Nella settimana dal 24 al 28 febbraio 2025, il settore vinicolo italiano ha evidenziato diverse tendenze significative, sia sul mercato interno che su quello internazionale.
Giacenze in cantina al 31 gennaio 2025
Al 31 gennaio 2025, gli stabilimenti enologici italiani detenevano 57,5 milioni di ettolitri di vino, 5,1 milioni di ettolitri di mosti e 534.447 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Rispetto al 31 gennaio 2024, si è registrato un calo delle giacenze per i vini (-1,8%) e per i mosti (-6,2%), mentre i VNAIF hanno mostrato un incremento significativo (+117,0%). Il 58,6% del vino era concentrato nelle regioni del Nord Italia, con il Veneto in posizione predominante. Inoltre, il 54,7% del vino detenuto era classificato come DOP, il 26,7% come IGP, l’1,2% come vini varietali e il 17,4% come altri vini. È interessante notare che 20 denominazioni su 526 contribuivano al 58,0% del totale delle giacenze.
Performance dei vini pregiati negli indici Liv-ex
Nel gennaio 2025, i principali indici Liv-ex, la borsa dei vini pregiati, hanno registrato segni negativi. Tuttavia, l’Italy 100 ha mostrato una lieve crescita dello 0,6%, dimostrando una certa resilienza nel contesto di un mercato generalmente ribassista. I Super Tuscan sono stati tra i vini più scambiati, mentre le etichette del Piemonte hanno mostrato le migliori performance di prezzo rispetto al mese precedente. In particolare, l’attività di compravendita sull’Italy 100 a gennaio 2025 rispetto a dicembre 2024 è stata più vivace, con un aumento del 12,3% nel numero degli scambi, un incremento del 37% nel volume di vini scambiati e una crescita del 13,4% in valore. winenews.it
Esportazioni verso gli Stati Uniti e timori di dazi
Nell’ultimo bimestre del 2024, l’export di vino italiano verso gli Stati Uniti ha registrato una crescita del 20% in volume e del 21% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento è stato attribuito al timore di possibili dazi americani, che ha spinto gli importatori statunitensi ad anticipare gli ordini. Tuttavia, nei prossimi mesi potrebbe verificarsi una contrazione della domanda, indipendentemente dall’introduzione di nuove tariffe, a causa di una diminuzione dei consumi interni negli Stati Uniti, in calo del 7% per il secondo anno consecutivo, con l’Italia che ha registrato un -4,4%.
Filosofia Slow Food nel settore enologico
La filosofia Slow Food, che promuove cibi e vini “buoni, puliti e giusti”, ha assunto un ruolo centrale nella duplice rassegna “Sana Food” e “Slow Wine Fair” tenutasi a Bologna dal 23 al 25 febbraio 2025. Il mercato dei prodotti biologici in Italia ha raggiunto un valore di oltre 5 miliardi di euro, con il settore del vino biologico che rappresenta l’8,5% dell’export vitivinicolo totale. In Italia, la superficie vitata biologica rappresenta ormai il 23% del vigneto nazionale, coinvolgendo quasi 30.000 operatori.
Mercato statunitense e prospettive future
Il mercato statunitense continua a rappresentare una garanzia per i vini italiani, con le esportazioni verso gli USA che costituiscono il 29% del totale, per un valore di 939 milioni di euro nel primo semestre 2024. Tuttavia, i produttori italiani devono affrontare sfide legate a regolamentazioni variabili tra gli Stati, possibili dazi e cambiamenti nei gusti dei consumatori, in particolare tra i giovani che mostrano un minore interesse per il vino.
Turismo enogastronomico in crescita
Il turismo enogastronomico in Italia ha visto una crescita significativa, con 14,5 milioni di potenziali turisti del gusto. Il vino è al primo posto tra i prodotti più ricercati, con il 38,1% delle preferenze, seguito dall’olio extravergine di oliva (24%), pizza (22%), pasta (15%) e formaggi (11%). Questo settore ha contribuito con oltre 40 miliardi di euro all’economia italiana nel 2023, di cui 9,2 miliardi diretti, 17,2 miliardi indiretti e 13,7 miliardi di indotto.
Vendite nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO)
Nel 2024, il mercato del vino italiano ha registrato una flessione nelle vendite in volume nella GDO, con 436,4 milioni di litri venduti, segnando un calo del 3,4% rispetto al 2023. Tuttavia, il valore complessivo delle vendite è rimasto stabile a 1,9 miliardi di euro, con un incremento dello 0,8%, attribuibile principalmente all’inflazione. I vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) e Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) hanno registrato una leggera crescita dello 0,6% in valore, raggiungendo 1,05 miliardi di euro. I supermercati hanno continuato a dominare come principale canale di distribuzione del vino in Italia, rappresentando oltre il 73% delle vendite sia in volume che in valore.
Dominio dei vini DOP e IGP
Il settore vinicolo italiano è caratterizzato da una predominanza di vini DOP e IGP, che rappresentano rispettivamente il 54,7% e il 26,7% delle giacenze totali. Le regioni del Nord Italia detengono il 58,6% delle gi