Trend del Vino in Italia: Il 2023, un anno complicato e le prospettive per il 2024
Il settore del vino italiano ha affrontato un anno deludente nel 2023, con molte sfide che hanno messo a dura prova l’industria vinicola. Secondo WineMonitor e Denis Pantini dell’osservatorio sul mercato del vino di Nomisma, numerosi fattori hanno influenzato il settore, tra cui l’economia, l’inflazione e gli stock di vino. Tuttavia, si prevede una ripresa a partire dai primi mesi del 2024, con particolare attenzione all’Asia come mercato emergente per i vini di alta qualità.
Durante il periodo delle festività, si prevede che vengano stappate 333 milioni di bottiglie di bollicine italiane in tutto il mondo, con oltre 95 milioni di esse consumate in Italia. I consumatori italiani, a causa dell’incertezza economica, stanno optando per spumanti più economici rispetto a denominazioni “bandiera” italiane come il Prosecco e il metodo classico. Nonostante ciò, le bollicine italiane hanno visto un aumento dei prezzi medi a causa dell’aumento dei costi produttivi e dell’inflazione, portando ad un incasso di circa 1 miliardo di euro durante le festività.
Le esportazioni di vino italiano hanno mostrato una stabilità nei volumi, ma un leggero calo nei valori a causa del cambiamento nel mix di prodotti. La Cina e altre regioni dell’Est del Mondo hanno registrato un calo significativo nei consumi, mentre la Russia ha rappresentato un mercato in crescita del 45%.
Un’altra sfida importante è stata l’obbligo di etichettatura con indicazione degli elementi nutritivi, degli ingredienti e degli allergeni, che ha causato confusione e ritardi nella commercializzazione.
Il consumo di vino rosso a livello globale è diminuito negli ultimi 20 anni, mentre i vini bianchi e rosati sono diventati sempre più popolari. Il vino bianco, in particolare lo spumante come il Prosecco, ha guidato questa crescita.
Nel complesso, il 2023 è stato un anno difficile per il vino italiano, con molte sfide da affrontare. Tuttavia, il settore è ottimista sulle prospettive per il 2024, con la speranza di una ripresa e un rinnovato interesse per i vini di alta qualità.