamento. «La sfiducia un salto nel buio per la cantina». «No, è ora di voltare pagina». Nel dibattito delle ultime settimane si sono scontrate due visioni totalmente diverse sul futuro di Terre d’Oltrepo. Da una parte la dirigenza ha cercato di difendere il suo operato: «La scelta potrà essere un salto nel vuoto — ha detto il presidente Giorgi nell’ultimo appello ai soci— oppure la conferma della necessità di lavorare cambiando ciò che è sbagliato.
Fonte: Provincia – Pavese.
Inchiesta e critiche ai vertici un anno nero per la coop.
Inchiesta giudiziaria, malcontento tra i soci e bilancio passato con una maggioranza risicata. L’assemblea di ieri è arrivata al termine di un anno difficile per la cantina di Broni, al centro di un’inchiesta per presunta adulterazione di vino che ha portato a perquisizioni e sequestri di prodotto. La cantina si è sempre dichiarata estranea ai fatti contestati e dalle controanalisi commissionate dai legali della cooperativa non è emersa la presenza di sostanze vietate nei campioni di vino sequestrato. Poco prima di Natale, però, è arrivato il provvedimento di chiusura delle indagini da cui risultano indagate 13 persone, 11 tra amministratori della cantina, tecnici e agricoltori, e 2 società, Terre d’Oltrepo stessa e un’azienda veneta.
Fonte, Provincia – Pavese.
La Collina delle fate magia di vino e olio.
La terra vista come centro, come fulcro delle tradizioni: il senso di appartenenza è la grande calamita che ha riportato Massimo Berloni sulle orme del padre contadino, verso un luogo che da sempre si è chiamato casa, sulle colline marchigiane da cui partì la sua vincente avventura nel mondo. È nata così, nel 2010, l’azienda la Collina delle fate, che Massimo e sua moglie Manuela, hanno dedicato alle loro 5 figlie Ludovica, Joelle, Martina, Benedetta e Giulia. «Dicono che in una bottiglia piena ci sia metà vino e metà sogno», racconta Massimo. La piccola Borgogna. Il patrimonio vitato aziendale, in un’area agricola di altissimo pregio posta a quasi 500 mt sul livello del mare, si estende nella valle del fiume Metauro, nei pressi della Gola del Furlo.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Alba fa squadra con Bergamo e Parma per il turismo.
Da autunno pacchetti congiunti: “Per chi arriva da lontano le distanze non sono un problema” Cibo e vino, Alba fa squadra con Bergamo e Parma per il turismo di Valentina Dirindin Nel 2015 fu Parma, “epicentro della Food Valley italiana”. Nel 2017 arrivò Alba, “capitale del tartufo”. Infine, nel 2019, è stato il turno di Bergamo, “culla dell’arte casearia”. Tre città lontane, ma unite dall’essere inserite – uniche in Italia – nella lista Città creative dell’Unesco per la gastronomia. Un riconoscimento che ha dato vita, già a settembre scorso, alla progettualità per istituire un distretto di cooperazione specifico, in risposta a quanti sostengono che in Italia non si faccia rete. Un’alleanza che oggi raccoglie nuove forze, con la nascita ad Alba di un protocollo d’intesa tra Associazione commercianti albesi, e Ascom di Bergamo e Parma.
Fonte: Repubblica Torino.
«Preoccupa l’aumento fuori controllo dei costi di produzione».
Vino, Confagricoltura Puglia. preoccupare, produttori del vino pugliesi non è tanto il calo delle vendite quanto l’aumento dei costi di produzione dovuto ai rincari del packaging e delle bottiglie di vetro. È la fotografia fatta da Confagricoltura Puglia su uno dei settori trainanti dell’economia agroalimentare della regione: la produzione di vini. A farla da padrona sono quelli pregiati che nonostante la crisi hanno registrato in molti casi un segno positivo sino al 2021. “Quello che preoccupa oggi – sottolineano il presidente di Confagricoltura Puglia Lazzàro e il presidente della Federazione regionale vitivinicola Alessandro Candido – è dunque l’aumento dei costi di produzione con incrementi che vanno dal 15% sul costo delle bottiglie in vetro sino al 30% di rincari nel packaging, cioè tutto il materiale legato al confezionamento dalle etichette alle scatole in cartone”.
Fonte: Lo Jonio.
La prima volta di una donna alla guida del Consorzio del Primitivo – Primitivo, svolta al consorzio Pastorelli eletta presidente.
È Novella Pastorelli La prima volta di una donna alla guida del Consorzio del Primitivo. Primitivo, svolta al consorzio Pastorelli eletta presidente >Per la prima volta sarà una donna? Il commento: «Incarico che mi riempie a guidare il consiglio dell’organo di orgoglio. Lavoreremo per il territorio». Sarà una donna a dirigere il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria. Una svolta rosa, dopo 21 anni dalla fondazione, in un mondo dove «le donne del vino», consacrate anche in associazione propria, continuano a conquistare spazi sempre più significativi. Politicamente, poi, la nomina di Novella Pastorelli, prima presidentessa dell’organismo di tutela, riveste un’importanza ancora più solida se si pensa che il suo nome è passato all’unanimità dai «templi» del vino: le cantine cooperative, predominio maschile, dove nella loro lunga storia qualche donna è riuscita a malapena a far parte dei consigli d’amministrazione.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Bibenda 2022: consegnati i 5 Grappoli di Puglia ai migliori vini del territorio.
