Come preannunciato, il saldo 2022 delle vendite in grande distribuzione chiude in passivo sia sul fronte volumico (-6%, a 7,7 milioni di ettolitri), sia su quello dei valori (-2%, a 2,9 miliardi di euro). Secondo l’analisi dell’Osservatorio del Vino UIV-Ismea, su base dati Ismea-NielsenIQ, la fiammata inflazionistica registrata nel quarto trimestre dell’anno (+7% medio, di cui +8% vini fermi e +5% spumanti) ha da una parte contribuito a smorzare la perdita valoriale, ma dall’altro – spingendo i listini su livelli record (3,64 euro/litro di media per i fermi e 7,42 per gli sparkling) – ha finito per dare il colpo di grazia alle aspettative di ripresa dei consumi nella coda dell’anno. Anche gli spumanti – eccettuati il Prosecco, che ha chiuso l’ultimo quarto a saldo zero rispetto al 2021, e gli Charmat secchi (+8%) – archiviano un Natale a -3%, con lo Champagne a -30% (dato dovuto anche alla carenza di prodotto in giro per il mondo).