Brinda la Puglia nell’edizione 2022 della guida Bibenda, l’opera editoriale di riferimento per i prodotti d’ eccellenza redatta da Fondazione Italiana Sommelier, che quest’anno conta ben 33 etichette di 31 aziende, premiate con il massimo riconoscimento de 15 Grappoli di Puglia durante il Dinner Gala realizzato con il contributo della Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale ed Ambientale. L’azienda vinicola Cantine Due Palme bissa il successo con due bottiglie premiate: il rosso 1943 e il Salice Salentino Selvarossa Riserva del Fondatore 2010. Fra le aziende salentine premiate anche Apollonio, Cantele Winery, Conti Zecca, Vallone, Gianfranco Fino, Tenute Rubino, Cosimo Taurino, Garofano, Leone De Castris, Menhir Salento, Schola Sarmenti, Albano Carrisi, Masseria Li Veli e Cantine Risveglio. Premio speciale per la prima annata di Donna Augusta 2019, il vino bianco di Bruno Vespa, quest’anno fra i migliori 10 vini italiani premiati da Bibenda.
Fonte: Salento in tasca.
Anteprima del Vino Nobile, torna il pubblico in Fortezza A marzo passerella internazionale.
E’ ufficiale: l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano riapre le porte agli operatori e agli appassionati. Dal 26 al 28 marzo infatti, presso la Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Vino Nobile 2019 e la Riserva 2018. Una passerella internazionale per una delle prime Docg italiane che dopo la versione ridotta del 2021, causa Covid-19, sarà riproposta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con una formula che, seppure in sicurezza e in linea con le normative vigenti, potrà di nuovo accogliere i buyers e i wine lovers.
Fonte: Nazione Siena.
Wwf: vigneto bio da salvare «No alla zona produttiva».
L’appello degli ambientalisti. «L’espansione dell’area causerebbe la distruzione di ben 11 ettari di prezioso vigneto biodinamico che sono anche l’habitat di animali e piante». Mobilitazione degli ambientalisti e del Wwf in particolare per salvaguardare il vigneto biodinamico a Settequerce – un totale di 11 ettari – per fare posto all’ampliamento della zona produttiva. « L’espansione dell’area causerebbe la distruzione di undici ettari di prezioso vigneto biodinamico che sono anche l’habitat di animali e piante. Nel vigneto vivono lepri, alcune specie di uccelli, piccoli mammiferi, insetti e, in un piccolo gruppo di alberi situato ai margini del vigneto, lo scorso anno ha nidificato l’upupa. Una specie diventata rara in Alto Adige.
Fonte: Alto Adige.
I 30 anni della Cave des Onze Communes “imbottigliati” in una magnum celebrativa.
Il presidente Dino Darensod: “Non è tempo di feste ma abbiamo voluto comunque lasciare un ricordo” I 30 anni della Cave des Onze Communes “imbottigliati” in una magnum celebrativa. La Cave des Onze Communes ha compiuto 30 anni. O meglio, 30 vendemmie. La cooperativa di Aymavilles è infatti nata nel 1990 ma sicuramente il 2020 non era un anno adatto ai festeggiamenti, come non lo è stato nemmeno quello successivo. Così il presidente Dino Darensod ha pensato di imbottigliare il frutto della 30esima vendemmia – quella del 2020, appunto – in delle speciali bottiglie commemorative di Torrette Supérieur formato magnum (ovvero da 1,5 litri) e di donarle nei giorni scorsi a ciascuno dei 157 soci e a coloro che hanno collaborato attivamente con la Cave in questi anni.
Fonte: Valle’ Notizie.
Energia, materie prime e uve «Vino? Ci tocca alzare i prezzi».
Super-bollette e materiale per il packaging si sommano a una vendemmia scarsa Energia, materie prime e uve «Vino? Ci tocca alzare i prezzi» Al via il ritocco dei listini e il confronto con la Gdo Sull’export pesano anche le difficoltà del trasporto E la raffica di rialzi impedisce ogni programmazione. Stappare costerà più caro in un anno che finora non dà molti motivi per brindare. La vendemmia scarsa ha spinto in alto il prezzo delle uve, le materie prime dall’autunno sono sempre più costose, le quotazioni delle commodity energetiche sono balzate alle stelle e non ci sono previsioni di rientro su standard più contenuti. Infine, negli ultimi mesi il materiale per confezionare il prodotto finito, dalla bottiglia al packaging, è sempre più difficile da trovare.
Fonte: Arena.
Il Pinot grigio cresce «Volumi in aumento l’estero ci premia» È gara col Prosecco.
Rispetto al “cugino maggiore” pesa poco meno di un terzo per ettari e numero di bottiglie. Nel 2021 vendite su del 5%. Quasi una gara tra il Prosecco e il Pinot Grigio: a chi è cresciuto di più l’anno scorso e a chi vende di più all’estero. Certo le dimensioni sono diverse. Il sistema delle bollicine ha raggiunto i 754 milioni di bottiglie, il Pinot i 229 milioni. Ma la corsa è in pieno svolgimento. Il glera può contare, in provincia di Treviso, su 27 mila ettari, il pinot su 5.700. Un tempo aveva una redditività maggiore delle bollicine, ma all’ultima vendemmia un chilo di uve pinot veniva pagato 50 cent, un chilo di prosecco un euro e 25 cent. Quindi le distanze sono notevoli, ma negli ultimi anni il Pinot grigio, che in parte si taglia col glera e diventa appunto prosecco, ha ripreso quota. Con i suoi 14 mila ettari rivendicati Doc delle Venezie, la varietà, considerata in tutta la sua dimensione, ha chiuso il 2021 con un +5,11% di imbottigliato, circa 12 milioni di bottiglie da 0,75 litri in più rispetto al 2020 e con un totale di quasi 229 milioni di contrassegni distribuiti da Triveneta Certificazioni (15 milioni in più dell’anno precedente).
Fonte: Tribuna Treviso.
Fatturato in crescita per la Cantina Produttori Valdobbiadene: +20% grazie anche agli investimenti in innovazione e sostenibilità.
Volano le vendite del prosecco, grazie anche agli investimenti in innovazione e sostenibilità. La crescita registrata dalla Cantina Produttori Valdobbiadene – Val D’Oca ha sfiorato il 20 per cento: infatti, nell’esercizio 2020-2021, il fatturato del gruppo è salito da 47 a oltre 56 milioni di euro e la produzione è aumentata da 13 a 15,8 milioni di bottiglie. Nella cantina cooperativa operano 600 soci che lavorano le uve di 1000 ettari di terreno, mentre la promozione e commercializzazione del prodotto finito è affidata alla società di capitali interamente controllata Val D’Oca.
Fonte: La Repubblica.
In Veneto, Puglia e Sicilia i vini Dop che rimangono in cantina.
Alla data del 31 dicembre 2021 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 61,9 milioni di ettolitri di vino, 9,6 milioni di ettolitri di mosti e 2,5 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). I vini nuovi ancora in fermentazione sono 2,5 milioni di ettolitri, in giacenza per il 34,7% al Sud, per il 34,3% al Nord, per il 27,4% al Centro e per il rimanente 3,6% nelle Isole.
Fonte: Teatro Naturale.
Per gli inglesi, i vini altoatesini sono tra i migliori del mondo.
La prestigiosa guida Decanter ha inserito tra i primi dieci il “Terlaner I 2018”. Sempre centrale nel mercato dei grandi vini, la Gran Bretagna della prestigiosa guida Decanter ha premito nei giorni scorsi l’Alto Adige assegnando al Terlaner I del 2018 della cantina di Terlano, la palma di uno dei migliori vini bianchi al mondo. Al 13esimo posto un’altra perla dell’enologia locale come il Gewürztraminer Konrad Oberhofer Vigna Pirchschrait Gewürztraminer di J Hofstätter del 2008. Un riconoscimento che è il segno di un ulteriore balzo in avanti dei vini altoatesini nei Rang Internazionali, dopo aver conquistato il mercato delle guide nazionali.
Fonte: Alto Adige.
Vino: le tendenze per il 2022.
alle bollicine, anche per il rosso. Scende la gradazione, aumenta la sostenibilità. Scopri qui i trend del vino che ci accompagneranno per tutto il 2022. Con un occhio all’enoturismo e alla vinoterapia0. Pur vantando una tradizione millenaria, il vino si rinnova sempre o, probabilmente, sarebbe più opportuno dire: l’amata bevanda che nasce dall’uva è riuscita a sopravvivere nei secoli grazie alla capacità dei produttori di innovarsi ed adeguarsi ai rinnovati gusti dei consumatori, non solamente a tavola, in casa o al ristorante.
Fonte: Donna Moderna ricette.
Vino: Forbes incorona la Sicilia regione vinicola italiana.
Secondo Forbes è la Sicilia la principale regione vinicola italiana. Fra i motivi, gli ettari di terreno dedicati ai vigneti e le diverse tipologie di vini. Forbes sottolinea che la Sicilia è la più grande regione vinicola d’Italia: vanta 98mila ettari di vigneto, posizionandosi davanti alla Toscana e al Piemonte per quanto riguarda la produzione di vino. Inoltre il suo posizionamento consente di avere un vino con una tipica personalità mediterranea: il clima è mite tutto l’anno, ma la regione ha anche zone collinari e montagnose che donano al vino un sapore diverso dagli altri vini del sud.
Fonte: Dissapore.
Il valore globale del vino, nel 2021, tocca i 245,6 miliardi di euro. In Italia 14,2 miliardi.
“Wine Report” by Cross Border Growth Capital e Vino.com: il mercato mondiale delle bevande alcoliche vale 1.317 miliardi di euro, il 42% dalla birra. Nel 2021, il mercato mondiale delle bevande alcoliche, diviso in cinque categorie – vino, superalcolici, birra, sidro e ready to drink – ha raggiunto il valore di 1.317 miliardi di euro, per un tasso annuo di crescita per il periodo 2020-2025 del +5,5%. A trainare è la birra (42% del totale del mercato mondiale), seguita dai superalcolici (35%) e dal vino (20%), mentre ready-to-drink (2%) e sidri (1%) si posizionano a fondo classifica.
Fonte: WineNews.
Il vino vale oltre 240 miliardi di euro.
Nel 2021, il mercato mondiale delle bevande alcoliche e i suoi cinque segmenti (vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink) hanno raggiunto il valore di 1.317 miliardi di euro per un CAGR stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Un settore in rapidissima ascesa e sempre più diversificato tra soluzioni d’acquisto in-store e online. A trainare è la birra (42% del totale del mercato mondiale), seguita dai superalcolici (35%) e dal vino (20%). Ready-to-drink e sidri si posizionano invece a fondo classifica, con percentuali rispettivamente del 2% e 1%.
Fonte: Askanews.
Enoteche online: Vino.com punto di riferimento.
Se fino a qualche tempo fa per gustare un buon vino era necessario recarsi in un punto vendita del territorio, oggi le cose sono decisamente cambiate: nell’era digitale, il vino si acquista soprattutto online, con processi di scelta guidati che nulla hanno da invidiare alla vendita di prossimità.
Protagonista di questo nuovo modello commerciale è il sito Vino.com, l’enoteca online per l’acquisto di vini, liquori e distillati oggi punto di incontro in rete di migliaia di appassionati.
Fonte: Luceraweb.
Un vino speciale e un territorio molto “soul” che si muove a ritmo swing. Viaggio nel Cerasuolo di Vittoria.
Ci sono distretti del vino privi di carattere e dall’identità evanescente – sì, anche in Italia – nonostante siano dotati di grande potenziale. Sono quei distretti che hanno magari i loro vitigni specifici ma che non riescono a distinguersi più di tanto per una serie di carenze: una viticoltura incerta, indirizzi enologici completamente contraddittori, scarsa omogeneità territoriale, modesto appeal del territorio, scollamento tra i produttori, pigrizia nella comunicazione, assenza di strategie. questi casi, alla fine, resta la sensazione che il fantomatico terroir non venga fuori, che non emergano elementi sufficienti per ragionare di quel luogo e dei suoi vini in maniera organica e compiuta. Nonostante la forza dell’Italia vitivinicola esistono ancora diverse situazioni siffatte.
Fonte: Tiscali FoodCulture.
Vino:Nobile Montepulciano, anteprima in presenza 26-28 marzo.
L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano riapre le porte agli operatori e agli appassionati. Dal 26 al 28 marzo, spiega una nota, presso la Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Vino Nobile 2019 e la Riserva 2018. Una passerella internazionale per una delle prime Docg italiane che dopo la versione ridotta del 2021, causa Covid-19, sarà riproposta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con una formula che, in sicurezza e in linea con le normative vigenti, potrà di nuovo accogliere i ‘buyers’ e i ‘wine lovers’.
Fonte: ANSA.
STAMPA ESTERA
New world, new world order.
In the old days, Europeans used to berate what we referred to as “New World” Pinot Noirs for being too dark, too alcoholic, often too tannic and lacking the finesse of the prototype, red burgundy. Having tasted many a 2020 red burgundy over the past few weeks, I venture to suggest that the tables have turned. The 2020 red burgundies I encountered during London’s Covid-shrunk Burgundy Week this month were deeply coloured, often quite sweet, more potent than burgundy used to be and — thanks to a dry growing season that yielded thick-skinned, albeit admirably healthy grapes — rather chewier than usual. When, at the last minute, I was unable to go to Burgundy in November, my Dijon-based colleague Matthew Hayes inherited my carefully crafted timetable for tasting 2020s at some of the top domaines — and he has been raving about the quality he encountered.
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di venerdì 21 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vlady, il Cartizze e il prosecco d’alta quota.
«Il segreto? Mio padre parla con le vigne» Sarà grazie a papà Siro Bortdin, che paria con le vigne, come con vecchie amiche. Sarà per le idee chiare ciel figlio Vlady, che dice: «Voglio far sentire nel bicchiere la provenienza del vino, non mi piacciono I vini standardizzati». Sarà per questo (e per la potenza della zona più preziosa del Prosecco Superiore, quella del Cartizze) che I vini della cantina Colesel hanno un carattere definito che lf allontana da ogni banalità sotto forma di bollitine. Siamo a Valdobbiadene, a Santo Stefano. Quella dei Bortolin è una delle rare cantine che vinificano solo le proprie uve di Cartizze. La cantina non si vede, i vasi vinari sono invisibili. «Abbiamo scelto un percorso che abbraccia biologico e sostenibilità», spiega Vlady Bortolin.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Verdicchio Pievalta un tesoro delle Marche.
Pievalta un tesoro delle Marche. Tra i tanti vini che si possono abbinare al risotto, noi — crediamo che funzioni alla grande un Verdlcchio, meglio se con qualche anno sulle spalle che lo ha portato alla piena maturità di profumi e sapori. Provate il Classico Superiore dei Castelli di Jesi di Pievalta, la Cantina della’ Galassia Barone Plzzini (una delle grandi firme della Franciacorta). Di colore giallo paglierino intenso e luminoso il Verdicchio Pievalta ha note spettacolari di pesca bianca e mandorla. Al gusto è fresco ma al tempo stesso intenso con una bella sapidità e una solida struttura aromatica.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
L’alleanza fra Lambrusco e Pignoletto.
Una affezione particolare verso il pignoletto ma con il lambrusco nel Dna: è con questo spirito che la Cantina Valsamoggia di bazzano (Bologna), entrata a far parte della Cantina di Carpi e Sorbara (Modena), specializzata nelle bollicine rosse, preme l’acceleratore sul bianco frizzante, in virtù delle peculiarità di un territorio pedecollinare che conferisce un valore aggiunto a questo vino. È nel 2016 che l’ex Cantina Sociale di Bazzano, anno in cui entra a far parte della coop Carpi e Sorbara, prende il nome di Cantina di Valsamoggia, una realtà che associa 150 viticoltori che coltivano per il 75% pignoletto per una capacità produttiva di 20 mila quintali di uva.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Barolo e Bardolino per il cin cin al Quirinale.
Palcoscenico d’eccellenza, il Quirinale ha ospitato nei suoi saloni re, regine, premier e capi di stato, in visita a Roma per incontrare i presidenti della Repubblica. Le annotazioni di ciò che venne portato in tavola rivivono nel volume I menu del Quirinale, dell’Accademia Italiana della cucina, fondata nel 1953 da Orio Vergani. E’ una collezione di menu, ricchi di note a margine, che descrivono l’organizzazione di eventi di prestigio in cui la nobile arte dell’ospitalità italiana, ha potuto esprimersi ai più alti livelli. Rigidi protocolli collaudati in decenni di incontri internazionali accertano l’opportunità o meno di determinati piatti, verificano il servizio, la mise en place e decidono i vini, selezionandoli tra le migliori etichette della penisola.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Champagne, fatturato record a 5,5 miliardi.
I produttori di champagne hanno di che festeggiare. Le vendite delle loro preziose bottiglie nel 2021 hanno fatto registrare il fatturato record di 5,5 miliardi di euro, superiore del 10% rispetto al primato raggiunto nel 2019, grazie ai risultati ottenuti dai grandi marchi internazionali e cuvée speciali. Le vendite, a livello mondiale, nel 2021 hanno segnato un’inaspettata impennata (+32%) rispetto al 2020, raggiungendo quota 322 milioni di bottiglie, fermandosi per) a un passo dal record di 323 milioni di bottiglie del 2011. Non basta: nel 2021 l’incremento delle vendite di bottiglie di bollicine francesi è stato dell’8,2% rispetto all’anno 2019. Non c’è che dire, dopo l’annus horribilis attraversato dai produttori nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19 e dei vari lockdown che hanno tenuto chiusi locali e ristoranti.
Fonte: Italia Oggi.
In Romagna si vendemmia l’energia.
CAVIRO RIUNISCE 12.400 VITICOLTORI. CHE, CON GLI SCARTI DELLA LAVORAZIONE DEL VINO, FANNO TANTO ALTRO DLL’UVA, non si butta via niente, perché quel che resta può valere decine di milioni di euro. Lo ha capito presto e bene Caviro, il gigante del mercato dei vini che da molti anni fa della circolarità un principio irrinunciabile. Il Gruppo Cooperative Associate Viticoltori Romagnoli, fondato nel lontano 1966 per iniziativa di alcune cantine sociali delle province di Faenza, Forlì e Ravenna, nacque per permettere ai viticoltori di presentarsi sul mercato insieme, e dunque più forti.
Fonte: Repubblica Venerdi.
Quell’ostilità tutta romagnola per il mondo del vino.
Perché la Romagna ha sempre fatto fatica ad avere la giusta considerazione nel mondo del vino? Per rispondere alla domanda dobbiamo fare un passo indietro nel tempo. Anzi, due. Il primo salto temporale ci riporta al 1958 per ascoltare una relazione di Nullo Baldini, professore esperto di enologia che a Forli, nel corso dell’evento “Valorizzazione dei vini del forlivese attraverso la cooperazione enologica” accusa un atteggiamento troppo approssimativo e antiquato dei romagnoli. Per questo motivo in Romagna come in Emilia, asseriva: «[…] ci sono vinacci aspri e pesanti». In quel periodo in Romagna si usavano ancora i bigonci per i travasi anziché le pompe e si pigiava coi piedi uva e raspo.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
«Paghiamo il doppio di energia Per l’export è un grosso guaio».
Cristina Brunori, titolare di azienda vitivinicola «Paghiamo il doppio di energia Per l’export è un grosso guaio» «Spediamo i nostri vini in Nord America e Giappone In Europa tutto si muove su gomma e costa di più» «Rincari in bolletta e nell’intera filiera produttiva, artigiani sempre più in difficoltà». È preoccupata Cristina Brunori, titolare dell’omonima azienda vitivinicola di Jesi e membro di giunta in Confartigianato – Ar.co.s di Ancona: «La ripresa c’è ma è lenta, non cresce in modo veloce ed energico e siamo ancora ben lontani dai livelli pre-pandemia – spiega -. A gravare sulle piccole e medie imprese non sono solo le restrizioni legate al covid ma anche una serie di rincari che costringono le aziende a produrre col freno a mano tirato».
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
L’annata record delle bollicene Un 2021 da 100 milioni di bottiglie.
Trend in crescita per Asti Spumante, Moscato seguito da Barbera e Nizza L’annata record delle bollicine Un 2021 da 100 milioni di bottiglie. L’ANALISI ROBERTA FAVRIN ASCI e previsioni erano buone, ma ora a confermarlo ci sono i numeri. L’annata 2021 è stata particolarmente positiva per il mondo del vino astigiano che mette a segno tanti «più» e qualche traguardo produttivo per nulla scontato in tempi di pandemia. Partiamo dalle bollicine. L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti hanno sfondato il tetto dei 100 milioni di bottiglie prodotte. Sono arrivati insieme a 102 milioni, con un incremento dell’11% rispetto al 2020. La crescita a doppia a cifra vale per entrambe le tipologie: il Moscato d’Asti segna un + 10%, l’Asti Spumante, che negli ultimi anni aveva faticato a tenere le posizioni, è cresciuto del 12 per cento.
Fonte: Stampa Asti.
Cuneo-Asti, la società promette: “Il tratto tra Cantina di Roddi e Verduno sarà ultimato entro dicembre”.
«La notizia è che le opere vanno avanti, sono sotto gli occhi di tutti. Ma la nostra volontà è quella di accelerare il più possibile, anche in virtù del rapporto che abbiamo oggi con questo territorio. Grazie alla nostra impresa collegata a Itinera e impegnata nei lavori, possiamo ottimizzare i tempi di realizzazione. Non solo sul lotto 2.6B che sarà ultimato entro dicembre 2022, ma su tutta la realizzazione dell’opera, al netto delle autorizzazioni previste». Lo ha detto l’altro giorno l’amministratore delegato della società Asti-Cuneo Bernardo Magrì nella sala consigliare del municipio di Alba annunciando che il penultimo lotto dell’autostrada (il Cantina di Roddi-Verduno) attesa da decenni sarà ultimato un anno prima del previsto.
Fonte: La Stampa.
Vino: a Caparzo cantina La Pescaia con 4,5 ettari a Brunello.
L’imprenditrice vinicola Elisabetta Gnudi Angelini, attraverso la propria cantina Caparzo, ha acquisito l’azienda La Pescaia a Montalcino (Siena), realtà con 4,5 ettari di vigneto, tutti a Brunello. L’affare, all’asta, sarebbe stimabile per un valore di 3,5 milioni di euro. Gnudi Angelini, che oltre a Caparzo è proprietaria a Montalcino anche della cantina Altesino, può così contare nel territorio ilcinese oltre 65 ettari a Brunello e 25 ettari a Rosso. L’operazione, spiega Winenews, consolida il valore del gruppo guidato da Elisabetta Gnudi Angelini, uno dei riferimenti della Toscana del vino, che nella regione mette insieme oltre 300 ettari di vigneto, con la cantina di Borgo Scopeto nel Chianti Classico (70 ettari vitati) e La Doga delle Clavule nel territorio del Morellino di Scansano (60 ettari vitati), che si aggiungono a quelli di Montalcino.
Fonte: ANSA.
Sugherovivo e Vecchia Cantina: il progetto di recupero dei tappi di sughero.
Come smaltire e riciclare correttamente il sughero? I tappi e gli altri oggetti ricavati dal sughero, soprattutto in un territorio a vocazione vitivinicola come il nostro, rischiano di essere un problema per l’ambiente, per via della difficoltà a inserirli nella raccolta differenziata. Sugherovivo è un progetto etico nato per portare in Valdichiana e dintorni le corrette modalità di recupero dei tappi di sughero: ve lo abbiamo già raccontato, un anno e mezzo fa.
Fonte: La Valdichiana.
Zaccagnini: quando la cantina è un atelier, ed i vigneti una galleria d’arte a cielo aperto.
Il progetto che lega vino e arte realizzato da Marcello Zaccagnini, alla guida di una delle più prestigiose griffe d’Abruzzo e d’Italia. Un viaggio iniziato nel maggio 1984, con la performance a “Difesa della natura” dell’artista tedesco Josef Bois, e che è continuato nella contemporaneità, con opere di artisti di livello internazionale come Sandro Chia (che è anche produttore di vino, a Montalcino), Pietro Cascella, David Bade, Diego Esposito, Bizhan Bassiri, e Simone Zaccagni, figlio di Marcello, che incarne il forte legame con vino e arte della famiglia.
Fonte: WineNews.
Cantina LaVis: Le Colline Avisiane in un calice.
Il Trentino è territorio di buon cibo ma non solo: il vino è infatti un altro grande protagonista che nasce dalle Colline Avisiane, un territorio incontaminato e governato da una grande vocazione vinicola. E’ qui che nuove tecniche di coltivazione e vinificazione si sono affinate nel tempo grazie alla presenza dei “Custodi della vigna” che da dalle origini alimentano grandi storie di bottiglie di famiglia.
Fonte: Montenapo Daily.
Wine Intelligence: tutti i trend del vino per il 2022.
Quali saranno i trend del vino nel corso del 2022? Quali i prodotti che i consumatori apprezzeranno maggiormente? Come ogni anno arrivano le previsioni di Wine Intelligence, che per i prossimi dodici mesi punta su packaging green, vino in lattina e lusso accessibile. Tra le sfide più importanti che l’industria del vino dovrà affrontare, il report mette al primo posto la riduzione del peso degli imballaggi in vetro.
Fonte: Mixer Planet.
Vino, la Barbera d’Asti conclude una grande annata.
Anche la Barbera d’Asti può brindare a un 2021 dall’andamento più che positivo, con una crescita su tutta la linea per il Consorzio. Il 2021 sarà decisamente un’annata da ricordare per il Piemonte del vino, e per le produzioni della provincia di Asti in particolare: oltre al successo dell’Asti Docg, infatti, l’anno appena concluso ha fatto registrare ottimi risultati anche alle 9 Doc e 4 Docg tutelate dal Consorzio di Tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
Fonte: Dissapore.
Vino: il Brunello di Montalcino non conosce crisi, oltre 11 milioni di bottiglie.
Attestato il 37% in più rispetto al triennio precedente, con oltre 1 milione di Riserve (+108% sul 2020). Era dal 2010 che non si superava il tetto di 11 milioni di bottiglie sul mercato. Eccezionale anche la performance del Rosso di Montalcino che ha registrato +10% sul 2020, e 4,6 milioni di bottiglie. L’antica vocazione del territorio a produrre vini di qualità.
Fonte: FIRSTonline.info.
I migliori vini italiani più economici da acquistare nel 2022.
La guida Berebene di Gambero Rosso ha individuato i migliori vini italiani meno cari acquistabili con un esborso inferiore a 13 euro. Il vino è dei piacere più intensi da scoprire sulle tavole italiane da nord a sud. Per questo la qualità generale è piuttosto alta e alle volte per acquistare una singola bottiglia è necessario un esborso piuttosto importante. Ci sono però delle occasioni in cui si vuole bere del buon vino senza dover necessariamente spendere molto. A tal proposito può essere d’aiuto la guida Berebene di Gambero Rosso che recensito oltre 800 vini in tutto lo stivale e ha decretato i migliori in base al rapporto qualità-prezzo.
Fonte: ContoCorrenteOnline.
Il mercato del vino in Italia crescerà a 19 miliardi nel 2025, anche grazie all’online.
Secondo un report di Cross Border Growth Capital e Vino.com in Italia ora, nonostante la crescita degli ultimi anni, solo il 4% si vende sul web, dato da metà classifica tra i Paesi europei. Sempre più digitali le vendite di vino. Secondo il Wine Report realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor leader in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi, e dall’enoteca online Vino.com, le vendite online di vino e alcolici sono cresciute a ritmo elevato negli ultimi cinque anni e non solo a causa della pandemia.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
A Sanremo si brinda Ruffino, unico vino ufficiale a “Casa Sanremo”, il “salotto” della kermesse.
Il Festival della Canzone Italiana n. 72 ancora una volta vetrina per il made in Italy, con brand come De Cecco, Caffè Borbone, Beretta e non solo”. Sanremo è Sanremo, e come sempre, il Festival della Canzone Italiana n. 72 si avvicina, ancora una volta in pandemia, con il suo strascico di polemiche, gossip e “tutto quanto fa spettacolo”. Ma, nei giorni del Festival, dal 1 al 5 febbraio, come accade da qualche anno, sarà protagonista anche il wine & food del Belpaese.
Fonte: WineNews.
A Giardini Naxos e dintorni rinascerà il vino che piaceva a Giulio Cesare.
L’Unione dei Comuni dell’area taorminese è impegnata da anni in un progetto ambizioso e suggestivo: riprodurre le proprietà organolettiche del Tauromenitanum, prodotto vinicolo di epoca romana che, distribuito su vasta scala, potrebbe dare nuovo slancio al turismo. Il progetto è sostenuto dalla Regione siciliana e l’obiettivo sarà quello di ricercare le proprietà organolettiche che ne facevano uno dei vini più apprezzati dell’Antica Roma. L’idea è quella di cominciare a riprodurlo e rimetterlo in commercio nel più breve tempo possibile, ma di certezze ancora non ce ne sono. Un vino di alta qualità che lentamente si è andato perdendo ma che adesso, su input dell’Unione dei Comuni di Naxos e Taormina e soprattutto dell’ex sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, e del primo cittadino di Gallodoro, Alfio Currenti, starebbe (il condizionale è d’obbligo) per decollare.
Fonte: Sicilian Post.
Gli imperdibili vini toscani: 21 etichette da provare.
È una delle regioni a più alta vocazione enoica mondiale, ma quali sono gli imperdibili da assaggiare almeno una volta nella vita? Li abbiamo selezionati insieme a BE.COME, l’evento del vino con sede a Siena. Il 2021 del vino italiano si è chiuso con un importante evento dedicato in grado di sostenere l’evoluzione del settore e indagare sulla nuova generazione di consumatori internazionali partendo da uno dei suoi territori d’eccellenza, la Toscana. Si chiama BE.COME e a Siena ha proposto un’esperienza unica a partire dal vino insieme ad arte, moda, design e sostenibilità, facendo incontrare le eccellenze italiane.
Fonte: Vanity Fair.
STAMPA ESTERA
Bubbling Up.
Sales of champagne rose dramatically last year We knew that domestic alcohol consumption at home had risen during the pandemic; we didn’t know until yesterday just how elegant that increase has been. Behind-closed-doors boozing is frowned upon by some, conjuring up an image of lonely lager knocked back straight from the tin. It turns out that locked-down Britons actually showed a great deal more style: in 2021, sales of champagne went up by a fizzing 32 per cent, rebounding jauntily from a rather flat 2020. Worldwide, about 322 million bottles of bubbly were drunk last year, not all of them in the back garden of 10 Downing Street. While spring frosts and summer rain made it a bad year for the grape harvest, 2021 turned out to be a vintage one for sales, and not solely because supply shortages pushed prices up.
Fonte: Times.
Rice Wine Rich in Tradition Finds New Life in South Korea’s Lockdown.
Jeong Mi-hee, a South Korean businesswoman, used to buy a lot of whisky in airports. When the coronavirus pandemic brought her travels to halt, she started paying more attention to local booze she had overlooked. The best drink she found was makgeolli, a cloudy Korean rice wine with a slightly sour taste. Ms. Jeong liked it so much that, after studying ancient fermentation techniques with a master brewer, she decided to start her own label. “My makgeolli life started with corona!” Ms. Jeong, 41, said recently at a Seoul liquor store dedicated to traditional Korean alcohol. Ms. Jeong is among a growing number of South Koreans who have started brewing makgeolli for the first time, and one of many people around the world who developed an interest in homebrewing during the pandemic.
Fonte: New York Times.
20 under 20: Bottles to warm a winter day.
It’s a bleak, cold January day, and as I look out the window at a solitary, huddled figure waiting for a city bus, I want nothing more than the hot split pea soup simmering on my stove and a good bottle of wine to go with it. “Good” is the operative word. As the Australian wine impresario Len Evans put it eloquently in what he called his “Theory of Capacity,” life is too short to waste on inferior bottles. That is true no matter the price. While good, distinctive wines can be found at every price, the odds of finding great values in everyday wines are most in your favor if you commit to spending $15 to $25 a bottle. Fascinating bottles abound, and if you find one not to your taste, perhaps it can be chalked up to experience. Recently I went on a digital shopping spree, mostly at New York wine shops, looking for great values under $20. These 20 bottles are not from the most heralded appellations, and some are made with wholly obscure grapes.
Fonte: New York Times International Edition.
Barcelona quiere ser Burdeos.
Turisme, la Diputación y 40 bodegas lanzan un programa para impulsar el enoturismo y aprovechar el tirón de un sector que mueve 1.000 millones Barcelona quiere ser Burdeos El plan incluye rutas, visitas a bodegas, restaurantes y hoteles y busca un turista de alto poder adquisitivo. Barcelona Ala que se pone un pie en las coquetas calles de Saint-Émilion, una villa medieval cercana a Burdeos, se aprecia el perfil turístico de la zona. Coches de alta gama, multitud de visitantes americanos, hoteles caros y una gran cantidad de bodegas como principal reclamo. La cultura del vino es uno de los principales motores del turismo en esta exclusiva zona de Franciay ahora Barcelona (la ciudad y la provincia) quiere implantar este modelo y situarse entre los principales destinos vinícolas. Con este objetivo se acaba de poner en marcha el programa Rutes del Vide Barcelona, que Turisme de Barcelona y la Diputación presentaron ayer en la feria Fitur de Madrid.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.